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Lilith si appoggiò con la spalla a Cry bisognosa di contatto fisico, era una persona estremamente fisica, non lo faceva neanche apposta. Incuriosita le afferrò la mano giocando con l'anello che Crystal portava all'anulare. Era piccolo, sottile e d'orato. Glielo sfilò.
«Ora è mio», la prese in giro chiudendo l'anello nel proprio pugno. Crystal la guardò malissimo per gioco.
«No, ridammelo» trattenne un sorriso sbuffando. Sembravano due bambine. Lilith rise. «Altrimenti?» la provocò avvicinando il volto al suo.
«Altrimenti non ti passo più gli appunti», la minacciò facendola scoppiare a ridere.
«Eh allora se la metti così» le toccò la punta del naso prendendole la mano e rimettendole l'anello, ma nel dito sbagliato di proposito. La ragazzina la guardò male scuotendo la testa.
«Scema», la sgridó facendola ridere.
Lilith le alzò il mento con un dito guardandola negli occhi.
«Carina» le rispose, lasciandola senza parole. Osservò il suo volto pallido fare una smorfia, una di quelle che faceva quando era imbarazzata e alzava gli occhi al cielo fuggendo dal suo sguardo e le parve quasi di vederla arrossire. Percependo il suo imbarazzo la lasciò andare stiracchiandosi e accomodandosi sulla panchina guardando le lapidi fredde davanti ai suoi occhi. Lasciando che il silenzio calmasse il tumulto emotivo che forse Crystal stava provando, o forse no.

Cry si sentì morire. Perché doveva fare così? Sentì il ventre smuoversi e anche le guance le sembrarono scaldarsi.
'Aiuto. Perché continua a farmi complimenti... Sarà il suo modo di fare... Che stronza però... è troppo bella però.' Come sempre Cry ricordò a se stessa di non crederci troppo, di non innamorarsi come un allocca che alle prime attenzioni abbocca, ma il suo corpo che si agitava non era mai d'accordo e il suo bisogno di avere Lilith attorno cresceva ogni minuto di più.

«Comunque a proposito di padri, io non sopporto più il mio. Cioè stamattina si è messo a rompere a tutti urlando perché non trovava la sua roba. Cioè ti pare che ci devi svegliare tutti solo perché non sai cercare le tue cose da solo? Ew uomini.»
Lilith trattenne un sorriso. Chissà perché ogni volta che la metteva in imbarazzo e lasciava il silenzio, Crystal finiva sempre per iniziare a parlare cambiando discorso. Era quasi buffo. Era quasi una legge matematica.

«Sí guarda, io mi sono rotta il cazzo degli uomini. Tanto è proprio un problema di educazione e società. Si sentono in diritto di fare tutto quello che vogliono, quanto li odio. Cioè non posso andare in giro per i cazzi miei che mi rompono il cazzo. Ma chi vi caga teste di minchia! Sono lesbica ma levatevi dai coglioni sfigati decerebrati. Ma se sei così ossessionato dal tuo cazzo, ma succhiatelo da solo e soffocatici. Egomaniaco.»
Crystal fece un verso simile ad una risata, il suo cinismo la divertiva da morire, in più pensare che stava facendo quel discorso in un cimitero... non era esattamente il massimo, ma era esattamente ciò che si aspettava da una come Lilith e poi aveva ragione.
«Sí, gli uomini fanno schifo» fece una smorfia disgustata concordando.
«Sí da prendere a calci nei coglioni. Davvero noi donne a farci le pare a non apparire troppo, e questi a occupare un sacco di spazio e silenzio con le loro stronzate. Devono starsene zitti. Vabbè guarda io femminista incazzata tutta la vita. Se mi fai partire Cry, non smetto più. Tipo sta testa di cazzo che era mio amico che se ne esce con un sacco di roba misogina, tipo "eh ma gli uomini stanno peggio, si suicidano di più, gne gne" Allora gli dico di smetterla di insultarsi tra loro dandosi dei froci con gli amici e fare a gara a chi c'è l'ha più lungo creando un ambiente competitivo e oppressivo... e lui mi fa che è giusto così! Che è giusto che si trattino tutti di merda tra loro perché così si forma il carattere. Ah beh, si vede che ti frega del tasso di suicidio del tuo genere, coglione! Poi inizia a fare victim blaming che è colpa delle donne se sono svestite e vengono molestate, perché gli uomini sono animali. Cioè, tu studi all'università e mi dici che gli uomini sono animali? Va bene allora leccati il culo e caga per terra se sei un cazzo di cane. Inizieremo a portarvi al guinzaglio e mettervi in gabbia se dobbiamo trattarvi come bestie incontinenti, ste fottute teste di cazzo!»
Cry la ascoltava attenta, condividendo la sua rabbia in silenzio.

«Poi sta creature patetica continuava con le sue stronzate, allora ho pensato: qui è meglio che mi calmo prima che gli spacco i coglioni a calci. E gli faccio "senti amo ti vedo alterato e se mi altero io finisce male, famo che la chiudiamo qui" e sto coglione mi fa " eh se parli di queste cose è ovvio che mi fai alterare."
Ma che cazzo vuoi che hai iniziato tu a parlare con me! Testa di cazzo, ma chi ti cagava? Infatti guarda io incazzata nera gli ho detto "ma sei deficiente? Soffri di demenza? Sei tu che sei venuto da ME, e hai aperto il discorso. Ma ce la fai?"
E questo, no davvero, senti che mi ha risposto "Eh ma io ho aperto il discorso perché speravo tu potessi calmarmi, ma evidentemente non sei capace"» Lilith rimase in silenzio un attimo, Cry basita quanto lei.

«Ah beh certo, è compito di tutto il genere femminile calmarti. Povero bamboccione lagnoso arrabbiato con le donne che si lamentano di essere molestate e poi non gli danno il ciuccio quando piangucola. Testa di cazzo.
Infatti guarda lì non ci ho più visto e sono sbottata ti giuro. Sono andata giù pesantissimo. Gliene ho urlate di ogni.
Tipo "Brutta testa di cazzo deficiente, ma cosa sono la tua mamma? Hai bisogno della mammina che ti calmi? Poverino, nessuno che dice al bimbo che è bravo e lo coccola per farlo calmare. Sei così coglione che manco sai gestire le tue emozioni e devi addossare la colpa agli altri. Brutta testa di cazzo se ti incazzi è una tua responsabilità calmarti. Perché se la metti così ora io ti spacco sta bottiglia in testa perché palese mi stai facendo incazzare e non mi stai calmando, e poi dopo che te l'ho spaccata in testa devi pure stare zitto perché è colpa tua che mi provochi" E poi ero così incazzata che ho spaccato la bottiglia per terra e me ne sono andata mandandolo a fanculo. Però visto... Non l'ho distrutto come ho fatto con la porta. Anche se avrei dovuto probabilmente» si sfogò Lilith incazzandosi da morire al solo pensiero.

«Che schifo davvero. Mi dispiace. Mi fa troppo arrabbiare. Ma che cavolo! Fanno davvero schifo, cioè appunto allora se siete animali iniziamo a trattarvi così, cioè... Tutta sta mascolinità tossica... Io infatti non ho amici maschi» concordò Cry empatizzando con lei e riempiendosi di rabbia.
«Eh io di etero avevo solo sto coso, gli altri gay grazie alla Dea, ma ti giuro, pazzo in culo. Si è sempre comportato normalmente, tipo ragazzo dolce con la sua ragazza e invece ha la merda nel cervello. Questo capito, è quello proprio "il bravo ragazzo" che porta sempre i regali e fa gesti dolci e invece ragiona come uno cazzo di viscido. Pensavo fosse solo cinico come me, invece è proprio una merda umana, ma poi capito è esploso da un momento all'altro tipo come se avesse un'altra personalità. Non in senso patologico eh, nel senso che probabilmente tutti gli uomini hanno un lato di facciata che è socialmente accettabile, e poi sono dei cazzo di malati che si guardano qualsiasi merda pornografica e odiano le donne perché sono più sane di mente e capaci di loro in tutto. Pensa che sta testa di minchia quando gli avevo detto di essere lesbica era rimasto sconvolto, non per omofobia ma perché "ommioddio, ma tu non hai bisogno degli uomini nella tua vita. Potresti completamente vivere senza" cioè capito? Come se il suo primo pensiero fosse che le donne hanno bisogno degli uomini. Quando nemmeno le etero hanno bisogno degli uomini per vivere. Il punto è che gli uomini sono così fragili che hanno bisogno delle donne che gestiscano le loro emozioni, che si prendano cura di loro, e le odiano per questo, perché in realtà ne sono dipendenti, e hanno bisogno di credere di poterle usare come oggetti solo per convincersi di non essere patetici come la merda. Mah, tanto! Anche se gli spieghi ste cose, figurati se hanno voglia di migliorare, se fanno lo sforzo per capirti, per cambiare. Questo se un giorno gli parte un neurone perché la sua tipa lo molla o non so che, non voglio pensare cosa fa alla sua ragazza» il silenzio si fece acuto come uno spillo che pungeva le loro spine dorsali. L'impotenza dell'ingiustizia colpiva sempre silenziosa. Lilith avrebbe volentieri ammazzato tutti, ma anche facendo il sicario non avrebbe cambiato così un'intera società, un intera cultura, un intero modo di educare, di padre in figlio. Però era davvero felice che Crystal avesse la sua stessa sensibilità e consapevolezza a riguardo, purtroppo non tutte le donne avevano realizzato il marcio di quella società.

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