59 - Yoo

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Nonostante fossero passati già due giorni da quando Whiskey aveva fatto quel commento, Yoo stava ancora provando un desiderio ardente di colpirlo in faccia. Non sapeva come fosse riuscito a trattenersi. Era strano persino che fosse riuscito a non uccidere Spider nel sonno. Il controllo che stava mantenendo in quei giorni lo stava sorprendendo.

Ogni volta che si sentiva più vicino a perdere la testa, cercava di immaginarsi mentre tornava a casa e andava ad abbracciare sua figlia. Sarebbero usciti insieme come facevano quando lei era piccola. L'avrebbe portata a fare shopping e le avrebbe comprato tutto ciò che voleva, usando i soldi che aveva guadagnato proteggendo Diana. Pensare al suo target era sufficiente per intaccare l'immagine che stava costruendo nella sua testa.

La osservò. Era seduta lontano da tutti loro, stretta nella sua felpa.

Il gate era pieno di persone, nonostante fossero le sette di mattina. Yoo aveva notato fin troppi sguardi viaggiare verso Diana, soprattutto appartenenti a uomini dall'aspetto losco. Provò il desiderio di afferrare Diana e portarla via da lì, lontana da tutti, fino a rinchiuderla in un luogo sicuro in cui nessuno l'avrebbe potuta vedere.

Si sorprese dei suoi stessi pensieri, ma diede la colpa alla carenza di sonno. Avrebbe dovuto prendersi quel caffè che Whiskey aveva proposto.

Diana fu la prima ad alzarsi per mettersi in fila. Scelse di stare dietro a una famiglia composta da due donne adulte, due bambine e un solo uomo. Yoo pensò che la scelta non fosse causale. Lui e gli altri si sbrigarono a mettersi dietro di lei, in modo da impedire ad altre persone di starle vicino. Avevano già confermato che i loro posti durante il volo erano tutti adiacenti. Nel primo volo, Diana sarebbe stata tra Yoo e Ghost, mentre gli altri occupavano i posti accanto.

Avevano dieci ore fino a Pechino, poi quasi quattro di scalo, e altre tre ore fino a Tokyo. Yoo avrebbe voluto spararsi un colpo in testa.

Odiava fare viaggi lunghi. Non aveva niente da fare ed era costretto a fissare il nulla per intere ore. Almeno avrebbe avuto accanto Diana, che sicuramente lo avrebbe intrattenuto parlando. Si era ripromesso che se le avesse visto addosso le cuffie per troppo tempo, gliele avrebbe tolte, costringendola a comportarsi come una persona civile.

Quando superarono i controlli, Diana camminò rapidamente verso il piccolo bus che li avrebbe portati fino all'aereo. Yoo cercò di tenere il suo passo per non perderla né allontanarsi da lei.

Fu con piacere che Yoo si sedette accanto a lei nei posti prestabiliti. Ghost le propose se volesse stare vicino al finestrino, ma Diana disse che le andava bene il centro. Yoo si alzò per aiutarla a mettere via lo zaino e, tornato seduto, lanciò un'occhiataccia al telefono su cui Diana stava guardando un video di un ragazzo parlare. Cosa stava dicendo di tanto interessante da avere la sua completa attenzione?

Quando l'aereo si mise in movimento, Diana spostò lo sguardo verso l'esterno. Si allungò per fare un video al decollo e Ghost si attaccò al sedile per non essere ripreso.

Appena furono in alta quota, Diana tornò seduta e la sua attenzione fu ricatturata dal video. Disperato di fare conversazione, Yoo le picchiettò la spalla e Diana si tolse una cuffia. «Quando hai volato per la prima volta?»

Diana sembrò trovare noiosa la sua domanda. Si sporse in avanti, guardando qualcosa o qualcuno oltre Yoo. «Credo in prima superiore» rispose, dimenticandosi che Yoo non conosceva il sistema scolastico italiano e non aveva idea di quanti anni potessero essere passati dal periodo citato. «I miei genitori hanno voluto festeggiare il loro ventesimo anniversario, andando a Edimburgo.»

«Edimburgo non mi sembra una meta romantica» commentò Ghost.

Diana aggrottò la fronte e Yoo si voltò per capire cosa stesse guardando. Notò che Siva, seduto oltre il corridoio tra i posti, era piegato in avanti e si stava tenendo la testa tra le mani, mentre Whiskey gli massaggiava la schiena. «A mia madre è sempre piaciuta la Scozia. Potremmo definirla una piccola ossessione, in verità. È stato un bel viaggio. Siamo andati a fine primavera, quindi il meteo era perfetto. E abbiamo girato un po'.»

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