Capitolo 26

9.8K 733 118
                                    

Mi alzo alle 7:10 circa svegliata da Ruth che passa già l'aspirapolvere in corridoio.

Lancio un 'MERDA' e vado a vestirmi ancora assonnata per le ore di sonno perse a pensare.

Metto i miei soliti stivaletti neri con un po' di tacco, jeans strappati al ginocchio e una delle felpe nuove.

Mentre mi lavo, sento Liam attraverso il muro cantare Cry Me A River.
Ha una voce bellissima, mi imbambolo a sentirlo per un po' ma appena vedo l'orologio segnare le 7:30 scatto fuori dal bagno, prendo lo zaino e corro fuori dopo aver fatto velocemente il letto.

****

«Ale, sei ancora qui?» dice mia mamma mentre mette le tazze nella lavastoviglie.

«Si, mi sono svegliata un po' in ritardo. Ma Liam è ancora in camera.» le dico rassicurandola.

«Ma Liam oggi entra un'ora dopo. Tu inizi tra un quarto d'ora! Sbrigati» parla questa donna meravigliosa per poi passarmi un'abbondante tazza di caffè. Le mostro un grande sorriso poiché mi ha risparmiato molto tempo.

Mentre bevo senza staccare lo sguardo dall'orologio mi viene ancora vicino. «Oggi appena torni a casa ho una cosa da darti.» riconosco il suo sorrisetto malizioso, lo faccio sempre anche io, deve essere di famiglia.

Dopo aver salutato tutti mi lancio in una corsa sfrenata verso la scuola dove, a parte complicazioni, passerò le ultime lezioni prima delle vacanze estive. L'anno prossimo frequenterò qualche college probabilmente ma in questo momento penso solo ad arrivare in tempo alla lezione di storia dell'arte.

«Signorina, sempre puntuale eh.» entro in classe col fiatone mentre l'insegnante mi fa la solita ramanzina. Mi siedo al primo posto libero e, dopo essermi ripresa psicologicamente dalla corsa appena fatta, inizio a seguire.

****

«Buongiorno sorellina» Liam arriva al mio armadietto mentre sto sistemando le mie cose dopo un'ora di lezione.

Lo guardo sfinita. «Ciao Liam.» sforzo un sorriso per lui. È così dolce e non mi va di fare la stronza solo perché sono stanca.

«Ci vediamo a fine lezioni, a dopo.»

Io annuisco e gli bacio la guancia morbida prima di raggiungere la classe di Fisica.

Mentre percorro il corridoio un gruppetto di ragazze mi chiama.

«Alessia!» saranno una decina scarsa. Le riconosco benissimo, come non riconoscerle? Sono le solite oche che vanno dietro a Niall.

Si avvicinano a me masticando cicche come un branco di mucche.

«Che fine ha fatto tuo fratello?» parla una mora con una maschera di trucco in faccia.

Quasi le brontolo in faccia. «Prima cosa: Niall non è mio fratello.»

Si leva un sospiro sorpreso da tutto il gruppo e insieme iniziano a parlare tra loro.

«Come è possibile?» parla la ragazza che sembra il portavoce di tutto il gruppo.

«Sono stata adottata.» dico ormai scocciata. «E, secondo, nessuno sa dove si trova, ma vi giuro sull'amore che ho per lui che lo troverò.»

Detto ciò me ne vado dritta in classe senza aspettare una loro replica, soddisfatta del mio piccolo ma importante discorso.

My brother {N.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora