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Lilith osservò Crystal mentre prendeva il piatto e lo posava davanti a sé. La ragazza abbassò lo sguardo, fingendo di essere più interessata alla pasta che a tutto il resto. Ma Lilith si chiedeva se i pensieri di Cry fossero altrove, persi tra i sentimenti confusi che fluttuavano tra loro. Sedendosi di fronte a lei, Lilith cercò di rompere quel silenzio carico di significjati. «Allora, che ne dici del mio capolavoro culinario?»Cry sorrise timidamente, sollevando la forchetta e girando gli spaghetti con delicatezza. «Sembra buono... grazie.»

Rimasero per un po' in silenzio. In uno dei silenzi comodi che avevano imparato a costruire insieme, dove potevano riposare perse ognuna nei propri pensieri senza alcuna fretta di proferire parola.
«Pensavo ti va di vedere un film? Magari un horror?» propose Lily finendo il proprio piatto di pasta.
Crystal scosse la testa turbata.
«No no no, io gli horror non li guardo. Poi faccio gli incubi. L'unica volta che ne ho guardato uno ho sognato quel mostro tutta la notte. No» spiegò con la propria vocina lamentosa, facendo ridere l'altra.
Crystal che non guardava horror era così prevedibile.

«Aww e cosa guardi bimba? I cartoni animati?» la presa in giro.
«Sí, esattamente! E sono bellissimi» socchiuse gli occhi difendendo la propria posizione con voce seria. Lily scosse la testa per niente sorpresa, Crystal era come un libro aperto.
«Guarda i cartoni la bambina...» la prese per il culo ricevendo un dito medio in risposta. Rise di gusto.
«Potrei avere dei cartoni da farti vedere sai?» realizzò pensandoci meglio.
«Hai visto Hazbin Hotel? Mi fa spaccareee, ha dei personaggi troppo belli. Anche se è un po' eretico... Non so se potrebbe sconvolgerti. Fosse sei troppo piccola per queste cose»
«Uhh sì l'ho sentito! Volevo vederlo»
«Perfetto dai, sparecchio e lo guardiamo. Io l'ho già visto ma cazzo è troppo bello, devi assolutamente vederlo!»

Lilith accese il televisore e sistemò le ultime cose mentre Crystal si accomodò sul divano. Era una sensazione strana per Lily, provava un fortissimo senso di accudimento per quella creaturina strana stesa sui suoi cuscini. La soddisfava vederla sfamata e accoccolata sul suo divano, impegnata a guardare i cartoni. Avrebbe voluto poterla rendere minuscola e intrappolarla in uno schermo per portarla con sé e prendersene cura come fosse un tomagochi. Voleva fare in modo che tutti i suoi bisogni fossero soddisfatti. Era una sensazione strana che non aveva mai provato prima. Si chiese se fosse una cosa da maniache, forse sì, ma non le dispiaceva e non sembrava dispiacere nemmeno a Cry. Anzi sembrava essere abituata a farsi viziare e trattare da bambina.

Finito di sistemare Lily si sedette affianco a lei.
«Angel Dust troppo il mio preferito» ammise facendo ridacchiare l'amica.
Cry si avvicinò a Lily e improvvisamente appoggiò la testa sulla sua spalla.

Lilith, sentì un impeto accenderla nel profondo, rimase immobile. Come se un gatto selvatico l'avesse appena considerata degna strusciandosi su di lei. Non voleva che i suoi movimenti potessero strapparle via quel gesto estremamente intimo e significativo, così anche se era scomoda rimase immobile, quasi senza respirare, sentendo con intensità la presenza e il contatto di Crystal con il suo corpo. Come una drogata bisognosa di fisicità.

Lentamente le passò un braccio attorno alle spalle. Il silenzio che seguì non era più carico di tensione, ma di una nuova comprensione. Le domande e le insicurezze erano ancora lì, ma per quel momento, bastava la loro vicinanza.

«Sai,» disse Lilith dopo un po' con aria seria.
«Sei proprio carina»
Cry sentì vibrare il proprio cuore, ma rimase in silenzio assoluto. Lily sorrise, sapeva che aveva sentito, ed il suo silenzio era una risposta forte e chiara.

She Tastes So GoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora