15R - Patrimonio dell'UNESCO

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La prima trasferta.

Non sono mai stata nella Gold Coast, ma so quanto forti siano i Titans, la squadra locale. Ho assistito a un paio di partite, tutte disputate al Suncorp. Questa volta, invece, la squadra giocherà in casa avversaria, più precisamente al Robina Stadium, più conosciuto come il Cbus Super Stadium. Ieri sera, prima di andare a dormire, mi sono occupata di impostare gli obiettivi e di avere tutto il necessario in caso di qualsiasi problema.

Recupero il borsone dal pavimento e lo cedo all'uomo che si sta occupando di sistemare i pochi bagagli della squadra.

«La prego, faccia attenzione» mi premuro di dire. Ci sono migliaia di dollari di attrezzatura là dentro, laptop incluso.

La partita comincerà alle quattro, pertanto non passeremo fuori la notte. È domenica, domani ci sono gli allenamenti e non c'è modo che i rugbisti di Brisbane se la spassino in giro per Gold Coast.

Ho già immortalato qualche scatto dei ragazzi intenti a fare foto con i fans davanti allo stadio. Adesso attendo che salgano sul pullman e poi potremo andare. Laura mi ha detto che i momenti più salienti sono l'arrivo e i fans, pertanto è su questo che mi concentrerò. Oltre alla partita, ovvio.

Quando la squadra inizia finalmente a prendere posto, mi accingo a scattare un paio di foto, poi li raggiungo. Il pullman è ampio, i sedili confortevoli e persino minuti di poggia bibite e tavolini reclinabili. Sul retro ci sono piccoli schermi, usati per svago o visionare partite, suppongo. Caspita. Niente a che vedere con i pullman che ci fornivano a scuola, ai tempi. Dovevo ringraziare di arrivare sani e salvi, figuriamoci avere questi confort o un bagno pulito sempre a disposizione.

Il mio posto è nella prima fila, non ho accanto nessuno. Sul tavolino c'è persino un cartellino con su scritto il mio nome. Mi sento una VIP, non lo negherò.

«Coach.» Richiamo il nonno dopo essermi liberata delle macchine fotografiche e aver recuperato il tablet dalla borsa. Ebbene sì, ho rinunciato a chiamarlo coach nella mia testa, è più forte di me.

«Dimmi, tesoro. Tutto bene?» Si accomoda dall'altro lato del piccolo corridoio, accanto all'assistente coach Rob Finley.

Sorrido. «Sì, grazie. Volevo solo sapere se potessi richiamare un attimo i ragazzi per me. Mi servono giusto due minuti, poi sono tutti tuoi.»

«Detto fatto.» Mi riserva un occhiolino. Si alza, sporgendosi dal sedile. «Ehi, ragazzine!»

Sul pullman cala il silenzio, gli sguardi puntati su di lui.

«Ruby ha bisogno della vostra attenzione per qualche minuto, siate decenti.» Detto ciò, si volta nella mia direzione in attesa.

Arrossisco. «Grazie.» Mi rivolgo alla squadra, tutti comodamente seduti ai loro posti, mentre iniziamo a muoverci. «Ehm, non è davvero niente di importante ma... visto che le qualificazioni stanno per iniziare, i profili hanno più visite e devo mandare a Laura tra le quattro e sei foto. Ne ho a bizzeffe e mi chiedevo solo se qualcuno di voi volesse sceglierle. Per me non è un problema, state sempre bene, ma magari a qualcuno fa piacere dare un'occhiata.»

«Io voglio assolutamente scegliere le mie foto.» Christopher alza una mano.

«Anche io!» Si accoda il fratello, Paul.

«Anch'io, Rubs! Spero non si vedano le occhiaie!» esclama Alex, dal fondo del pullman.

«Ti ritoccheranno per bene, tesorino.» Lo prende in giro Loris, facendo ridere alcuni giocatori.

«Bene. Alzate una mano, così vi segno. Ho delle cartelle già pronte.» Sblocco il tablet e segno i nominativi. Mmh, abbiamo delle piccole dive tra i Broncos.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora