Capitolo 17

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ALESSIA'S POV

«Karen sembri scioccata, che c'è che non va?» la guardo sorpresa per la sua reazione.

Sembra incredula e allibita, come se tutto questo fosse una novità. Niall è mio fratello e anche se qualcuno avesse avuto qualche dubbio fino ad ora, dopo le analisi i dubbi possono svanire del tutto.

«I-Io...» la donna tiene la testa fissa sui fogli caduti a terra.

«Karen, ti prego non fare così. Noi ormai ci viviamo con questa situazione!» Niall la guarda dispiaciuto mentre mi stringe la mano.

A lei scendono lacrime una dopo l'altra finché ad un certo punto ci guarda.

«Scusate ragazzi, io ero talmente convinta che voi non foste fratelli...mi dispiace di avervi illuso.»

«Non si preoccupi, succede che ci si sbagli qualche volta.» La guardo sfoggiando un sorriso abbastanza falso.

Lei mi fissa per qualche secondo e poi scoppia a piangere. È un pianto disperato e malinconico.

Niall è alquanto imbarazzato. Mi guarda come per chiedermi cosa le sia preso.

«Signora Payne, se ha qualche problema può parlarne...» La guardo commossa dal modo in cui piange.

«Ho bisogno di lei... la mia piccola!» singhiozza la donna.

«Scusa, di chi parli?» Niall la guarda sempre più confuso.

«Alessia, sua figlia.» La fisso, anch'io sul punto di piangere.

«Ah! Quella in America?»

Lancio un'occhiata a Niall. «È morta alla nascita, Niall!» scoppio a piangere anch'io. Penso che questa sia la cosa peggiore che possa accadere ad una mamma. Faticare per partorire e vedere poi il proprio figlio morire poco dopo.

Niall mi guarda incredulo. «Io... non lo sapevo.»

Karen ci guarda. Ha gli occhi neri a causa del trucco colato dalle lacrime e i capelli leggermente spettinati diversamente dal solito.

«Non potrò mai dimenticare quegli occhi. Gli occhi della mia piccola... erano così belli... ma poi me l'hanno portata via, dicevano che dovevano farle delle analisi... non l'ho più rivista. Dopo qualche ora mi hanno detto che era morta.»

Vederla piangere fa tanto male. Posso solo immaginare quanto possa far male tutto ciò.

Lei mi guarda finché inizia ad avvicinarsi a me.

«E i tuoi occhi, ragazza... sono uguali a quelli della mia piccolina. Li ho notati quando ti ho vista la prima volta. Quei riflessi verdi sono identici a i suoi. Hai perfettamente la sua età, il suo nome. Così ho pensato di fare queste analisi... ma mi sbagliavo. Scusate.»

Detto questo lascia la stanza.

Niall mi guarda. «Che cosa triste eh?»

Io sono rimasta sconcertata sia dal fatto che assomiglio alla sorella di Liam sia dal racconto di Karen.

«Amore, ma ci pensi?» dice Niall.

«A-A cosa?» ho il magone.

«Se tu fossi la sorella di Liam? La figlia di Karen?»

«Niall, non dire assurdità, ti prego.»

«Dico seriamente!» insiste il biondo.

Lo guardo scuotendo la testa. «Hai sentito i risultati delle analisi? Siamo fratelli Niall!!» Mi alzo di scatto, scendo dal letto e raggiungo la finestra.

My brother {N.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora