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«Il latte va bene» rispose Crystal apprezzando che la sua amica si fosse ricordata che non bevesse il caffè. Prima di alzarsi si stiracchiò, sentendo il rumore delle tazze che tintinnavano tra loro. Era così strano svegliarsi non a casa propria. Sì aveva già fatto dei pigiama party dalla propria migliore amica, ma quello era diverso. Lily viveva da sola era autonoma, svegliarsi da lei era una sensazione completamente nuova. La faceva sentire viva in un certo modo, come se la sua vita potesse evolvere, come se lei stessa in quell'esperienza completamente nuova e diversa potesse cambiare. Si sedette sul divano sbadigliando e osservando le notifiche sul telefono. Fuori casa pioviginava, la padrona di casa fece partire la musica dalla televisione e Crystal si godette quell'ambiente caldo che le riempiva il cuore.

Lilith stava spalmando la marmellata sulle fette biscottate che aveva comprato per Crystal. Non aveva mai preparato la colazione a qualcuno così, di solito era lei quella che si faceva servire e riverire, certo magari in tutta la sua vita le era capitato con una fidanzata o due di trovarsi a cucinare o preparare per entrambe, ma non era per niente abituata a quella sensazione. Spalmò la marmellata con attenzione su tutti gli angoli e bordi, e notò la propria cura e dedizione nel voler accudire Crystal e non farle muovere un solo dito, manco fosse una principessina. Si irritò a vedersi così servizievole, e a vedere come Cry fosse a proprio agio nel farsi servire. Però non poteva farne a meno per quanto la facesse sentire idiota.

Preparò le fette biscottate sul piattino e riempì un bicchiere di latte.
«Tieni principessina» la prese in giro passandole la colazione. Crystal non rispose per il sonno, le fece solo un cenno di ringraziamento col capo, prima di iniziare a sgranocchiare la propria colazione con le gambe incrociate sul divano. Appoggiò il bicchiere sul tavolino basso con le rotelle davanti. Allora Lilith si preparò il caffè, odiava preparsi da mangiare, ma se aveva trovato la forza di prepare le fette biscottate a Cry allora poteva trovarla per prendersi cura anche di se stessa, si obbligò con molta forza di volonta a trattarsi come la propria principessa, cosa che riusciva a fare raramente.

Finalmente si accomodò anche lei sul divano a fianco a Cry, erano entrambe in coma, non sapevano quanto avessero fatto tardi quella notte, evidentemente tanto.
Lily sospirò rumorosamente appoggiando la testa alla spalla della ragazzina.
«Oh, you tiny little thing...» la punzecchiò un poco. C'era un silenzio significativo tra loro, come se entrambe sapessero che quella notte abbracciate le avesse segnate. Dormire con qualcuno era estremamente intima come cosa, dormire abbracciati era ancora più profondo su un livello incoscio e onnirico. Lily l'aveva sognata per tutta la notte d'altronde e sentiva come se quell'esperienza le avesse legate visceralmente ancora di più.

Poi era strano per Lilith... non dormiva abbracciata a qualcuno da quando si era lasciata con la propria ex, e non era nemmeno mai stata il cucchiaio grande in vita sua. Con le sue fidanzate recenti dormiva per lo più separate, non riusciva più ad incastrarsi fisicamente in quel modo, era scomodo. Eppure Crystal sembrava perfetta per il suo corpo, il modo in cui si univano, il calore che emanavano. Avevano anche sudato un sacco eppure erano entrambe rimaste attaccate. Lilith si chiese se il calore non fosse dovuto dall'imbarazzo e dall'eccitazione, forse entrambe avevano sofferto il caldo solo per non staccarsi... Forse segretamente stavano desiderando le stesse cose. Ma come poteva saperlo? Osservò Crystal scorrere il proprio twitter e rispondere a qualche messaggio. Era illeggibile. Poteva solo immaginare come si sentisse, ma le reazioni calme che aveva non erano quelle di una persona interessata a lei.

Lilith appoggió il naso alla sua spalla e la sniffò. Crystal rimase paralizzata in un primo momento, Lily non curante continuó ad annussare il suo odore, avendo sudato molto lo sentiva ancora meglio. Le piaceva da impazzire, ad un livello chimico, istintuale, lo sentiva colpirle il cervello come una droga, una droga rilassante.
«Ma che stai facendo?» chiese imbarazzata trattenendo una risata e restando ferma.
«Ti sniffo, hai un buon odore...» rispose con naturalezza avvicinando il naso al suo collo e colpendola con il proprio respiro. Crystal rabbrividì saltando sul posto e allontanandosi un po'. Perché Lilith era così strana?
«Sei pazza...» borbottò ridendo, senza guardarla né fermarla, ma allontanandosi un po' e tremando appena.
«Non è colpa mia. Hai un odore buono... Mhh, come una droga. Non lo so, profumi...» insistette appoggiando la faccia alla sua spalla e inspirando a fondo il suo odore, dandole i brividi.
Crystal scoppiò a ridere per l'assurdità di quella scena, Lilith era così stramba e non lo nascondeva nemmeno. La adorava. Anche se in quel momento era un po' in difficoltà.
«Va beeeeneeeee! Basta dai... che sembra una cosa da omegaverse» borbottò.
«Omegacosa?» chiese Lily curiosa smettendo di sniffarla e addentando la propria fetta, Cry aveva quasi finito tutta la propria.
«Omegaverse, era un genere di Fanfiction» non aggiunse altro.
«E cosa c'entra?»
«Nulla, è che ci sono gli omega che producono questi ferormoni fanno impazzire gli alpha» provò a spiegarle, ma Lily non capiva.
«Ah quindi io sarei l'alpha... beh, mi sembra giusto» rise trovando buffo il fatto che Cry leggesse quel genere di storie, ma soprattutto trovando estremamente divertente il fatto che senza ammetterlo esplicitamente stava un poco ammettendo l'attrazione che c'era tra loro. Prima che nessuna delle due potesse aggiungere altro il campanello suonò.

She Tastes So GoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora