71 - Ghost

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Avverteneze:

Omicidio 



Ghost non aveva idea di chi fosse stato il primo a essersi messo a correre.

Sapeva solo che un attimo era fermo, lo sguardo fisso su uno strano bambino asiatico, e quello successivo si era ritrovato circondato da fantasmi che stavano gridando il suo nome. Tutto ciò che aveva potuto fare era stato scappare. Correre il più velocemente possibile, seguendo solo l'istinto, che stava cercando di portarlo lontano da loro.

Il suo tentativo di andarsene si rivelò inutile.

Erano ovunque, sempre vicini a lui. Le loro voci, familiari, stavano tonando nelle sue orecchie, entrandogli dentro e percuotendolo da un punto all'altro.

Non era una reazione normale da parte sua. Il suo corpo aveva reagito prima che lui potesse pensare e anche solo elaborare cosa stesse succedendo.

Gli era sembrato di venire attraversato da una scossa di energia, che aveva dato un ordine ai suoi muscoli, i quali si erano messi in moto.

Ghost spostò lo sguardo, cercando di trovare i suoi compagni.

Li vide distanti e con espressioni terrorizzate.

Stavano tutti e cinque correndo alla cieca, cercando di non finire contro gli alberi che si trovavano sulla loro via. Nessuno di loro stava cercando di raggiungere una meta precisa, precedentemente prestabilita, e Diana era sparita dai loro pensieri, sostituita dal terrore.

Ognuno di loro stava sfuggendo da qualcuno.

Ghost aveva visto il suo fantasma.

Lo stava guardando da lontano, osservando ogni sua mossa in attesa di trovare un momento di debolezza per attaccarlo.

A Ghost sembrò di tornare alla notte in cui lo aveva ucciso.

A Ghost sembrò di tornare alla notte in cui lo aveva ucciso

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Simon non aveva organizzato tutto nel dettaglio. Aveva chiari solo i passi principali.

Era tornato a casa nel pomeriggio, dopo essersi messo d'accordo con alcuni colleghi militari di cui si fidava ciecamente. Loro non sapevano i dettagli, non perché Simon avesse insistito nel tenerli segreti (probabilmente avevano intuito subito le sue vere intenzioni), ma perché non li avevano pretesi.

Sua madre lo aveva accolto con la sua solita allegria, invitandolo a entrare. Non sapeva cosa lui volesse fare. Simon era rimasto poco, il necessario per non destare alcun sospetto. Poi, le aveva detto che sarebbe uscito per vedere un vecchio amico di scuola.

Suo padre non era ancora tornato dal lavoro. Quando Simon aveva chiesto a sua madre come mai stesse facendo tardi, lei gli aveva parlato di un bar in cui spesso andava a ubriacarsi e creare scompiglio.

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