Diana stava fissando il baratro. Ossa e carne non ancora decomposta la stavano guardando, pregandola di cadere e raggiungerle. Riusciva a vedere ciò che restava di una bambina, i capelli neri ancora legati in due codine alte. Le mosche stavano volando intorno a lei, assillando ogni sua piccola parte.
Aveva fatto tutta quella fatica solo per finire lì? Dopo tutti i suoi sforzi, si sarebbe unita a quei corpi abbandonati senza dignità.
Cercò di consolarsi da sola, ricordandosi che era una fine migliore che essere uccisa da Lui. Ma se la sua morte era inevitabile, non poteva almeno avvenire in circostanze migliori? Non le sarebbe dispiaciuto morire seduta su una spiaggia, la distesa immensa del mare a riempirle la visuale. Il suono delle onde che si scontravano sul bagnasciuga l'avrebbe cullata nei suoi ultimi momenti e lei si sarebbe sentita in pace.
Invece, si trovava lì.
Il silenzio della Dea la stava torturando. Da quando si era svegliata nella cella, la Dea non l'aveva degnata nemmeno di un sospiro. Non era un silenzio strano da parte sua. Diana non aveva diritto di sentirsi tradita. Quante altre volte si era trovata da sola in situazioni pericolose e da parte di quella persona, che si definiva una divinità, non aveva ricevuto niente? Avrebbe potuto difenderla, dicendosi che di mezzo ci dovesse essere un'interferenza, forse qualcosa le stava impedendo di raggiungerla e salvarla, come al solito. Ma Diana non voleva più ingannarsi.
Non poteva fidarsi di quella Dea, che non le stava rispondendo per semplice scelta. Non voleva parlarle, non voleva aiutarla.
Diana e le sue guardie del corpo potevano fare affidamento solo su loro stessi. Non c'era nessuno a vegliare su di loro e a placare le loro sfortune.
I vermi stavano divorando i corpi sotto di lei. Diana riusciva a vederli strisciare e accanirsi contro la carne di quella che un tempo doveva essere stata una bambina sorridente. Perché era morta? Quale Dio avido avevano cercato di accontentare con la sua morte? Diana la fissò, incapace di distogliere lo sguardo. Gran parte dei cadaveri erano nudi e solo pochi indossavano degli abiti. Diana li trovò strani e subito ripensò ai libri di storia che aveva usato molti anni prima. Dov'erano finiti? Perché i cadaveri erano vestiti come se fossero usciti da una civiltà mesoamericana?
Diana non voleva unirsi a loro.
Se la scelta fosse stata sua, nessuno si sarebbe mai più unito a quei corpi. Indipendentemente dal proprio crimine, Diana non pensava che esistesse persona che si meritasse una simile morte.
Soprattutto non se la meritavano gli uomini che la stavano accompagnando.
Non stava per morire da sola.
La sua testa scattò verso l'altro. Guardò Ghost, il più vicino a lei. Si trovava alla destra di Diana e la sua attenzione era catturata dalla fossa. Non gli avevano tolto il passamontagna. Diana provò pietà per lui, costretto a morire nascondendo il proprio volto. Si disse, però, che non aveva alcuna importanza. Presto i loro volti sarebbero diventati irriconoscibili, divorati dal tempo e dagli insetti.
Ghost era immobile, le spalle incurvate e le braccia legate dietro la schiena; non stava cercando di liberarsi in alcun modo, come se avesse già rinunciato alla possibilità di scappare.
Il cuore di Diana si agitò al posto suo.
Non si meritava di trovarsi lì.
Non avrebbe definito Ghost gentile né buono, ma provava per lui un affetto impossibile da negare. Era la stessa cura che si prova per una creatura ferita, spaventata dall'intero mondo e che cerca di nascondere la propria fragilità dietro una maschera di forza e insensibilità.
Ghost l'aveva infastidita infinite volte e Diana aveva perso il conto di tutte le volte che aveva desiderato colpirlo con un oggetto contundente. Ciononostante, non si meritava di morire. Era l'esatto opposto. Ghost e gli altri uomini, che Diana stava imparando a conoscere, si meritavano di vivere.
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The Sun and her planets | 18+
ChickLitAttirati dalla ricompensa di un milione di dollari ciascuno, cinque mercenari vengono assoldati per un incarico all'apparenza semplice e rapido. La missione prevede che proteggano una giovane donna per tre mesi, durante i quali dovranno spostarsi e...