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Cry aveva accettato l'invito e si era riempita di gioia per quell'offerta. Non pensava che a Lilith importasse tanto di lei da invitarla addirittura a casa sua, addirittura a dormire da lei. Non aveva mai dormito a casa di una propria amica che abitava da sola. Le sembrava una cosa così da adulti, improvvisamente si sentì come una bambina. Lei non sarebbe stata capace di vivere da sola, di sistemare casa e cucinarsi il cibo. Era così che si sentiva; come una bambina che fingeva di sapere cosa stava facendo, che fingeva di essere un adulta. Non che la sembrasse.

«Va bene se ti cucino la carbonara? Faccio la carbonara migliore del mondo!» si vantò Lily facendola ridere.
«Lily sono vegetariana...» le ricordò.
«Ah oddio è vero! Che tristezza, io amo le bistecche al sangue pensa, ci credo che sei sempre depressa» la prese in giro facendole alzare gli occhi al cielo.
«Vabbè dai allora, non lo so, ti faccio il salmone al forno»
«Non mangio carne, ovvero nemmeno il pesce. Non mangio gli animali... Non so come altro spiegartelo. Sono vegetariana»
«Ah oddio, non ci avevo pensato che il pesce è carne ahaha sorry
Ma perché non ti piace? Guarda che la carne è buonissima cazzo» chiese curiosa.
«Sí, lo so che è buona, mi piace molto, ma non voglio. Mi sento in colpa per gli animali. Non è giusto uccidere o sfruttare gli altri esseri viventi, vorrei diventare anche vegana se potessi, ma non saprei più cosa mangiare. Semplicemente ho scelto così» sperò che Lily potesse capire senza insistere troppo.
«Aww sei proprio lo stereotipo della lesbica. Che bimba che non vuoi mangiare le creaturine come te. Va bene, ti farò, mmmh, lo so! I ravioli alla ricotta e spinaci che ho in frigo»
«Ecco... è che non mi piacciono gli spinaci... Non mi piacciono molti cibi...» le rivelò Cry sentendosi un peso e facendola ridere.
«Minchia ci credo che sei uno scheletro, mangi solo aria? Cosa può andarti una pastasciutta triste col sugo?»
«Sí, quella mi piace va bene. Anche in bianco o col pesto. O anche il riso...»
Lilith la ascoltò curiosa.
«Ho capito... Sei una di quelle persone. Ho altre due amiche come te. Magre, minute e che non mangiano un sacco di cibo. Che mangiano per "sopravvivere" e si annoiano a masticare. Chissà come mai a livello psicologico...»
«Siiiii esatto!!! Masticare è tipo così faticoso e noioso, vorrei non dover mangiare per vivere. Cioè che palle»

Lilith la guardò storta ridendo del suo discorso.
«Pazza. Mangiare è la cosa più bella del mondo... beh, insieme a scoooo- ah no vero, che non posso dire queste cose di fronte a te che sei una minore» la punzecchiò come suo solito. Riuscendo a metterla lievemente a disagio.
«Pasta al sugo va bene comunque.»
«Ottimo, e per colazione? Non so se ho molto, dovrei fare la spesa... ma sono pigra quindi non so se la farò sinceramente. So che mi capisci. Vabbè la pasta al sugo ce l'ho eh.»
«Io faccio colazione col succo di fruta, o c'è l'hai la marmellata e le fette biscottate?»
Lilith si fermò pensante.
«Solo le fette biscottate misà, non faccio colazioni sane io...»
«Va bene, mi porto io le marmellatine» si organizzarono segretamente entusiaste.

Lilith il giorno scelto sentiva la tensione, sarebbe potuto succedere tutto, ma non sarebbe successo nulla, lo sapeva. Perché nulla aveva intenzione di far succedere. Allora perché l'idea di avere Cry a casa sua la entusismava tanto? Perché l'idea di averla nel proprio letto le dava idee malate? Forse perché non aveva cambiato le lenzuola? Si sarebbe dovuta vergognare della propria perversione, ma un po' credeva che prima o poi, in un futuro lontano, Crystal sarebbe stata sua e che quindi quei piccoli perversi dettagli non importassero più di tanto.

She Tastes So GoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora