My brother {N.H.}

Capitolo 14

Niall mi toglie il reggiseno e mi guarda il petto.

«Si, qui sei cresciuta molto sorellina, l'ultima volta portavi solo la prima di taglia. Cosa porti ora?»

Io rido. «Porto la terza abbondante, ma non ti soffermare a commentare su tutto.»

«Però.» Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. È un bacio veloce perché stacca subito le labbra dalle mie per baciarmi il mento e scendere sul collo.

Segue un percorso rettilineo e procede lentamente spostando le labbra all'ingiù verso il petto. Inizia a darmi baci sul seno e a succhiare leggermente.

Il piacere invade il mio corpo e la mia mente. Metto le dita tra i suoi capelli e lo lascio fare.

Di colpo inizia a scendere dal seno e a baciarmi la pancia sempre seguendo il percorso lineare. Sorpassato l'ombelico alza la testa e mi guarda. I suoi occhi azzurri brillano di eccitazione.

Io lo guardo e mi mordo il labbro.

«Vado avanti?» Mi guarda con un piccolo ghigno sulle sue bellissime labbra.

Io annuisco. «Si, ti prego»

Lui sorride divertito. «E va bene.»

Mi passa le mani sui fianchi fino a toccare le mie mutande, che sono proprio davanti al suo viso. Con le dita ne accarezza l'elastico e ad un certo punto due dita scivolano all'interno delle mutandine e le sfilano piano piano.

L'adrenalina mi scorre nelle vene. Lui si mette in ginocchio e le sfila fino alle mie ginocchia, poi mi solleva le gambe e mi toglie le mutande per poi lanciarle a terra e abbassarsi i boxer.

Io lo osservo in silenzio ma dentro di me tutte le emozioni si mescolano e il cuore a momenti mi esplode dal petto.

Appena getta i boxer giù dal letto, cerca qualcosa nella tasca dei suoi jeans.

Intanto guardo il suo corpo e sento il mio viso avvampare.

Lui tira fuori una bustina quadrata dalla tasca, mi guarda e ride.

«Che fai, mi fissi il pacco?» e continua a ridere.

Gli do una sberla sulla gamba. «Non prendermi in giro!»

Lui appoggia le mani sul cuscino e si sdraia su di me. «Tra poco sarà dentro di te, lo sai?»

Rimango a guardarlo mentre si mette in ginocchio in mezzo alle mie gambe.

«Niall, sei sicuro di quello che stiamo per fare?» Mi sposto una ciocca dal viso.

«Ho bisogno di farti vedere quanto ti amo, voglio mostrarti che non è solo un capriccio da adolescente il nostro e neanche un amore fraterno, ma è un amore vero.»

Io annuisco. «Si, hai ragione.»

Lui sorride e mette le mani tra le mie gambe. «Apri di più le gambe, piccola.» Le apro senza esitare, mi fido ciecamente di lui.

Lui ammira il panorama compiaciuto e mi passa le dita sopra per controllare che sia inumidita a sufficienza.
Il suo tocco mi fa irrigidire tutta. Niall nota la mia reazione, sorride e passa di nuovo le dita sulla mia intimità facendomi contorcere tutta per la strana e nuova sensazione.
Fa dei movimenti circolari con le dita andando sempre più veloce. Sto per impazzire dal piacere, ma lui si ferma e avvicina la dita che ha usato alla mia bocca costringendomi a succhiarle.
Il sapore è alquanto salato ma la cosa mi eccita molto.
Niall mi guarda attento mentre ho in bocca le sue dita e con l'altra mano si prende l'erezione e inizia a muoverla sue e giù.

«Sai come si mette?» e mi mostra la bustina contenente il profilattico.
Io lo guardo spaesata. «No...»
Niall sorride. «Mettiti seduta»
Obbedisco e mi tiro su, mentre lui si mette in ginocchio davanti a me.
Prende la bustina mentre io osservo il panorama incuriosita e alquanto spaventata dalle dimensioni.
Niall mette la bustina in bocca e ne strappa un pezzo con i denti, che poi butta via.
Ne estrae il preservativo e poi inizia a guardarmi.
«Mettimelo tu» mi chiede.
Me lo dà in mano e lo sento alquanto viscido. Lo osservo per un po' sperando mi venga qualche idea.
Niall mi prende una mano e mi fa circondare con le dita la sua erezione. Il mio tocco gli fa uno strano effetto, come a me prima.
«Appoggialo sulla punta» mi spiega.
Faccio come mi dice appoggiando il profilattico con delicatezza in cima alla sua lunghezza.
«Ora schiaccia questa parte con due dita» mi indica quale «e con l'altra mano srotola»