Capitolo 16

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ALESSIA'S POV

Apro gli occhi di colpo. Inizio a respirare con affanno, sono sfinita come se avessi scalato una montagna a mani nude.

I genitori di Liam e altri medici mai visti prima mi fissano preoccupati.

Vedo mio fratello che urla e piange mentre un'infermiera lo trattiene.

«Ale! Ale! È sveglia!» grida il biondo appena mi vede.

Sono disorientata e non capisco dove mi trovo.

La signora Payne mi accarezza il viso sorridendo. «Tesoro, come ti senti?» mi chiede.

«Io...bene, credo.» rispondo incerta.

Appena mi rendo conto di essere mezza nuda davanti a sconosciuti, mi copro con il lenzuolo e arrossisco.

«Mi lasci!» Niall si dimena, riesce a liberarsi dalla presa e mi corre incontro inginocchiandosi davanti al mio letto.

«Non ti lascerò più sola, mi dispiace...è stata colpa mia.» dice tremando. Mi prende la mano e me la bacia mentre continua a piangere.

Lo guardo per qualche secondo senza capire e poi... mi viene in mente tutto.

Melissa e... il resto. Mi guardo la ferita e rabbrividisco.

Guardo Niall. «Amore non preoccuparti, sto bene...»

Gli accarezzo il viso e sorrido. Lui mi stampa un bacio mentre piange.

La madre di Liam gli appoggia una mano sulla spalla.

«Niall, vai di là ora, non avresti neanche dovuto essere qui.»

«Okay signora Payne.»

«Chiamatemi Karen.» Lei sorride e mi guarda intensamente.

Niall lascia la stanza e i medici continuano a fare il loro lavoro.

Poco dopo la porta della sala si riapre ed entra Harry. Okay, cosa ci fa qui?

Io mi copro fino al mento con le lenzuola e lo guardo.
Karen mi dà un'occhiata. «Vi lascio soli?»

Impallidisco. «No, resta pure!»
Non sia mai.

Harry appoggia un mazzo di rose accanto a me.

«Senti... mi dispiace okay? Ora che so di te e Niall non mi metterò più tra di voi, ma voglio solo che mi perdoni e che restiamo amici.»

Lo guardo. «Harry, io non so se posso considerarti un amico dopo quello che hai fatto.»

«Ti chiedo solo di non denunciarmi allora. Ti prego.»

Io scuoto la testa. «Okay, non lo farò. Ora esci, per favore.»

Lui esce e Karen mi si avvicina. «Violenza eh?»

Io annuisco mentre sprofondo tra le lenzuola.

«Che schifo.» dice e guarda nervosa l'orologio.

«Devi andare in pausa?» le chiedo.

Lei mi guarda. «Oh, no no. Sto aspettando Paul, deve consegnarmi una cosa ed è davvero in ritardo.»

Lei fissa il vuoto per un attimo. «Aspetta... ma io quel ragazzo l'ho già visto.»

«Chi? Harry?»

«Si. Prima, mentre dicevo a Paul...va be' non è importante»

È davvero strana.

Karen mi cambia con cura la fasciatura alla vita. La ferita fa ancora impressione, quindi guardo altrove sentendo solo un po' di dolore.

Poi riposo fino a quando, verso circa le 18, inizia l'orario delle visite.

My brother {N.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora