Capitolo 25

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«Ale... stai bene?» Liam interrompe l'immagine orribile che mi è comparsa nella mente.

«Si... Liam, ti racconto tutto domani, non preoccuparti per me, me la so cavare.»

Lui accenna un sorriso. «So benissimo che sei molto in gamba, ma stai attenta, non voglio perderti ancora, capito?»

Il mio cuore perde un battito. «Oh Liam...» mi affaccio al balcone confinante col mio e lo abbraccio più forte che mai. Nonostante tutto, sono fortunata.

Rientro in camera mia cercando di riordinare i mille pensieri che mi sono venuti in testa negli ultimi dieci minuti.

Pearse Street. Un luogo che ha fatto dannare il sedicesimo anno di vita di Niall. Quel periodo é stato il peggiore per la nostra famiglia.

Lui spesso dopo la scuola non si faceva vedere tutto il giorno, mamma e papà erano sempre preoccupati per lui e io ero ormai convinta che andasse a farsi qualcuna ogni volta.

Nessuno lo vedeva, spariva dopo la scuola e per tutto il giorno nessuno sapeva dove fosse; io di sera andavo a dormire e lui ancora non c'era. Ma la mattina seguente era nel suo letto, come se nulla fosse.

Ciò capitava occasionalmente, non ogni giorno ma almeno tre volte alla settimana.

Mio padre in quel periodo era turbato, voleva davvero scoprire cosa facesse Niall tutto il giorno, e secondo me aveva i miei stessi sospetti.

Flashback

Era un pomeriggio di ottobre quando, dopo la scuola, come al solito di Niall non c'era traccia. Controllai nella sua classe, ovunque, ma niente. L'idea che mio fratello potesse andare con un'altra ragazza mi perseguitava e mi intristiva.

Uscii dall'edificio e lo vidi. Camminava da solo con il cappuccio della felpa blu tirato su. Se non fosse stato mio fratello non l'avrei riconosciuto.

Decisi di seguirlo, dovevo stare attenta ma volevo fondare le mie certezze.

Seguii Niall senza farmi notare per quasi un chilometro. Ero davvero esausta di camminare ma ad un tratto lui girò in una strada minore, Pearse Street per la precisione.

L'ansia mi salì a mille, lasciai andare lui un po' avanti ed entrai subito dopo nella stradina buia.

Non pensavo che mio fratello potesse andare con delle ragazze così e pagarle per fare cose oscene.

Tutto ciò mi scioccava parecchio, avevo solo quindici anni e i miei genitori proteggevano me e i miei fratelli da queste cose. Ma evidentemente con Niall non avevano fatto abbastanza.

Camminavo lentamente a stretto contatto con la parete dell'edificio di quella via.

Era molto breve, forse neanche cento metri. Niall si fermò proprio in fondo alla strada, davanti ad un edificio conciato e poco rassicurante. Mi accasciai dietro ad una macchina malconcia e probabilmente ferma da anni, allungai il collo e vidi Niall avvicinarsi ad una porta piccola ma che comunque pareva molto resistente.

Si guardò alle spalle e attorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno ed entrò.

Non ci pensai due volte e corsi fino a raggiungere la porta che si era appena chiusa.

Si sentivano rumori indescrivibili da fuori. La paura iniziò a farsi sentire ma c'era Niall in questione, così mi feci coraggio e aprii la porta.

C'era un lungo corridoio molto buio con delle stanze ai lati, due aperte e una chiusa, e una in fondo. Le stanze ai lati erano aperte e si sentivano delle voci.

My brother {N.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora