Capitolo 17

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Canzone consigliata per leggere il capitolo "Halsey - Colors".

Buona lettura😘

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POV'S MATT

Vederla sorridere in quel modo mi aveva provocato la perdita di qualche battito cardiaco.

Non l'avevo mai vista ridere così di gusto e sapere che era stato grazie a me beh...mi faceva sentire felice.

Cazzo altro che felice!

Era bellissima lì con le braccia in aria e i capelli che svolazzavano da una parte all'altra. E il suo sorriso...Dio che sorriso! Era perfetta cazzo.

Capivo quello che stava provando. Mio nonno me lo fece fare all'età di tredici anni, quando persi la mia prima partita di basket. Era una stronzata ma all'epoca ci rimasi di merda e mio nonno senza dire niente mi portò in barca e mi fece fare quello che Sav stava facendo davanti a me.

Era una sensazione fantastica. In quel momento capii che quella ragazza non aveva avuto una vita facile, insomma già solo aver scoperto che non era mai stata al mare faceva capire molte cose...

Ma dal suo sorriso capii che c'era qualcosa di più, qualcosa che la trascinava giù in continuazione e da cui lei non era in grado di riemergere.

La spensieratezza che aveva in quel momento mi fece comprendere che non gli era mai stato permesso di essere felice, di divertirsi, di essere libera.

Ma in quell'istante promisi a me stesso che avrei cercato in ogni modo fottutamente possibile di farla vivere. Se lo meritava più di chiunque altro.

"è stato fantastico! È una sensazione bellissima" era tutta euforica mentre la fissavo come un coglione.

Dio quanto era bella...

'Cazzo Matt ripigliati'

Cercai di riprendere il controllo schiarendomi la voce "Visto Sif te l'avevo detto che ti dovevi fidare"

"Come mi hai chiamata?"

Mi morsi subito la lingua. Merda! Mi era scappato. L'avevo chiamata così la sera che l'ho portata a casa ubriaca quindi non se lo poteva ricordare. E adesso come ne uscivo da sto guaio?!

"Beh, vedi la sera che ti ho portato a casa mi chiamavi Superman e io...ti ho ribattezzata Sif" confessai con le guance che stavano andando a fuoco.

Sei un cazzone Matt!

"E chi è Sif?"

Mi voltai sorpreso da quella sua domanda. Non mi stava guardando come se fossi stato un pazzo, ma con una curiosità che si può trovare solo negli occhi dei bambini.

"è una supereroina. Ha una forza sovraumana e tanti altri poteri."

"Non la conoscevo"

"Se non hai visto un film della Marvel è comprensibile. Bene siamo arrivati" spensi il motore e mi staccai dal timone saltando sul pontile per aiutarla a salire.

"Dove siamo?"

"Nel mio posto segreto"

POV'S BROOKLYN / SAVANNAH

'Avrei voglia di vagare, nell'alba gialla, in un parco vasto, colmo di bianchi lillà'

Scrisse Valery Larbaud in uno dei suoi libri che lessi durante uno dei miei tanti turni in biblioteca a San Francisco.

E quella frase continuava a girarmi per la testa specialmente quando sul ponte mi trovai davanti tanti alberi stracolmi di lillà che si muovevano delicatamente da una parte all'altra.

Era semplicemente stupendo.

"è bellissimo" sussurrai continuando a fissare meravigliata quel panorama.

"Già. Vieni c'è qualcosa di ancora più bello" Matt mi sorpassò iniziando a camminare verso quegli alberi che sembravano nascondere un segreto.

Lo seguì mentre oltrepassava la foresta con fare sicuro, mentre io ad ogni passo che facevo rimanevo sempre più incantata.

Oltre ai lillà, tra le piante si nascondevano tantissime varietà di farfalle. Non avevo mai visto niente di più bello.

"è tutto ok?" abbassai la testa verso il suono della sua voce e lo vidi aspettarmi accanto a un albero.

"Come conosci questo posto?"

"L'ho scoperto insieme a Leah quando avevo diciassette anni. Stavamo ritornando da una gita con amici e lei ha notato questi lillà e mi ha chiesto di fermarmi. Era convinta che ci fosse qualcosa oltre questi alberi."

"E avete trovato qualcosa?"

"Guarda tu stessa" scostò i rami robusti da davanti a noi e io rimasi senza parole.

In quell'immensità di lillà si nascondeva una laguna circondata da palme.

Mi affacciai leggermente notando che ai miei piedi era posta una scaletta di legno che scendeva su un piccolo ponticello da dove ci si poteva immergere in quelle acque così limpide.

Era semplicemente il paradiso.

"Che ne pensi?" sussurrò Matt

"è...è incredibile" usai lo stesso tono come a non voler disturbare quel silenzio così rilassante.

"Vieni scendiamo"

Stavo per dirgli di no perché avevo paura che quella scala non avrebbe retto entrambi ma ero troppo meravigliata per reagire.

Quando fummo entrambi sul ponticello con la coda dell'occhio notai Matt togliersi la camicia e di scatto mi voltai verso la parte opposta.

"Matt che stai facendo?" mi coprii gli occhi con le mani e in risposta ricevetti una fragorosa risata.

"Secondo te?! Ci facciamo un bagno"

"Facciamo?!" mi voltai senza pensarci e rimasi ancora più estasiata. Accidenti aveva degli addominali da urlo!

"Si...io e te" e detto così si tolse anche i pantaloni.

"Matt io...non...poi fa anche freddo"

"Sav ci sono all'incirca ventitre, ventiquattro gradi, non fa poi così freddo. In più ti ho portato qui proprio per farti nuotare"

Rimasi a fissare l'acqua così invitante ma la paura sembrava avere la meglio.

E se fossi affogata?

O se fosse arrivato uno squalo?

"Ci...ci sono squali?"

Con un dolce sorriso scosse la testa e mi porse la mano "Ti puoi fidare di me, non permetterò che ti accada niente Sif"

E in quelle parole mi persi completamente, tanto da farmi togliere i vestiti e depennare un'altra cosa dalla mia lista immaginaria.

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