Capitolo 25

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Canzone consigliata per leggere il capitolo "Justin Tyles - Not kiss you".

Buona lettura😘

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La laguna di notte era ancora più bella che di giorno, non c'era nessuna luce al illuminarla se non per l'acqua cristallina.

C'era un silenzio così bello che non sarei mai voluta andare via. Non era un silenzio soffocante o che incuteva terrore o ansia, era un silenzio pacifico, dolce, un silenzio fatto per pensare, per riflettere.

Eravamo seduti sul pontile con i piedi a mollo nell'acqua, io li facevo muovere avanti e indietro delicatamente e intanto guardavo il cielo pieno di stelle. Un cielo così non lo avevo mai visto a San Francisco, lì l'unica cosa che vedevi alzando lo sguardo era lo smog e la cappa di calore che ti circondava come niente al mondo.

"Qual è il tuo colore preferito?" abbassai la testa al sentire la sua voce, a differenza mia lui stava fissando l'acqua che veniva mossa dal movimento dei nostri piedi.

"Il blu, il tuo?"

"Azzurro"

Mi scappò una risata "Sono la stessa cosa"

Si voltò verso di me guardandomi come se avessi detto la più grande eresia di tutti i tempi.

"No, non è vero. Il blu è scuro, cupo, da una sensazione di buio. L'azzurro da un senso di pace a tutto, ti calma. Mi sorprende che proprio tu non sappia questa differenza" lo disse ridendo e in risposta gli diedi una leggera gomitata sul braccio che lui ricambiò e non potei che ridere.

"Quand'è il tuo compleanno?" chiesi tutto d'un tratto.

Era il momento delle domande stupide...non le poteva fare solo lui!

"Il dieci ottobre, il tuo?"

Feci qualche calcolo pensando a quanti ne avessimo quel giorno. Era ottobre ed era...il dieci!

"è oggi il tuo compleanno!"

Rispose con un alzata di spalle come se la cosa non lo toccasse minimamente. "Non ti interessano i compleanni?"

"Non particolarmente. È solo un numero niente di che. Il tuo quand'è?"

"Il cinque novembre"

Dopo quella piccola conversazione cadde di nuovo il silenzio. Questa volta però fu un silenzio imbarazzante. Non sapevo più cosa dire o chiedere e la cosa mi metteva non poca ansia.

"A cosa pensi?"

Mi voltai e senza dirgli niente capì, si avvicinò così lentamente che non ci feci neanche tanto caso.

"Non devi pensare troppo Sav. Non voglio che tu ti imbarazzi davanti a me"

"è un po' difficle come cosa"

"Perché?"

"Perché tu sei bello, bravo, buono con tutti..."

"Non sono buono con tutti tesoro"

"Lo so l'ho visto, evidentemente perché qualcuno non se lo merita. Ma tu sei buono a prescindere da tutto"

Mi fissò per un'infinità di tempo, poi alzò la mano e la posò sulla mia guancia. La sua pelle era così calda, delicata, morbida che non avrei mai più voluto allontanarmi.

"Jake ha fatto del male a mia sorella..."

Aprii gli occhi che avevo chiuso per la sua carezza e in automatico posai la mia mano sulla sua, quella che mi stava accarezzando. "Lo so, l'ho capito. E pur avendole fatto del male tu gli hai dato solo un pugno"

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