Capitolo 21

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Canzone consigliata per leggere il capitolo "Shane Harper - See you around".

Buona lettura😘

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"Sav? Ehi?? Savannah!"

Scattai sulla sedia cercando di riprendermi dai pensieri che mi stavano ronzando in testa e girai la testa vedendo una Scottie in piedi davanti alla mia scrivania, intenta ad urlarmi contro se non le avessi risposto.

"Sc...scusa cosa...cosa hai detto?"

Sospirò rumorosamente "Ti ho chiesto se avevi finito il disegno per l'auto del signor Donovan"

La fissai per qualche istante cercando di ricordarmi se avevo fatto o meno quella bozza. Ma se non la cercavo sarebbe stato un po' difficile trovarla.

Scattai subito cercando tra i mille fogli che avevo davanti e finalmente la trovai.

"Ecco, è finito"

Lo prese senza guardarlo perché ovviamente la mia faccia era più interessante "Sicura di stare bene?"

"Si certo, perché non dovrei?"

"Perché è tutta la mattina che fissi il vuoto"

Aveva ragione.

Erano passati due giorni da quando avevo baciato Matt. E dopo che mi aveva riportato a casa decisi di prendere subito le distanze. Non potevo stare con lui, non potevo aggrapparmi a lui, sarebbe stato troppo rischioso. Già solo il fatto di avergli detto dove sono cresciuta è stato un errore madornale. Ma in quel momento mi sentivo così spensierata e felice che non avevo pensato alle conseguenze che quel gesto avrebbe prodotto.

Adesso dovevo cercare di arginare il problema e dovevo andare avanti...senza di lui.

"Sto bene. Tranquilla"

Ritornammo entrambe ai nostri rispettivi lavori ma smisi quando Stan fece capolinea nel laboratorio.

"Savannah puoi venire un attimo nel mio ufficio?"

"Si certo"

Scomparì dallo studio e Scottie si voltò "Che hai combinato?"

"Niente..." o almeno credevo.

Mentre percorrevo l'ingresso cercai di ricordare cosa avessi potuto sbagliare, oppure se avevo risposto male a qualcuno, ma non mi venne in mente nulla.

Trassi un profondo respiro e aprii la porta del suo ufficio dove lo trovai seduto dietro alla sua scrivania, mentre di spalle c'era un altro uomo.

"Savannah ti voglio presentare Foster Campbell"

L'uomo si voltò e mi porse subito la mano.

"Buongiorno signorina"

Ricambiai il saluto e mi posizionai di fianco al signore.

"Ero presente sabato sera alla gara e ho visto diversi suoi disegni sfoggiare sulle auto dei ragazzi e vorrei averne uno anche io"

"Ok...nessun problema, ha già in mente qualcosa?"

"No, lo decida lei. Mi fido di chi ha talento da vendere"

Stava per dire qualcos'altro ma un trillo lo fece smuovere e tirar fuori il telefono "Merda, è il lavoro. Devo andare, grazie mille Stan. E grazie anche a lei signorina Savannah."

Non feci in tempo a salutarlo che era già scomparso. Mi voltai verso Stan che tutto sorridente mi stava fissando. "Perché mi guardi così?"

"Foster ha tralasciato un piccolo particolare"

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