Brooklyn sta scappando da un passato orribile. Vuole cambiare vita a tutti i costi cercando di dimenticare tutto quello che le è accaduto. Una nuova città, nuovi amici, e un amore che la farà vivere veramente.
Ma come sappiamo il passato ritorna sem...
Canzone consigliata per leggere il capitolo "One Republic - Let's Hurt Tonight".
Buona lettura😘
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Quando esco dal bagno della stazione cerco di essere il più naturale possibile, con dei jeans diversi e una felpa diversa, ma soprattutto una me diversa.
Esco dalla stazione senza mai alzare lo sguardo da terra, ho cambiato il mio aspetto esteriore ma quello interiore è sempre lo stesso. L'unica cosa che posso fare è sperare che con il tempo possa cambiare. Sono sempre stata una ragazza agitata, in preda al panico e alla paura, paura di essere osservata con sguardi di disprezzo e di odio. Ma qui sono certa che sarà diverso, non sono più a San Francisco, qui la gente non mi conosce e non conosce il mio passato.
Con quella convinzione faccio un respiro profondo e sollevo la testa e quello che mi circonda mi fa distendere le labbra in un lieve sorriso. Nessuno mi urla contro, nessuno mi scruta, anzi mentre avanzo noto molte persone guardarmi e sorridere ed è come se avessi appena trovato la mia casa.
Sembrano tutti cordiali e questo mi permette di rilassare le spalle rimaste contratte per troppo tempo.
Mi dirigo verso un taxi e prima di salire guardo attentamente chi lo guida, anche se sono dall'latra parte dell'America, la paura di essere scoperta o che qualcuno se ne approfitti è ancora troppa.
"Scusi?" chiamo il signore sporgendomi verso il finestrino. Lui si volta facendomi un dolce sorriso "Per caso sa se da queste parti c'è un negozio di telefonia?"
Noto che continua a guardare intensamente il mio labbro spaccato e questo mi porta ad irrigidirmi, cerco di coprirlo con una mano e lui sembra comprendere il mio disagio perché fa un ulteriore sorriso, anche se questa volta gli occhi sembrano trasmettere tristezza.
"Vicino alla stazione no, ma in paese c'è un emporio che se ne occupa"
"Potrebbe portarmi?"
"Ma certo! È il mio lavoro. Salga pure"
Salgo dietro con il mio bagaglio e il taxi si allontana dalla stazione.
"è venuta ad abitare qui?"
"Ehm si...in un certo senso" sussurro l'ultima parte sperando che non mi abbia sentito ma dallo sguardo confuso che esprime dallo specchietto retrovisore capisco di aver fallito.
"Beh non se ne pentirà. È un piccolo paese sperduto ma è il più bello di tutti" spiega felice e io non posso che esserlo a mia volta.
Dal finestrino scorgo piccole case costeggiare i marciapiedi, negozi e tanto verde. Sembra un sogno. Non sono mai andata via da San Francisco e ora mi sembra di vivere davvero.
"Tutto bene signorina?"
"Si...è solo che sembrate tutti felici qui"
Mentre cambia marcia scoppia a ridere "è vero, ci conosciamo tutti qua. Quindi non si spaventi se la prima sera, dietro alla porta di casa, si troverà qualcuno che le offre una torta. Qui è normale"
Che bello...'Attenta Brooklyn, niente legami!' urla la mia coscienza e ha ragione. Devo rimanere lucida, non posso permettermi di fare passi falsi.
"Siamo arrivati"
Eh? Di gia?!
Il signore mi guarda dallo specchietto e sembra capire la mia confusione "Come le ho detto è un piccolo paese, non si mette molto tempo da un posto all'altro"
Annuisco rimanendo stupita. Cerco di riprendermi prendendo il portafoglio dalla borsa "Quanto le devo?"
Mi fa un gesto vago con la mano "Per questa volta niente signorina"
"Ma..." cerco di parlare ma vengo interrotta
"è la prima volta che viene qui. Si vede che è molto spaesata quindi non si preoccupi. Ah...inoltre se ha bisogno per qualunque cosa non esiti a chiamarmi ok?" mi porge un foglietto con il suo numero di telefono.
Rimango a bocca aperta senza sapere che cosa dire. Nessuno era mai stato così gentile e disponibile con me.
"Ehm...io...non so come ringraziarla"
"Non si preoccupi"
Gli faccio un sorriso che spero possa trasmettere la mia gratitudine.
"Ah che sbadato! Io sono Bobby" mi porge la mano che io stringo.
"Piacere Bobby"
"Lei invece come si chiama?" chiede gentilmente.
Oh merda! Con tutto quello che è successo non ho neanche pensato al mio nome. Non posso dire quello vero, verrei scoperta subito...
"Io...io...mi chiamo Savannah"
"Piacere Savannah"
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Ed ecco a voi la prima new entry: Bobby. Chissà che legame intraprenderà con la nostra dolce Brooklyn/Savannah.
Intanto vi lascio con una foto dell'attore che ho pensato potesse ricoprire il ruolo. Alla prossima ❤️
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