Il cielo sopra le loro teste era scuro e prometteva pioggia. Pedro sperò che avessero a disposizione abbastanza tempo per rifugiarsi in qualche hotel.
Continuando a studiare il cielo, fece un altro lungo respiro, permettendo al fumo della sua sigaretta di entrare nel suo corpo. Da quando erano arrivati in Scozia, era già alla sua seconda sigaretta.
«Cerco un taxi libero» disse Spider, lanciando a terra il suo mozzicone. La bambina gli rivolse un'occhiataccia indignata, ma non lo rimproverò, nonostante fosse chiaro quanto volesse farlo. Lo sguardo di Spider si soffermò sui molti veicoli fermi davanti all'entrata dell'aeroporto.
Centinaia di persone stavano camminando intorno a loro, evitandoli come se fossero dei muri. Pedro osservò un gruppo di ragazze giovani, probabilmente poco più grandi della bambina che doveva proteggere, passare a qualche metro da loro. Dovette ricordarsi che era in missione e non poteva permettersi alcuna distrazione.
«Non abbiamo bisogno di un taxi» rispose la bambina, avanzando con decisione verso qualcosa alla loro destra.
Pedro fece un respiro profondo, ordinandosi di restare calmo. «Ehi» la chiamò. «Dove stai andando? Abbiamo bisogno di un taxi per spostarci.»
Era troppo vecchio per spostarsi con i mezzi pubblici. Se la bambina avesse insistito per prendere un autobus, le avrebbe ricordato che il tenente aveva promesso che ogni loro bisogno sarebbe stato esaudito. E Pedro aveva proprio bisogno di stare tranquillo all'interno di un'auto comoda, riservata e ampia.
Non gli sarebbe nemmeno dispiaciuto farsi un pisolino.
La bambina indicò un punto davanti a sé. «Ti dico di no» insistette, rivolgendo loro un sorrisetto fastidioso.
Pedro puntò lo sguardo su un uomo bianco e tozzo che stava fissando la sua bambina. Subito si irrigidì. Prima di seguire la bambina, si liberò del mozzicone e prese il proprio borsone. Dopo averla raggiunta, si mise davanti a lei, in modo da proteggerla se la situazione lo avesse richiesto.
Gli altri li seguirono.
«Chi è quell'uomo?» le chiese Spider, occupando il lato destro della bambina, che Pedro aveva lasciato libero.
Lei lo guardò con occhi enormi e fintamente stupiti. «Non ne ho idea.»
Pedro alzò lo sguardo al cielo e imprecò nella mente. Non poteva stupirsi che il milione di dollari andasse guadagnato. Quel lavoro avrebbe messo a dura prova la sua pazienza.
Prima che Spider o uno degli altri potesse dire qualcosa, lo sconosciuto venne verso di loro. «Ave, sanguine natae» esclamò, inchinandosi davanti alla bambina.
«Ciao» rispose lei. Imbarazzata, si mise a sfregare le spalline del suo zaino. Pedro aveva notato subito che sembrava quasi più grande di lei.
«È un onore per me conoscervi» insistette l'uomo. Fece un passo avanti, come se volesse prendere le mani della bambina e baciarle. Il braccio di Pedro e quello di Oscar scattarono in avanti, bloccando il suo accesso alla bambina.
«Chi sei?» chiese Pedro, squadrando l'uomo dalla testa ai piedi.
Di altezza, arrivava a malapena al metro e settanta. Indossava dei pantaloni di tela e una camicia che stringevano i suoi arti. Pedro trovò discutibile i colori da lui scelti. Beige con verde sopra? Disgustoso. Aveva però attirato l'attenzione della bambina, quindi Pedro si chiese se la scelta avesse avuto quello scopo in mente.
«Mi manda Artemide» rispose l'uomo.
"Artemide" era il nome in codice dell'operazione.
Il nome della bambina era Diana, come la dea romana della caccia. La corrispettiva dea greca era Artemide.
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The Sun and her planets | 18+
Romanzi rosa / ChickLitAttirati dalla ricompensa di un milione di dollari ciascuno, cinque mercenari vengono assoldati per un incarico all'apparenza semplice e rapido. La missione prevede che proteggano una giovane donna per tre mesi, durante i quali dovranno spostarsi e...