𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟑𝟓: 𝑺𝒂𝒑𝒓𝒆𝒎𝒐 𝒅𝒐𝒗𝒆 𝒕𝒐𝒓𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒓𝒆𝒎𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒊

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"Negli alti e nei bassi, comunque insieme. Tu sarai la mia famiglia, e io sarò la tua casa."
-Felicia Kingsley

Soundtrack: Another Love – Tom Odell

Quando cala la notte, sono ormai andati via tutti, persino i nostri genitori

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Quando cala la notte, sono ormai andati via tutti, persino i nostri genitori. Siamo rimasti solo io e Davian.
Non so precisamente che ora sia, eppure la giornata sembra sia volata troppo in fretta. Se devo essere onesta, non mi dispiace stare rinchiusa in questo chalet, mi preoccupa invece l'idea di tornare alla realtà.

Mi incanto a guardare il paesaggio notturno fuori dalla finestra, con la neve che cade libera, rendendo il terreno una distesa bianca. Mi aiuta a dare voce ai miei pensieri, quelli che di solito tengo per me, senza condividerli con nessuno. Qui i problemi appaiono lontani, le persone non mi minacciano, Tyler non mi tormenta e non prova a sabotare la mia vita. Ho Davian al mio fianco, ci svegliamo insieme, ci comportiamo come se cinque anni di distanza non ci abbiano cambiati.

Ma cosa ne sarà quando saremo travolti dagli impegni?
Come possiamo andare avanti, se non sappiamo neanche cosa siamo, o cosa vorremmo essere?

Due mani mi si posano sulle spalle, e delle labbra mi sfiorano il collo, lasciandoci un bacio.

«Non farti ingoiare dai pensieri, Isie» mi sussurra Davian, abbracciandomi.

Mi arrendo contro di lui, e sospiro, annuendo. «Ci provo» ammetto, sforzandomi sul serio.

Lui mi fa girare, e soltanto adesso mi rendo conto che ha messo i miei regali sul divano, pronti per essere scartati. Sono così curiosa di sapere cosa ha combinato, e spaventata all'idea che quello che gli ho preso io sia una cazzata.
Vado a recuperare il mio scatolo, sedendomi vicino a lui, di fronte al camino. Non abbiamo lasciato molte luci accese oltre all'albero di Natale, c'è solo il fuoco a illuminarci il viso, rendendo l'ambiente più intimo e soffuso.

«Non c'era bisogno di prendermi cinque regali» ridacchio, prendendo la prima scatola.

Lui alza le spalle. «Te ne meriteresti molti di più. I soldi non sono un problema, non mi interessa. Vuoi il mio conto corrente? Svuotalo pure» mi dice, avvicinandosi di più a me.

«Se mi farai arrabbiare, ci penserò» scherzo, scartando la prima scatola.

Mi si mozza già il fiato.

È una teca di vetro, con all'interno il cuore rotondo e metallico di Iron Man, la replica esatta del film, con la scritta illuminata "La prova che Tony Stark ha un cuore".

Non riesco a trovare nulla da dire, la fisso con un'aria sconvolta e il sorriso di una bambina a cui è stato fatto il regalo più bello del mondo. «Davian... è... bellissima».

Lui mi sorride. «L'ho fatta arrivare direttamente dai Marvel Studios, ne esistono pochissime in commercio. Il resto sono repliche più dozzinali» ammette, e io quasi ho paura anche a sfiorarla.

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