20J - La tortura e la distrazione

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Esistono diverse forme di tortura al mondo; quelle fisiche, ad esempio, quelle psicologiche o quelle... visive. Al momento, esattamente da ventiquattro minuti esatti, mi sento più sotto tortura che mai.

In realtà, per la precisione, è iniziato tutto quando Ruby Baxter si è spogliata, rivelando un top nero a stringerle il seno così bene da far venire l'acquolina in bocca. La cosa ha continuato quando le tre moschettiere hanno deciso di andare a ballare. E adesso?

Adesso sono costretto a osservare un ragazzino intento a flirtare con Ruby. Lei non sembra infastidita dalla presenza del tipo, anzi. Ridono di qualcosa, sorseggiano i drink che hanno preso al bancone e sembrano sempre più vicini. Conosco la scusa del "non ti sento, la musica è troppo alta". Cazzo, credo sia tanto vecchia quanto Mosè.

Ciò che rende tutto peggiore è il sentimento di feroce gelosia che giace nel mio petto e che si espande man mano che quell'idiota la tocca. Non dovrebbe fregarmene un accidente. Io e Ruby abbiamo concordato che fosse meglio chiudere qualsiasi tipo di contatto, ma ora che la vedo con un altro e c'è la seria possibilità che possano andarsene insieme? Non ce la faccio.

È me che dovrebbe scopare.

Me che dovrebbe guardare in quel modo provocante.

Il mio nome che dovrebbe urlare, devastata dall'orgasmo.

Dovrei esserci io nel suo letto.

E invece eccomi qui, un perfetto stronzo che sbava appresso a una ragazzina, sapendo la situazione in cui mi ritrovo. Al tempo, Ruby è stata la distrazione perfetta della settimana, peccato che adesso la voglia ancora. L'attrazione che ci lega è magnetica, troppo complicata da ignorare.

Ci saranno forti conseguenze, lo so, del resto sto ragionando con quello che mi ritrovo in mezzo alle gambe, ma non posso lasciare che quel tipo se la porti via, non posso andarmene sapendo che si trova nel letto di un altro quando potrebbe stare nel mio.

Sto per alzarmi quando la voce di Seamus mi richiama. Ed è solo mentre torno a prestare attenzione al tavolo che realizzo che l'attenzione dei miei compagni è focalizzata su di me.

Merda.

«Oh, no. No, no, no.» Christopher scuote il capo.

Paul si strofina la tempia sinistra. «Dimmi che non è come pensiamo.»

«Potrebbe, ma sarebbe una cazzata.» Scherza Seamus.

Al tavolo siamo rimasti solo noi, Loris e Liam stanno ballando con le loro ragazze.

«Tu lo sapevi?» Paul si volta in direzione di Seamus.

«Non è che me l'abbia confessato di sua spontanea volontà. Ci sono arrivato. Lo sanno anche Loris e Alex.»

Christopher alza la testa di scatto, come fosse stato colpito dall'illuminazione della serata. «La settimana allo chalet.»

Seamus annuisce. «Proprio quella. Era troppo calmo, specie dopo una tormenta improvvisa e la strigliata del coach.»

«Cazzo, amico.» Mi guarda Paul.

Chris bofonchia qualcosa che non comprendo.

Rilascio un sospiro e passo una mano tra i capelli prima di rivolgermi a Seamus. «La chiudi mai quella fogna?»

Lui si stringe nelle spalle. «La stai fissando da mezz'ora, credo che quel tizio abbia un foro in testa per quanto potente è il disprezzo che nutri e non ti sei accorto che ti stavamo chiamando da dieci minuti. Come avresti giustificato la cosa se non con la verità?»

«Non potete fiatare, capito? Nemmeno una parola. Se vi uscisse qualche battuta del cazzo o chissà cos'altro, Jordan lo scoprirebbe e...»

«E tu non vuoi che succeda perché hai tutta l'intenzione di riprendere da dove hai lasciato. Vuoi ancora scopartela, vero?» Chris mi scruta con fare curioso.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora