Capitolo 41

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«Alessia smettila!» dice mio padre mentre mia mamma chiude la porta di casa a chiave.

Continuo a piangere e urlare il nome di Niall mentre cerco di togliermi dalla presa di mio padre.

«Perché mi fate questo?!» urlo contro i miei genitori in preda alla disperazione.

«È per il tuo bene! Non urlare, dovresti ringraziarci.» dice mia mamma guardandomi con uno sguardo arrabbiato che non ho mai visto prima.

«E per il mio bene mi allontanate dalla persona che amo? Così peggiorate le cose!» urlo contro di loro.

«Abbiamo deciso così. Non cambieremo idea.» dice freddamente mio padre.

Ci penso un po' su e mi viene da ridere. «Non riuscirete a tenermi lontana da Niall, andrò a scuola e starò con lui, non me lo impedirete.» dico convinta di averli fregati.

«Abbiamo già pensato a tutto, tu e Niall avrete gli esami a giorni alterni così non potrete stare insieme e presto gli Horan si trasferiranno.»

Sento il mio viso impallidire, il mio cuore perde dei battiti e le mie gambe non reggono più il mio peso, così svengo davanti ai loro occhi.

****

«Sh, sta aprendo gli occhi.» sento la voce di Liam mentre riapro gli occhi.

Sono sdraiata sul divano in salotto e ricordo tutto quello che è accaduto.

Alzo il viso e vedo i miei genitori intenti a fissarmi.

«Alessia, non pensare che siamo dei mostri. Dopo tutto quello che ti è successo con quella ragazza come facciamo a stare tranquilli? Non ti abbiamo avuto per 18 anni e non possiamo permetterci che ti succeda qualcosa. Se stai con Niall e Melissa vi trova vi farà fuori entrambi.» spiega mia mamma.

«E se mi trovo con Melissa da sola? Cosa faccio?» dico con le lacrime che riniziano a scendere.

«Faremo in modo che non ti trovi mai da sola.» afferma mio padre convinto.

Avrò mio fratello sempre accanto. Fantastico. Non che non mi piaccia stare con Liam ma anche lui vorrà vivere la sua vita e non stare appiccicato a sua sorella per sempre.

Scocciata mi alzo dal divano e cammino decisa verso la mia camera.

Imboccato il corridoio, dove ormai loro non possono vedermi, rinizio a piangere disperatamente, è un pianto silenzioso ma tremendo.

Spalanco la porta della mia stanza e la chiudo violentemente alle mie spalle.

Sono stufa di tutto, non mi importano le loro motivazioni, io voglio stare con Niall.

Mi tolgo rabbiosamente la canotta con il quale ho sudato e la sbatto a terra.

«Hey Ale.» una voce familiare mi interrompe.

Tiro un urlo quando vedo una cresta bionda apparire da dietro il separè.

«Luke, che diavolo ci fai qui?!» grido al biondo che mi si avvicina.

«Prima di tutto non urlare, stai tranquilla.» dice il ragazzo tranquillamente.

«Prima dimmi cosa ci fai nella mia stanza e poi forse potrò stare tranquilla!» urlo al biondo.

Lui passa una mano tra i capelli e sospira. «I tuoi genitori mi hanno chiesto di venire per stare accanto a te. Ho saputo di Melissa e loro sono preoccupati per te.» dice tutto d'un fiato. Il suo sguardo si posa sul mio petto mezzo scoperto e imbarazzata provo a coprirlo rimettendomi goffamente la canotta.

My brother {N.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora