Run Away

Capitolo 7

Canzone consigliata per leggere il capitolo "Nickelback - Something in your Mouth".

Buona lettura.😘

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Se un giorno mi avessero detto che avrei fatto colazione con un ragazzo così figo, in un paesino sperduto dell'America non ci avrei creduto neanche morta. Eppure eccomi qua a ordinare la per la prima volta nella mia vita una colazione normale.

"Allora tu che prendi?"

Vago con lo sguardo sul menù in cerca di qualcosa che conosco ma l'unica cosa che identifico è il caffè. "Mmh...cosa sono i waffle?"

Matt appoggia il menù sul tavolo e incomincia a fissarmi come se avesse visto un fantasma "Non...non sai cosa sono i waffle? Sei seria?"

Annuisco imbarazzata mentre lui continua a guardarmi con occhi sgranati.

"Ok. Rimediamo subito. Scusa Lexie?"

La signora dietro al bancone si gira con una caraffa di caffè in mano e sorride verso il ragazzo seduto davanti a me.

"Puoi portarci una porzione di waffle con cioccolata e panna?"

"Certo tesoro. Arrivano subito"

Matt si risistema compiaciuto sulla sedia e punta gli occhi su di me che per tutto il tempo ero rimasta ad osservarlo.

"Che c'è?" mi chiede con quel sorriso che farebbe innamorare anche un moscerino.

"Niente..." abbasso la testa incominciando a torturarmi le mani. Ma che ci faccio io qui?!

"Allora tesoro..."

"Savannah" lo correggo ancora prima che possa incominciare e in risposta ricevo un sorrisetto malizioso.

"Allora Savannah...Qual è la tua storia?"

"La mia...la mia storia?"

"Si. Da dove vieni, quanti hai, i tuoi genitori cosa fanno..."

Maledizione. Lo sapevo che non ci dovevo venire qui. Adesso che mi invento?

"Io non.." cerco di dire qualcosa ma vengo interrotta da lui, come se si fosse accorto del mio turbamento.

"Ok. Incomincio io. Ho ventiquattro anni, sono nato qui, mio padre fa il medico mentre mia madre...beh l'hai già conosciuta e ho una sorella"

"Come si chiama?"

"Leah, ha diciannove anni. Tra poco ritornerà per iniziare il collage"

"Ora dov'è?"

"In Texas dai nostri nonni paterni. Non ha passato un bell'anno quindi si è allontanata per riprendere un po' in mano la sua vita" spiega assorto nei suoi pensieri.

Senza volerlo mi scappa una risata amara "So cosa vuol dire..."

"Davvero?"

Alzo lo sguardo e vedo un Matt che mi sta fissando come se stesse aspettando delle spiegazioni.

Ma perché non riesco a stare zitta?!

Ma prima ancora che possa parlare la signora di prima ci pone i waffle davanti agli occhi.

"Ecco i vostri waffle"

"Grazie Lexie. Come farei senza di te?" risponde Matt con fare teatrale.

"Non faresti figliolo" ribatte lei per poi rivolgersi a me "Mi raccomando dolcezza trattalo bene. Questo ragazzo è un dono"

Rispondo un 'okay' imbarazzato mentre la cameriera si allontana e Matt mi guarda con fare soddisfatto.