26J - L'hanno capito

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«Cazzo, piccola» ansimo, stringendole i fianchi, aumentando le spinte. Ruby si lascia andare sulla mia spalla, il getto d'acqua calda a camuffare i nostri gemiti ma non il suono delle nostre pelli a contatto.

Non mi aspettavo di restare così assuefatto da questa biondina tutta curve, eppure il mio cervello non fa altro che tornare da lei. Il modo in cui mi guarda, in cui mi provoca anche con un battito di ciglia... è semplicemente irresistibile.

Inizio a conoscerla, a imparare piccole cose che prima non avevo mai notato. Ad esempio, il suo armadio è colmo di indumenti che vanno dalla lavanda all'azzurro – si è giustificata dicendo che adora i colori pastello – o il bagnodoccia all'argan: non lo cambia da quando aveva sedici anni perché ama il profumo delicato e intenso che i semi del frutto sprigionano.

«Jax.»

Faccio voltare Ruby, così da poterla stringere e la sollevo dal piatto doccia. Le sue gambe mi avvolgono sinuose i fianchi mentre riprendo posto dentro di lei. Spingo con forza, godendomi il modo in cui si contrae attorno al mio cazzo. È pura sensualità. L'erotismo che i suoi occhi chiari sprigionano quando mi scruta da sotto le ciglia lunghe mi fa sempre andare fuori di senno. Ha uno sguardo da tentatrice, iridi talmente limpide da studiarti l'anima. Labbra carnose, piene, pronte per essere morse e succhiate.

Ruby posa la testa nell'incavo del mio collo, la sento sospirare estasiata mentre le stringo il fondoschiena tra le mani e impartisco altre tre spinte vigorose. Noto la sua mano scivolare lungo l'addome leggermente arrotondato fino a giungere al clitoride, che prende a massaggiare.

«Non fermarti» cantilena.

Le rubo un bacio, appropriandomi di ogni gemito che abbandona queste sue labbra peccaminose. Ho perso il conto di quante volte l'abbia sognata in ginocchio, intenta a prendermelo in bocca con maestria, ma non è colpa mia. Ruby Baxter è un fenomeno con la lingua, pertanto cerco di fare sempre del mio meglio per dimostrarle che siamo alla pari. Adoro il modo in cui le sue mani si stringono attorno ai miei ricci quando la divoro o quando mi guarda, gli occhi socchiusi e i denti in bella mostra per lo sforzo di resistere.

Sento Ruby pulsare attorno alla mia asta, un forte gemito le sfugge dalla bocca. Aumento il ritmo, spingendo dentro di lei con forti e veloce stoccate. E vengo l'attimo successivo, scosso da tremori di piacere.

Ruby cerca le mie labbra e le trova subito. Ci scambiamo un bacio più lento, pigro. Non c'è fretta, ci siamo io e—

D'improvviso la porta del bagno viene aperta con uno scatto. «Ehi, Jax, dov'è il—»

Riconosco subito la voce del mio amico e mi volto, cercando di tenere nascosta il più possibile Ruby. «Seamus, cazzo, esci di qui!» esclamo. Ho il cuore che va a mille, di certo non me l'aspettavo. E che diamine ci fa qui, poi? Sono le otto del mattino, oggi non ci sono allenamenti in vista della partita di domani, dovrebbe essere a ronfare sotto le coperte.

Ruby si stringe ancor di più al mio corpo, ma la sento tremare. Deve essersi spaventata a morte anche lei.

«Merda. Scusa, amico.» Si avvicina alla porta, poi si ferma. «Rubs, se sei tu... mi dispiace tanto, piccola Baxter, non volevo spaventarti.»

«Fuori!» urlo.

Seamus si chiude la porta alle spalle, lasciandoci soli. Ruby non perde tempo a scostarsi, mi guarda con occhi sgranati. «Lo sa? Gliel'hai detto?» bisbiglia, il fiato corto.

«L'hanno capito» ammetto con un sospiro.

«L'hanno?!» Adesso a voce un po' più alta. «Chi altro lo sa, Jaxon?!»

«Okay, hai presente quando siamo tornati dallo chalet?» Apro le ante della doccia e le passo un telo.

«Sì.» Non perde tempo a coprirsi, io faccio lo stesso.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora