Canzone consigliata per leggere il capitolo "Halsey - Be kind".
Buona lettura😘
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POV'S BROOKLYN / SAVANNAH
Nervosa, agitata, in preda a una crisi di nervi ma anche un po felice.
Ecco come mi sentivo mentre ero intenta a fissare il guardaroba davanti a me nel vano tentativo di capire che cavolo mettere quella sera per uscire con Matt.
Non mi aveva accennato niente di quello che avremmo fatto da lì a una mezz'oretta e io non sapevo cosa indossare. Dovevo mettere un vestito? Magari saremo usciti a cena, in un posto elegante. Avrei dovuto mettermi comoda? Magari aveva pensato a un pic nik sul prato, avrei dovuto mettere i tacchi? Magari saremo andati chissà dove...ma chi volevo prendere in giro?! Non ci sapevo neanche camminare sui tacchi! Però se li avessi messi forse Matt avrebbe capito che con me era meglio non uscire dato che quando li indossavo sembravo un brontosauro.
Sbuffai sbattendo il piede a terra come le bambine quando fanno i capricci ed era così che mi sentivo da una parte. Non volevo uscirci per ovvie ragioni, non avrei potuto dargli delle certezze, delle sicurezze e lui sarebbe stato perennemente in pericolo e se un giorno si fosse innamorato di me? Io non potevo permettermi di legarmi così a lui perché ero consapevole che un giorno sarei dovuta scappare, e come glielo avrei spiegato?!
Però c'era anche una parte di me che ci voleva uscire e anche tanto. Era il primo ragazzo dopo quello stronzo di Carter a cui mi stavo affezionando e che mi piaceva parecchio. Inoltre ero sicura quasi al cento per cento che Matt non era come Carter, lui non mi avrebbe mai usata, non mi avrebbe mai ferita come ha fatto lui. Matt era diverso su tutto, era dolce, protettivo, ovviamente bello e lui lo sapeva ma non lo dava a vedere.
Chissà quanto ragazze ha avuto...
Scacciai quel pensiero e ricominciai a pensare a che mettere, alla fine optai per un vestito bianco corto fin sopra le ginocchia con stampate sopra tanti piccoli fiori di lavanda. Aveva una scollatura a cuore con le maniche corte bombate e insieme indossai delle semplici paperine.
Mi specchiai e rimasi un po' senza respiro, era la prima volta dopo quattro anni che mi mettevo un vestito elegante per uscire con un ragazzo. Dopo Carter non c'era stato più nessuno e al solo pensiero di starci di nuovo male mi veniva il volto stomaco, ma non potevo evitare tutto e tutti per sempre, dovevo vivere. Lo dovevo a me stessa.
Mi truccai leggermente e quando ebbi finito mi ritrovai a fissare l'orologio della sala con impazienza. Mi sarebbe venuto a prendere verso le otto e mezza, ed erano solo le otto quando mi sedetti sul divano.
Iniziai a torturarmi le mani al pensiero di quello che avremmo fatto quella sera e per non pensarci decisi di accendere la televisione.
"In arrivo nel new Jersey l'uragano Mitch. Si pensa che sia la tempesta più potente registrata sull'oceano Atlantico. Gli esperti confermano che dovrebbe arrivare domani. Si consiglia di rimanere al chiuso e al sicuro, di non uscire per nessuna ragione..."
Ascoltai attentamente quello che la giornalista stava dicendo. Domani ci sarebbe stato un forte uragano. Io non avevo mai assistito a una tempesta del genere. Non sapevo come ci si doveva comportare. Sapevo solo che mi sari dovuta rinchiudere in casa e assicurarmi che essa stessa fosse al sicuro. Più di questo non sapevo cosa fare.
Non feci in tempo a pensare come affrontare quell'uragano che il campanello di casa suonò e io mi fiondai ad aprire.
E lo trovai lì in piedi con i capelli tirati su come al solito, una maglietta nera che risaltava i suoi muscoli e dei semplici jeans a fasciargli le gambe.
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Run Away
ChickLitBrooklyn sta scappando da un passato orribile. Vuole cambiare vita a tutti i costi cercando di dimenticare tutto quello che le è accaduto. Una nuova città, nuovi amici, e un amore che la farà vivere veramente. Ma come sappiamo il passato ritorna sem...