𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟑𝟒: 𝑳𝒐 𝒈𝒊𝒖𝒓𝒐, 𝒗𝒊𝒗𝒓𝒐̀

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"I veri amici sono quelli su cui puoi contare, qualunque cosa accada. Quelli che vanno nella giungla per trovarti e riportarti a casa. E i veri amici non devono mai dirti che sono tuoi amici."

- Mindy Kaling

Soundtrack: I Lived – OneRepublic

È la mattina di Natale, e non avrei mai pensato di ritrovarmi stretta tra le braccia di Davian

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È la mattina di Natale, e non avrei mai pensato di ritrovarmi stretta tra le braccia di Davian.
Non passavo una vigilia così bella da anni.

Ci siamo divertiti, abbiamo scherzato, bevuto vino e provato a trascinare i nostri padri nei balli e nei giochi di società più spassosi, ed è stato perfetto.

A mezzanotte ho trascinato Davian sotto il vischio, e l'ho baciato proprio lì, ignorando il resto del mondo fuori da queste mura. È stato un bacio più delicato dei nostri soliti, dolce e pieno di parole ed emozioni rimaste sospese tra di noi.

"Buon Natale, pirata."
"Buon Natale, leonessa."

Ripensare allo sguardo che aveva quando ha incrociato i miei occhi mi fa sorridere come una stupida. Non ho mai creduto nel destino, ma forse la vita ha voluto restituirmi qualcosa che mi era mancato troppo a lungo, come se prima o poi fossimo destinati a rivederci. Ero così stanca di vivere di ricordi...
Non so cosa sarebbe accaduto se non fossi salita su quell'aereo, se non avessi accettato l'invito di Candice o la proposta di Davian. Mi sembrava assurdo persino pensarci. Eppure... tutto questo mi ha portato qui.

Forse avrò sbagliato direzione nel corso degli anni, e sono sicura di non aver fatto sempre fatto le scelte migliori, però ciò che ho ottenuto in cambio vale ogni sofferenza passata, ogni ferita e ogni lacrima.

Mi svincolo dalle braccia di Davian per alzarmi e raggiungere il bagno, e sorrido nel vedere la vasca. Di fronte c'è una vetrata trasparente che lascia vedere il paesaggio innevato esterno, ed è una meraviglia. Abbasso la tenda per avere la mia privacy, e poi mi chino per riempire la vasca di acqua calda, mettendoci anche qualche sale minerale ed essenza profumata.

Faccio in tempo solo a sfilarmi la maglia, quando sento della pelle nuda a contatto con la mia e un respiro caldo mi solletica il collo, con due mani che mi afferrano la vita.

Non ho bisogno di voltarmi per sapere chi è.

«Dove credevi di andare senza di me, leonessa? Non potevo perdermi questo spettacolo» mormora al mio orecchio con una voce roca e impastata che mi fa rabbrividire, aumentando i battiti del mio cuore.

Le sue mani viaggiano sul mio addome tracciando pigri cerchi, e fremo per la sensazione che mi provoca.

«Volevo provare la vasca» sussurro, trattenendo il fiato quando sfiora l'inguine da sopra la stoffa del mio perizoma.

Solo lui mi fa questo effetto.

«Che coincidenza, anche io. Risparmiamo acqua ed entriamoci insieme» ridacchia, passando l'altra mano lungo tutta la mia schiena.

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