She Tastes So Good

18

Lilith prese a braccetto la sua amica, stringendola a sé e divertendosi a tirarla e spingerla un po' mentre camminavano per strada, per infastidirla il giusto ma Cry si lasciava sballottare borbottando appena a bassa voce e mandandole occhiate tanto minacciose quanto buffe.

La strada era vuota visto l'orario scolastico. I locali tutto intorno a loro apprivano con grosse insegne e cartelli con menù dai caratteri cinesi. Lilith non era mai stata in quella parte della città. Le fece piacere scoprire un angolo diverso, così particolare. Anche se l'estetica dei negozi era un po' troppo adorabile per le sue apparenze da dura.

«È lì» indicò il locale all'angolo.
Quando entrarono Lilith si sentì leggermente a disagio, non era abituata a posti del genere. Nei suoi locali preferiti c'era musica rock a palla e il muro era coperto da adesivi, mentre quel luogo sembrava la startup di una principessa Disney. Ero tutto fin troppo carino, sembrava uscito da un anime. Non riusciva a immaginare un posto migliore per la sua amica, sembrava perfetta per quell'ambiente. Si mimetizzava benissimo.

Lilith non aveva idea di cosa ordinare, così scelse il primo bubbletea che le sembrava meno zuccheroso e colorato, pregando non le facesse schifo. Sapeva solo fosse qualcosa col burro d'archidi.
Crystal prese il solito ordinando il bubbletea al thè alla pesca, Lilith la guardò subito male per gioco.
«Ah è così... Sei una di quelle da thè alla pesca...» la punzecchiò critica beccandosi uno sguardo scocciato. Adorava provocarla, avere il potere di farle alzare gli occhi al cielo infastidita, di farla sorridere sotto i baffi. E poi bullizzare era il suo love language anche se non lo avrebbe mai ammesso.

Quando ebbero preso i proprio drink salirono delle scalette a chiocciola per andare a sedersi ad un tavolino sul soppalco. L'ambiente era così rilassante e tenero che persino Lily per un attimo dimenticò tutto concentrandosi solo sul gusto del proprio thè e sull'ambiente che la circondava.
«Che posto tenero... come te» osò con un sorriso provocatorio, curiosa della sua reazione. Crystal sorrise appena senza mai guardarla in faccia e rimase zitta. Come se non avesse sentito.
Lilith fece esplodere una bubble tra i denti sentendo il gusto del cioccolato sulla lingua.

'Ha detto che sono tenera! Ommioddioooo siiiii! Mi trova tenera davvero? Ci sta provando con me? Vabbè magari l'ha detto così per dire da amica, però... Ommioddioo!' senti il petto scaldarsi di gioia e metterla di buon umore. Lily la rendeva felice così facilmente, era così bello.
«Di solito vengo qui o in un altro nell'altra strada. Ci sono venuta l'altra settimana» strinse le labbra rispondendole seria. La sua amica annuì fingendo di ascoltarla, ma stava solo ammirando quanto fosse desiderabile.
«Da sola?»
«Ma va... No, non vado da sola in giro...
Ero qui con una mia amica»
«Ah allora qualche amica ce l'hai...» commentò forse suonando un po' stronza, ma Cry non ci fece troppo caso. Aveva capito il carattere della sua amica, sapeva che non voleva ferirla ma solo provocarla e poi sapeva di non avere molti amici.

«Sí, dai...»
«E chi sono? Racconta, quante amiche hai?» chiese genuinamente interessata a conoscerla meglio e capire la sua vita.
Crystal rimase un attimo sorpresa da quella domanda, non era abituata a parlare di sé e non pensava che ricevere tante domande potesse farle così piacere. Lily sembrava davvero interessata a sapere di più su di lei.
«Tipo 3, senza contare te. C'è la mia migliore amica d'infanzia, una mia amica del liceo e la mia amica della chiesa...»
«della chiesa?» sbottò ridacchiando.
«Sí, nel senso... i miei sono molto fissati e da piccola, cioè ogni tanto devo partecipare o invitano...» Crystal sembrava affaticata nel dover trovare un modo per spiegarsi.
«Ho capito, tipo l'oratorio» la aiutò a spiegarsi.
«Anche i miei mi obbligavano ad andare, però mi stavano tutti sul cazzo» rise con lei.

«Sí che poi è divertente perché anche lei è gay, almeno ci isoliamo insieme. Poi le ho fatto conoscere i BTS e anche lei li adora»
Le antenne di Lilith si rizzarono.
«Ah anche lei è gay? E c'è qualcosa tra di voi? Ti piace?» la guardò curiosa della sua risposta.