𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟎: 𝑰𝒍 𝒅𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒗𝒆𝒄𝒄𝒉𝒊𝒆 𝒇𝒆𝒓𝒊𝒕𝒆

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"La fiducia è la cosa al mondo più facile da perdere e più difficile da recuperare."

-R. M Williams

Soundtrack: Just Give Me a Reason – P!nk, Nate Ruess

Soundtrack: Just Give Me a Reason – P!nk, Nate Ruess

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Mi sento sul punto di vomitare.

La tensione che provo mi blocca il respiro in gola, mi paralizza completamente, al punto che non riesco nemmeno a reagire. Vorrei fare mille cose, eppure non muovo un muscolo.

Il polso brucia per la forza bruta con cui lui lo stringe, e rivedere la sua faccia qui a Londra è uno shock.

Pensavo che le nostre strade si fossero divise a New York, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Non è bastato un oceano a tenere il suo mondo lontano il più possibile dal mio.

«Tyler, mollami. Non dovresti neanche essere qui» ringhio, cercando di liberarmi dalla sua presa.

Lui sogghigna, e i suoi occhi neri come la pece mi fanno rabbrividire. Non promettono niente di buono.

«Dovresti essere felice di vedermi, tesoro».

Certo, come no.

L'ultima volta che ci siamo visti, avrei tanto voluto tirargli un pugno in faccia, e la situazione non è cambiata. Nella lista dei miei errori, aver sottovalutato un tipo come lui è in cima alla lista.

La porta si spalanca all'improvviso, e quando noto la prima figura che si catapulta all'interno come una furia, sono sul punto di piangere dalla gioia. Credo di non essere mai stata più felice di vedere Davian in vita mia, e parte del peso che sento sul petto scompare.

Ha l'espressione di chi vorrebbe incenerire il mondo, o meglio, la persona su cui ha puntato lo sguardo.

«Lasciala andare. Ora».

La sua voce è cupa, talmente minacciosa da far rabbrividire anche me. Conosco Davian abbastanza da sapere che non ha intenzione di fermarsi, e per quanto io sia grata del suo arrivo, non posso tirarlo nei miei casini.

Tyler aumenta la presa, tirandomi a lui come se fossi una sua proprietà, e il gesto fa uscire di senno Davian. Lo vedo chiaramente dal modo in cui spalanca le narici e fa scrocchiare le nocche, come se fosse pronto a ucciderlo.

Dio mio.

«Stanne fuori, bello. Stiamo avendo una conservazione privata».

Succede il delirio.

La scena si svolge veloce davanti ai miei occhi. Sento la presa allentarsi sul mio polso, perché Davian ha afferrato il braccio di Tyler, tenendolo per il collo mentre gli torce il braccio con cui mi ha toccata.

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