𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟓: 𝑳𝒆𝒊 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆.

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"Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai."

-Oscar Wilde

Soundtrack: Swim – Chase Atlantic

Fanculo la gloria, questa è stata una delle notti migliori della mia vita

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Fanculo la gloria, questa è stata una delle notti migliori della mia vita.

Cinque anni fa, quando ho mandato tutto a puttane, non avrei mai pensato di ritrovarmi così, né che avere di nuovo Maisie nella mia vita fosse un lusso che potessi permettermi.

Mi ero rassegnato all'idea di averla persa, anche se lei continuava a esistere nella mia testa. Cazzo, credo che non ne sia mai uscita.

E ora eccola qui, stesa tra le lenzuola del mio letto ormai impregnate del suo profumo di rosa e vaniglia, bella come un sogno a occhi aperti.

Non so a che ora ci siamo addormentati, so soltanto che quando lei è crollata esausta tra le mie braccia, ho passato il resto del tempo ad accarezzarle i capelli, stringendola a me come se avessi timore che possa sfuggirmi di nuovo.

Non merito i suoi capelli biondi sparsi sul cuscino, l'aria rilassata mentre riposa abbracciata al mio petto, e un corpo perfetto che non mi stanco mai di venerare. La curva delle sue labbra, la sinuosità delle sue forme, ogni neo, ogni centimetro di lei mi fa impazzire. Continua a prendersi pezzi di cuore senza che io neanche me ne accorga.
Ogni secondo dentro di lei è stato un paradiso, un susseguirsi di emozioni talmente potenti da farmi disconnettere dalla realtà. Esisteva solo lei e il piacere che mi regalava, non c'era spazio per altro.

Anni passati nel tentativo di dimenticarla, e una sola notte per rendermi conto che è impossibile.
Lei resta impressa sulla pelle e nel cuore, qualsiasi cosa io faccia.

La guardo dormire senza disturbarla, e mi sale una voglia folle, un'abitudine che avevo solo con lei. Mi allungo per afferrare un pennarello sul mio comodino, e tolgo il tappo per poterci scrivere.
Con lei qui, è come se le parole uscissero da sole, troppo potenti per restare soltanto nella mia mente.
Torno a scrivere strofe di canzoni su di lei mentre è stretta tra le mie braccia.

Imprimo sulla sua pelle la sensazione di averla qui, le emozioni di ieri notte che non riesco a dimenticare, i ricordi di noi che si intrecciano al passato, riportandomi alla mente gli unici momenti in cui mi sia sentito vivo.

Sono un maledetto casino, però lei mi dà speranza di credere che posso ancora salvarmi.

*

«Davian».

Maisie sussurra il mio nome come una preghiera, e la sento tremare quando le afferro i fianchi per attirarla più vicino a me.

Siamo entrambi seduti sulla mia moto, lontano dalla nostra solita cerchia. Me la ritrovo di fronte, e quei pochi centimetri che ci dividono mi sembrano troppi. Nonostante lei cerchi di sfuggire al mio sguardo, io non posso fare a meno di guardarla.

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