Capitolo 13

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Canzone consigliata per leggere il capitolo "James Arthur - You".

Buona lettura😘

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Trevor vinse la gara. Non che la cosa mi stupisse data la velocità a cui andava e come cercava di spingere fuori strada i suoi avversari, ma qualcosa sembrava non andare bene. Appena era uscito dalla macchina tutti si fiondarono su di lui che con gentilezza cercò di dileguarsi fra la folla il più in fretta possibile.

Mi è sembrato un comportamento molto strano il suo ma a quanto pare non per i suoi amici che lo lasciarono andare via senza proferire parola.

Un po' mi ci rivedevo in lui, sembrava che volesse solo scappare, essere lasciato libero e in pace con i propri pensieri. Ovvio...a quanto vedevo tutte le ragazze gli andavano dietro, per non parlare di quelle che andavano appresso a Matt e James, ma lui sembrava non interessargli. Chissà che cosa gli era successo per essere arrivato a non calcolare più nessuno...

"Non psicanalizzarlo" sussurrò Scottie intenta a guardare insieme a me Trevor scappare dalla pista.

"Lo stavo solo guardando, sembra un tipo particolare"

"è un tipo particolare. E anche piuttosto stronzo"

Beh su quello non avrei discusso per niente al mondo, si vedeva già da come si atteggiava che non era uno stinco di santo.

"Lo sono anche Matt e James..." disse sovra pensiero fissando James che se la rideva con una ragazza.

"Matt mi ha detto che stavate insieme, mi dispiace che..."

"Lascia perdere. Non è stato niente di che. Meglio così"

"Meglio per chi?" la domanda mi venne spontanea ma non aspettai una sua risposta, scesi dagli spalti cercando di evitare la folla che si era accalcata lì attorno.

"Piaciuta la gara?" era la voce di Matt che mi fece voltare e lo vidi appoggiato al guardail a guardarmi come...come se volesse trattenermi lì per sempre.

"Si, non ne avevo mai vista una"

"Davvero? Beh allora possiamo depennare qualcos'altro dalla lista di cose che non hai fatto"

"Già..."

"Sav andiamo?" Scottie comparve al mio fianco guardando in maniera dura Matt che si raddrizzò all'istante in sua presenza.

"In realtà deve venire con noi..." ci voltammo verso un James che si fermò a pochi passi dalla mia collega.

Oh cavolo...qui si mette male. Si stavano guardando con astio e io non potei che guardare Matt che capì il mio disagio e scavalcò il guardail avvicinandosi a me.

"Prova ad avvicinarti a lei e sei finito James" disse a denti stretti Scottie che fece un passo in avanti verso il ragazzo, tanto che tra di loro non c'era quasi più distanza.

"Oh! Che pura!"

"Brutto figlio..." Scottie alzò il pugno in aria pronta a colpirlo dritto in faccia ma per fortuna suo nonno riuscì a intervenire prima che qualcuno si facesse male.

"Calmati Scottie" le sussurrò Stan ma lei si dimenò fino a quando il suo salvatore non le disse qualcosa che non sentii e lei si tranquillizzò subito.

"Si può sapere cosa sta succedendo?" Stan sembrava essere su tutte le furie mentre guardava ognuno di noi dritto negli occhi.

Io e Matt abbassammo lo sguardo mentre James non smetteva di fissare con la mascella contratta l'oggetto del suo odio.

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