Capitolo 38

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Canzone consigliata per leggete il capitolo "Lauren Daigle - Rescue"; Buona Lettura 😘

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POV'S MATT

Uscii dalla stanza di Sav riconoscendo subito quella voce dolce.

Leah.

Non era da lei piombare in casa mia come se nulla fosse. Di solito chiamava sempre prima, quindi i casi erano due: o era successo qualcosa oppure era cambiata e adesso non so faceva più problemi a venire a casa di suo fratello senza avvisare.

"Leah?! Che succede tutto ok?"

La vidi fermarsi sulla porta e portarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Era un gesto che faceva quando era nervosa.

Ok era successo qualcosa.

"Si ero venuta solo per farti un saluto"

Dallo sguardo e dal l'espressione del suo viso sapevo perfettamente che stava mentendo. Ma non volli insistere.

"Hai fatto bene"

Dentro dei passi dietro di me e vidi Savannah affiancarsi a me e salutare con un sorriso dolce mia sorella.
"Ciao Leah"

"Oh ciao Sav! Scusate non volevo disturbare. Me ne vado"

Cercai di fermarla ma la ragazza accanto a me mi precedette.

"No tranquilla! Non preoccuparti tanto stavo giusto per uscire"

Che?!

"Ah si?" Mi scappó la domanda ancora prima di collegare la lingua al cervello. Non volevo che se ne andasse perché da come erano andate le cose fino ad ora avevo il terrore che potesse scomparire da un momento all'altro. Ma avevo anche bisogno di capire che cavolo frullava nella testa di mia sorella.

Sav mi tranquillizzò posando mi una mano sulla spalla "Si devo andare a fare delle commissioni, ritorno fra un po'"

Dal suo sguardo capivo che non dovevo preoccuparmi ma era più forte di me "Sei sicura che sia tutto ok?" Le sussurrai.

"Assolutamente. Ci vediamo dopo. Ciao Leah" mi oltrepassò dirigendosi verso l'uscita dove la vidi scomparire.

"Scusami Matt. Avrei dovuto chiamare, prima di piombare qui"

Le feci un gesto vago con la mano e la invitai a sedersi su uno degli sgabelli della penisola, in cucina.

"Non ti devi scusare! Sai che sei sempre la benvenuta, anzi sono contento che sei passata" ed era vero. Da quella notte mi é sempre rimasta come l'impressione che non volesse più avere a che fare con me.

Era diventata schiva, molto più riservata e ancora più timida.
Se già prima era difficile comunicarci insieme, ora era diventato impossibile.

"Tu e Sav?...beh hai capito"

Le passai un succo alla pesca e mi appoggia al lavello "É complicato" ammisi "E tu e Trev?..."

"É complicato"

Solita frase che usavano tutti e due come a dire 'fatevi gli affari vostri'

"Leah..." cercai di farla parlare sull'argomento Trev ma mi interruppe.

"Matt non...non é facile per me ok? E non sono venuta qui per parlare di lui"

Posai la bibita sul ripiano aspettando che mi spiegasse tutto.

Fece un respiro profondo e poi mi fissó con quegli occhi da cerbiatto che aveva quando sapeva di avere combinato una cavolata.
"Promettimi che non ti arrabbierai?"

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