Capitolo 4

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Canzone consigliata per leggere il capitolo "Tove lo - True Disaster" .

Buona lettura.😘

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Il mio cuore inizia a battere senza sosta, le mani iniziano ad essere appiccicose a causa del sudore freddo che il mio corpo sta producendo.

No ti prego! Non può essere lui! Ti prego...

"Ehi Stan non te lo ha mai detto nessuno che le porte si accompagnano e non si sbattono?"

Stan...non è quell'uomo...Dio ti ringrazio. Alla domanda che il ragazzo pone il mio corpo inizia a ricomporsi.

"Figliolo se non la pianti la prossima cosa che sbatterò sarà la tua testa contro il bancone!"

Trattengo una piccola risata a differenza del ragazzo che scoppia a ridere. L'uomo si siede a uno sgabello di distanza dal mio e mentre si toglie il giubbotto di pelle, inizio ad osservarlo attentamente. Ha un viso abbronzato circondato da una lunga barba bianca molto curata che gli da l'aria di un uomo sulla sessantina. Le sue braccia sono ricoperte di tatuaggi. Per l'età che dimostra quei disegni sembrano appena stati tracciati sul suo corpo e alcuni sono piuttosto belli.

"Giornata pesante?" chiede il ragazzo prendendo un bicchiere da sotto il bancone.

"Pesante è dir poco. Diciamo che è andata di merda" l'uomo posa gli avambracci sul bancone e si volta nella mi direzione ma io giro la testa di scatto e riprendo a mangiare.

"Addirittura?" il barista gli versa del whisky e lui lo tracanna tutto d'un fiato.

"Sai i quattro ragazzi che dovevano venire oggi a provare? Bene! Uno non si è presentato, il secondo si è spruzzato il colore in faccio invece che sulla macchina. Il terzo ha rotto lo specchietto di una Porsche e il quarto l'ho mandato via per la disperazione. Quindi si Matt! Addirittura la mia giornata è andata di merda!"

Matt...il ragazzo figo si chiama Matt.

"Vedrai che ne troverai uno"

"Si certo! Trovamene uno che sappia disegnare sulle macchine senza spaccare qualcosa"

"Io sono capace"

Eh? Chi ha parlato?...Oh merda sono stata io! Merda, merda, merda...ma che mi è preso?!

"Davvero? Tu ne saresti capace?" Matt mi guarda con fare scettico mentre io cerco di pensare un modo per darmela a gambe.

"Ragazzina lascia perdere. È un lavoro che non fa per te" sostiene l'uomo sorseggiando il suo whisky.

"Beh a quanto pare neanche i ragazzi sono poi così bravi" ribatto ancora prima di collegare la bocca al cervello.

Matt da una piccola risata mentre l'uomo poggia il bicchiere sul bancone e si gira verso di me.

"Ok allora vediamo...che cos'è un aerografo?"

"è una pistola che spruzza vernici di vario tipo"

"Quanti tipi di aero penna esistono?"

"Ehm...due, uno ad azione singola e uno ad azione doppia"

Mentre il mio interrogatorio continua noto il ragazzo osservarci come se fosse a una partita di tennis. Il signore continua a farmi domanda su domande e io timidamente rispondo fino a quando il santo Matt non interviene.

"Amico vuoi continuare a torturarla o le darai una possibilità?"

L' 'amico' continua a studiarmi con fare circospetto mentre il mio cuore inizia a battere a più non posso.

"Sai almeno disegnare?"

Ma che? Mi prende per cretina?!

"Me la cavo"

L'uomo fa una risata amara "So già che mi maledirò da solo, ma va bene. Facciamo una prova. Domani alle nove puntuale alla mia officina. Niente ritardi e non voglio sentire lamentele. Intesi?"

"Si...signore" rispondo felice.

"E non chiamarmi signore, non sono così vecchio. Mi chiamo Stan"

"Beh non sei neanche un giovincello!" risponde di rimando Matt provocandomi una risata.

"Figliolo te l'ho mai detto che stai sul cazzo"

"Ogni giorno amico"

Mentre loro continuano a battibeccare io cerco di ritornare alle mie patatine ormai fredde. Quando però sollevo il capo per bere un po' d'acqua noto ancora lo sguardo di quell'uomo su di me. È inquietante e non mi piace, ancora di più quando si alza senza togliermi gli occhi di dosso. Quando è a pochi metri da me il mio cuore ricomincia la sua corsa e so che in questi casi è inutile che io provi a calmarmi.

'Scappa Brooklyn'

"Ehi Chuck come va?" lo saluta Stan intento a bere, ma lui sembra non farci caso perché continua ad avvicinarsi a me. Non faccio in tempo ad allontanarmi che con forza mi prende entrambi i polsi stringendoli fra le sue mani. I due uomini accanto ame si mettono sull'attenti.

"Chuck che cazzo fai?" gli urla Stan che gli è a pochi passi di distanza, ma l'uomo continua a non calcolarlo. Ad un tratto lo vedo avvicinarsi al mio orecchio.

"L'incubo non è ancora finito. Ma finirà sti tranquilla" e il silenzio cala nel locale.

Non riesco ne a muovermi ne a parlare, posso solo fissare i suoi occhi azzurri.

"Chuck forse hai bevuto un po' troppo. Perché non vai a casa?" gli propone Matt senza togliergli gli occhi di dosso.

L'uomo mi guarda ancora per qualche secondo per poi lentamente lasciarmi i polsi e andarsene.

Quando la porta si chiude alle sue spalle mi porto una mano a massaggiare il polso.

"Tesoro stai bene?"

'l'incubo non è ancora finito...'

"Tesoro?"

Mi volto di scatto verso Matt "Si...si sto bene. Devo andare" sussurro lasciando una banconota sul bancone per poi fiondarmi fuori da quel locale.

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Ed ecco qua altri due figure importanti di questa storia.
Stan e Chuck....
Chissà se Stan andrà d'accordo con Savannah.
Chissà Chuck cosa voleva dire con quella frase....

Beh nel frattempo vi lascio le foto degli attori che potrebbero ricoprire i ruoli.
A presto ❤️

Stan:

Chuck:

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Chuck:

Chuck:

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