𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐎

8.8K 255 62
                                    

«Forza, Rubs, puoi farcela!» esclama mamma, le braccia tese in avanti.

Avanzo con cautela, muovendo una gamba dopo l'altra. Le mani strette in due pugni. Posso farcela.

«Avanti, tesoro, stai andando alla grande.» Papà, in piedi, mi sorride incoraggiante.

«Non distraetela» commenta Jordan. È più in disparte, poggiato a un albero, ma mi occhieggia come un falco sotto la t-shirt larga e logora della scuola.

Le domeniche pomeriggio sono la mia parte preferita: mamma prepara la limonata fresca, io posso giocare con le mie barbie in santa pace e nel pomeriggio mi godo la mia famiglia, fratello maggiore brontolone compreso.

Adoro Jordan e lui adora me, anche se non è un tipo molto espansivo. Io riesco sempre a rubargli baci e abbracci, però! Dice che mi vuole tanto bene e sono il suo tesoro più grande, la cosa più preziosa che gli sia mai capitata. Ridacchio sempre quando me lo dice, ma poi gli ripeto le stesse cose e lui sorride.

Io faccio sorridere il mio fratellone. Nessun'altro. E di questo ne vado molto, molto fiera.

«Ruby, guarda dove vai!» Mi riprende la mamma. «Incredibile come abbia sempre la testa tra le nuvole anche mentre sta andando in bici per la prima volta senza rotelle.»

«Lasciala in pace, lo sai com'è.» Ridacchia papà.

«E se cade e si fa male?» Mamma lo scruta con preoccupazione prima di lanciarmi un'occhiata.

«Si rialza, è provvista di due gambe» ribatte il mio papino.

«Che spiritoso.» Sbuffa mamma.

Intravedo Jordan sghignazzare di sottecchi e questo mi entusiasma. Se lui è divertito allora sto andando bene!

Faccio la sciocca e gli riservo una pernacchia. Ondeggio un po' sulla bici ma riesco a rimanere in equilibrio.

«Attenta, Ruby.» È proprio Jordan a richiamarmi. Si scosta di poco dalla corteccia dell'albero a cui è appoggiato.

Mi avvicino sempre di più a mamma e papà. Sorridono entrambi. Quando li raggiungo senza essere caduta dalla bici, la mollo sul prato al mio fianco ed esulto, le braccia corte per aria. «Avete visto?! Mamma, papà, Jordan? Avete visto?! Sono stata bravissimissima! Sì!»

I miei genitori ridono mentre annuiscono.

«Sei stata molto brava, Rubs.» Mamma mi bacia la fronte.

Papà mi accarezza i capelli.

Jordan mi prende in braccio all'improvviso, facendomi strillare divertita. «Andiamo a prenderci della limonata, muoio di sete.»

«Sei fiero di me, Joddie?»

Non smetterò mai di chiamarlo così. Quando ero piccola piccola e avevo due anni non riuscivo a pronunciare bene il suo nome. Certo, adesso sono grande, ho sei anni e ci riesco, ma mi piace lo stesso chiamarlo così.

«Sempre, scricciolo.» Mi lascia un bacio veloce tra i capelli.

«Jordan, tesoro, non farla entrare in casa con quei pantaloni sudici che si ritrova.» Ci avverte mamma.

«Già, J, falle una doccia con la pompa in giardino.» Sghignazza papà.

«Daniel!» Mamma lo ammonisce mentre Jordan ghigna. «Posso davvero?» domanda.

«No», «Sì» esclamano in contemporanea i due.

«Io voglio fare il bagno» strillo entusiasta.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora