Capitolo 18

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Fisso Harry atterrito.

Lui ridacchia. «Guardati Horan. Tremi come un coniglio. Lei merita un ragazzo come me, non un fifone come te.»

«Lasciala, Styles.» dico tirando fuori la mia voce che incute timore.

«Tu lascia quelle fottute analisi.» ribatte lui.

«Mai.»

Lui preme il coltello sulla gola di Alessia.

«No fermo! Okay.» lo blocco, preoccupato che la sua pazzia possa fare del male alla mia ragazza.

Prendo le buste dalla tasca e gliele mostro.

«Bruciale.» mi ordina.

«Cosa?» penso di non aver capito bene.

«Bruciale ho detto!» mi ripete scontroso.

Prendo l'accendino e le brucio. Le prove sono andate.
Penso subito che potremmo rifarle in un altro ospedale, anche se il più vicino è a 70 miglia da qui.

Getto le cartacce annerite e polverizzate nel cestino e lo guardo.

«Fatto.» dico scocciato.

«Bravo Horan. Be' ora è tutto a posto, no?»

«Styles, levati dal cazzo tanto non te la dà.» gli dico per sfotterlo.

Harry mi guarda irritato. «Me l'avrebbe data quel giorno a casa mia se non fossi arrivato tu.»

«Harry, lei ama me non te!» cerco di farlo ragionare.

«Ma tu che ne sai?»

«Be' sai com è, me l'ha detto chiaramente, stiamo insieme e siamo andati a letto insieme. Ti basta come risposta?» rispondo in stile Sassy.

«Ti assicuro che non finisce qui.» mi fa scansare e lascia la stanza.

Appena la porta si chiude mi metto a guardare nel cestino le buste. Sono carbonizzate e non si capisce più nulla.

«Cazzo!» Le ributto con violenza nel cestino e vado verso il letto.

Lei dorme dolcemente, come se non fosse successo niente. Domani ci dimettono dall'ospedale, per fortuna lei sta bene ora.

Le accarezzo il viso e la bacio.

I suoi splendidi occhi si aprono al contatto delle mie labbra.

«Ciao Niall.» dice con la sua bella voce.

«Piccola.» riesco a dire mentre penso a mille cose diverse.

«Amore, che ti succede? Perché hai trattato così il dottore?»

«Ale, Christian è il fratello di Harry.» le confermo.

«Cosa? Ma Harry ha detto di non averlo mai visto.»

«D'ora in poi non crederai ad una singola parola detta da Harry. Darai retta solo a me, okay?» le impongo.

Lei annuisce timidamente.

«Le nostre analisi» prendo i fogli delle false analisi che ci ha portato Karen. «Queste analisi sono false. Nello studio di Christian ho trovato altre due buste con su scritto i nostri nomi!»

«Davvero?! E cosa dicevano? Le hai aperte?» mi chiede entusiasta.

Abbasso lo sguardo. «Il tuo ex mi ha costretto a bruciarle poco prima che ti svegliassi.»

Lei si mette la mano sulla bocca. «Mio dio.»

«Ti amo lo stesso, piccola. Sorella o non, tu sei prima di tutto il mio amore.»

My brother {N.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora