67 - Yoo

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Per Yoo, stava accadendo tutto troppo velocemente.

Fissò le fiamme altissime, che stavano bruciando nel cielo notturno. Si erano alzate in un attimo, spingendolo a chiedersi come il loro compagno fosse riuscito a scatenare un incendio di tale portata.

Erano lontani dall'abitazione divorata dalle fiamme, fermi sul marciapiede e al sicuro. Siva aveva atteso di vederli allontanarsi prima di agire.

Yoo strinse la presa che aveva sulla spalla di Diana e continuò ad ammirare il propagarsi del fuoco.

Un esplosione irruppe nel silenzio della notte, spingendo le fiamme sempre più in alto. Yoo trovò strano che non si stessero propagando sulle case vicine. L'incendio gli sembrò controllato e ristretto.

Diana si agitò davanti a lui e Yoo abbassò lo sguardo per osservarla. Nonostante si trovasse tra di loro, protetta, Yoo non smise di provare preoccupazione per lei.

Sarebbero dovuti arrivare prima. Proteggerla da ciò che era stata costretta a fare.

Si ripromise che non avrebbe commesso lo stesso errore, ma a Yoo parve subito una promessa inutile. Non sarebbero riusciti a mantenerla. Sperò che fosse solo il suo pessimismo a parlare e che non si trattasse di una premonizione.

Diana si allontanò da Whiskey il necessario per alzare la testa e poter guardare con occhi spalancati le fiamme. Parve incantata, rapita dalla danza di quel terrificante fuoco.

Ghost si spostò, coprendole la visuale per poter attirare la sua attenzione. Diana sbatté le palpebre, come se si fosse liberata da un'ipnosi. «Non ha senso restare qui» disse, girando la testa per poter guardare la casa, che ormai stava crollando.

L'esplosione, forse più delle fiamme, aveva attirato i vicini, che stavano iniziando a uscire dalle loro abitazioni. Presto, intuì Yoo, sarebbero sopraggiunte le sirene della polizia e dei vigili del fuoco. «Ghost ha ragione.»

Whiskey strinse la presa che aveva sul corpo di Diana e lei appoggiò la testa sul suo petto. «Non possiamo andarcene senza Siva.»

Ghost rivolse uno sguardo duro al loro capitano e Yoo parve individuare una sfumatura di gelosia nelle sue iridi azzurre. «Se la caverà.»

Yoo fu sul punto di concordare e aggiungere che Siva era abbastanza capace da farcela da solo, quando fu interrotto da Spider. «Sta uscendo, riesco a vederlo».

I loro sguardi tornarono sulle rovine. Appena ebbero confermato che era vero, Whiskey si mise in moto. Ma Yoo trovò difficile concentrarsi sul camminare.

Osservò sbigottito la scena che aveva davanti.

Siva era una sagoma nera, circondata da fiamme bollenti, che non sembrarono stargli facendo niente. Uscì illeso. I suoi capelli erano sparati in aria, i palmi rilassati e i suoi vestiti integri. I suoi occhi, che parvero brillare di rosso nell'oscurità della notte, vagarono finché non si fermarono su Diana e gli uomini che la circondavano. La sua espressione era aperta da un sorriso folle e compiaciuto.

«Andiamo» li incitò Ghost, muovendosi in cima al gruppo.

Yoo distolse lo sguardo, ma fece in tempo a vedere Siva avanzare verso di loro con passo calmo e lento, quasi non avesse alcuna fretta di raggiungerli.

Loro erano le sue prede e lui non li avrebbe mai persi.

Attraversarono il quartiere tranquillo in cui Diana era stata portata. Trattandosi di un'area residenziale, si trovava ai margini della città, in una zona difficile da raggiungere senza una macchina. Camminarono finché Spider non li fece fermare davanti a un distributore automatico. Per la prima e unica volta, Yoo fu grato che il Giappone ne fosse pieno. Comprarono due bottiglie di quella che sembrava acqua e le svuotarono sulle mani e braccia di Diana per lavare via il sangue. La ragazza, che si era chiusa in un mutismo doloroso per gli uomini che la circondavano, non fece alcuna obiezione. Si lasciò manovrare come se fosse una bambola.

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