76 - Yoo

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Yoo sapeva che era una paura irrazionale. Diana lo aveva scacciato via, usando quel suo potere che la rendeva tanto speciale.

Eppure Yoo continuava a vederlo in ogni angolo.

Suo fratello insisteva nel guardarlo da lontano, giudicandolo per essere ancora vivo. Quella notte non sarebbe dovuto morire lui, ma Yoo. La sua presenza era un continuo monito: un giorno, suo fratello sarebbe riuscito ad avere la vendetta che si meritava.

Si fermarono di nuovo, il loro percorso interrotto dall'ennesima ondata di fantasmi. Yoo aveva perso il conto di tutte quelle che avevano trovato. Quante altre ancora ne erano in arrivo? E come era possibile che loro sei avessero legate alle loro anime così tante vite? Poteva ancora accettarlo se pensava al fatto che cinque di loro avevano lavorato come soldati e mercenari per molti anni, ma le urla che chiamavano il nome di Diana non erano ancora cessate.

Diana, che stava ancora guidando il gruppo, allontanò i fantasmi con il suo grido. Yoo notò che si stavano indebolendo rispetto ai primi che aveva sentito da quando erano arrivati in quella foresta. E quando la vide barcollare all'indietro, fu sicuro che la sua riserva di energia fosse sul punto di esaurirsi.

Whiskey fu svelto a sorreggerla, ma Diana si allontanò da lui. Per l'ennesima volta, disse loro che stava bene e si sforzò ad apparire forte.

«Quanto manca?» le chiese Ghost, che aveva sostituito Whiskey nel compito di sorreggere Spider.

Le palpebre di Diana sembravano pesanti. Le tenne chiuse per lunghi secondi, in cui la sua espressione sembrò assonnata. «Non molto.» Yoo, e probabilmente tutti gli altri, capirono che stava mentendo.

«Forse dovremmo fermarci» intervenne Whiskey, dandole un colpetto sul mento per alzarle la testa penzolante. Yoo era troppo distrutto per provare gelosia. «Hai bisogno di riposare.»

Diana scosse la testa e si rimise in marcia. I suoi uomini la seguirono senza obiettare, desiderosi anche loro di uscire dalla foresta il prima possibile.

Quando, dopo alcuni minuti, sentirono l'arrivo di altri fantasmi, Diana emise un singhiozzo rumoroso. Si fermò senza avvisarli e per poco Whiskey non le finì contro. La sentirono sussurrare frasi in italiano, che Yoo pensò essere degli incoraggiamenti che stava rivolgendo a se stessa.

«Siva.»

Pensando che si trattasse di un fantasma che lo stava chiamando, nessuno ascoltò quella voce femminile.

«Pedro.»

Diana smise di nuovo di camminare. Alzò lo sguardo verso il cielo, gli occhi spalancati per la sorpresa. «L'avete sentito anche voi?»

Yoo guardò oltre Diana, nel punto in cui i fantasmi si stavano raccogliendo, ma lei sembrò rapita da qualcos'altro. Ogni singolo spettro aveva il volto di suo fratello e Yoo rabbrividì. Fu pervaso di nuovo dal desiderio di appallottolarsi su se stesso e urlare.

«Sono solo i fantasmi» le disse Ghost, incitandola a proseguire con tono brusco.

Diana abbassò lo sguardo su di loro e non si mosse. «No.»

La voce ripeté i loro nomi e questa volta tutti la ascoltarono.

«La foresta...?» domandò Spider, guardando con occhi sorpresi gli alberi in mezzo ai quali si trovavano.

«No» disse Siva. Yoo notò che stava fissando con volto serio Diana. «Lei.»

Non capendo a chi si stesse riferendo, Yoo gli chiese: «Diana?»

Diana fece una smorfia. «Non sono stata io!»

«Venite avanti» disse la voce.

Yoo sentì le budella stringersi. Era una voce strana, profonda, che sembrava uscire direttamente dalla sua testa. Allo stesso tempo, gli parve che fosse emanata da ogni punto della foresta.

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