I cinque mercenari durarono solo dieci minuti senza andare nel panico.
Oscar fu il primo ad entrare in acqua. Se Ghost non lo avesse fermato, trascinandolo a riva, si sarebbe sicuramente immerso per cercarla.
Un normale essere umano non poteva sopravvivere tanto a lungo senza respirare.
Diana era morta annegata.
Presto avrebbero visto il suo cadavere galleggiare sulla superficie azzurra. Al solo pensiero, Oscar sentì le budella rigirarsi. Si portò una mano alla bocca per trattenere il vomito.
Non aveva senso che si sentisse in quel modo. Lui la odiava.
Con tutto se stesso.
Era una ragazzina antipatica, troppo viziata, incapace di ascoltare le persone che stavano cercando di proteggerla. E folle.
Ogni volta che apriva la bocca per rispondere malamente a ciò che Spider o gli altri le dicevano, lui avrebbe solo voluto togliersi un calzino e infilarglielo tra le labbra. Non potendolo fare, era costretto ad ascoltarla e ascoltarla e ascoltarla incessantemente. Anche quando lei non stava parlando, Spider la sentiva. Il suo respiro, i suoi piccoli movimenti, il rumore dei suoi passi sul suolo.
Diana era rumorosa.
E per ore, invece, Oscar non riuscì a sentirla.
Il silenzio che la ragazza aveva lasciato di sé lo stava facendo impazzire.
«Ha promesso che sarebbe tornata» ripeté per la terza volta Siva, guardando gli altri uomini agitarsi.
Oscar indicò il lago. «Se n'è andata!» gridò, seguendo con imprecazioni sia in inglese che in spagnolo.
«Forse il lago era solo una scusa per liberarsi di noi» suppose Whiskey, osservando gli alberi dietro di loro. «Potrebbe essersi immersa solo per sfuggire alla nostra vista ed essere riapparsa in una riva che non possiamo vedere da qui.»
«No!» la difese Siva. «Non se ne è andata. Le è stato detto di venire qui e lei è qui.»
Ghost fece un passo verso di lui, usando la sua stazza per intimorirlo. «Come lo sai?»
Il volto di Siva impallidì e lui sembrò rendersi conto di aver parlato troppo.
Anche Oscar avanzò verso di lui. «C'è qualcosa che non ci stai dicendo?»
Il pomo d'Adamo di Siva ondeggiò, mentre lui deglutiva agitato. «No,» mentì. Il suo sguardo trovò il terreno limoso sotto i loro piedi. «Non vi terrei mai qualcosa nascosto.»
Pensava di avere intorno degli idioti?
Yoo mise le mani sulle spalle di Siva, stringendole con forza. A Oscar tornò in mento il modo in cui aveva trattato e colpito l'uomo tozzo che aveva messo a disagio la loro ragazza.
Lo sguardo spaventato di Siva si spostò da Yoo a Whiskey, che a sua volta si era avvicinato per circondarlo.
«Siva» lo chiamò Yoo. Le sue labbra erano incurvate verso l'alto in un sorriso malevolo. «Parla.»
Siva aprì la bocca e le sue labbra tremarono, senza liberare alcun suono.
L'urlo che interruppe la calma intorno al lago non apparteneva a lui.
Tutti e cinque si voltarono verso il centro delle acque, fissando con stupire la minuscola testa che era appena visibile sulla superficie azzurra.
«Diana» mormorò Siva. Gli ci volle un secondo per liberarsi degli uomini che aveva intorno e fiondarsi in acqua.
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The Sun and her planets | 18+
Romanzi rosa / ChickLitAttirati dalla ricompensa di un milione di dollari ciascuno, cinque mercenari vengono assoldati per un incarico all'apparenza semplice e rapido. La missione prevede che proteggano una giovane donna per tre mesi, durante i quali dovranno spostarsi e...