𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟑: 𝑼𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐

1.6K 79 68
                                    

"Di certi luoghi mi piace il brivido che resta a lungo sottopelle."

-Fabrizio Caramagna

Soundtrack: Somewhere Only We Know – Keane

Ho passato cinque anni a immaginare di poterla baciare di nuovo, ed è stato il bacio più vero dopo tutti questi anni, cazzo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ho passato cinque anni a immaginare di poterla baciare di nuovo, ed è stato il bacio più vero dopo tutti questi anni, cazzo. L'ho sentito fin dentro le ossa.
È valso ogni sacrificio che ho fatto per arrivare da lei in tempo, ogni passo che ho mosso verso di lei, nella speranza di darle le dimostrazioni che merita.

Ci sono baci destinati a sparire come se non fossero mai esistiti, e poi ci sono questi, quelli che ti restano scolpiti nell'anima, come tatuaggi sulla pelle. Quelli con Maisie sono sempre stati così.

Per un attimo, in sella alla mia moto, ho avuto il timore che la situazione sarebbe peggiorata, e che mi sarei perso il suo momento. Non è stato semplice riprendere il controllo, ma probabilmente la mia forza di volontà è stata più forte, o magari il destino ha voluto che fosse così.
Ho ancora un leggero tremore alla mano, però non m'interessa. Niente mi vieterà di rendere realtà la richiesta di Maisie e portarla via.

Il sapore delle sue labbra mi si è impregnato addosso, è una sensazione inebriante, peggio di una scarica di adrenalina, più intensa di qualsiasi altra cosa abbia mai provato prima.

Mi ero ripromesso di tenerla lontana, cazzo. E guarda il risultato.

Non so questo cosa significa per noi, ma non ho intenzione di rinunciarci. Non più.
Prima che Maisie cambi idea, la prendo in braccio, anche perché conoscendola avrà i piedi distrutti a giudicare dai tacchi che indossa.

È così bella che mi fa male.

«Dove andiamo?» mi domanda, passando la mano tra i miei capelli.

Mi guarda assorta, come se avesse un milione di domande sulla punta della lingua, a cui sono certo che non avrei risposta. In tutta onestà, non so neanche io che cazzo sto facendo.
Mi lascio guidare dall'istinto, da quella voglia irrefrenabile che mi spinge verso di lei, nonostante debba correre controcorrente. Dal desiderio di riparare agli errori passati, e rendere gli occhi di Maisie meno tristi.

È da troppo che non la vedo sorridere sul serio.

Ma per farlo, bisogna partire dall'inizio, dove tutto è iniziato.

«Lo scoprirai, leonessa. Non voglio rovinarti la sorpresa» ridacchio, chinandomi quanto basta per baciarle il collo.

Quando mi allontano, Maisie ha quella sua tipica espressione corrucciata che la rende ancora più adorabile ai miei occhi.

«Stai trasgredendo le nostre regole» mormora con un sorrisetto da furfante.

Sogghigno. «È la mia specialità».

Harder to ForgetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora