32R - La vecchia Ruby non può venire al telefono

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Rannicchiata sotto le coperte, fisso il muro della camera. Ho lo stomaco dolorante, vuoto e che si ribella alla sola idea di mangiare qualcosa. Mi sento scombussolata, uno schifo.

Voglio dire, tutto mi sarei aspettata oggi tranne di vedere la moglie dell'uomo che mi porto a letto da quasi un mese ormai. Come ha potuto non dirmi di essere sposato? Come ha potuto tenermi nascosta una cosa così importante? Io non rovino famiglie, non mi permetterei mai.

Mi metto nei panni di mamma, penso a come potrei sentirmi se mio marito avesse un'altra e mi si contorce lo stomaco perché è una delle sensazioni più brutte di sempre.

Il pensiero che Jaxon possa trascorrere le sue serate con lei, sullo stesso divano su cui... no. Meglio non pensarci.

È solo che ci sono così tante cose che non mi tornano. La casa sembrava immacolata, non ho notato foto, oggetti femminili o qualsiasi altra cosa che mi facesse pensare alla presenza di una donna. Persino la cabina armadio era in ordine. Tutto porta a pensare che non abitino insieme, eppure... non lo so, c'è ancora qualcosa che mi sfugge.

Rilascio un sospiro.

Non so che fare, come agire. Voglio dire, non sarà semplice lavorare con il peso di quello che ho appena scoperto sulle spalle.

Proprio non me ne capacito.

Per non parlare del tumulto interiore che sto provando; certo, all'impatto è stata l'idea di essere l'amante di qualcuno a farmi rigettare, poi è arrivato il pensiero di Jaxon con un'altra, qualsiasi altra.

E allora ho iniziato a pensare al perché di questa reazione.

Tre ore di totale silenzio che sono servite a realizzare una verità bruciante: Jaxon Mayer mi piace. Non solo come uomo con cui andare a letto, ma come persona. Mi piace il suo essere passionale, divertente, premuroso e anche un po' stronzo quando vuole. Pian piano si sta lasciando andare, rivelandomi piccoli dettagli della sua vita e... lo trovo confortante perché voglio conoscerli, sapere ciò che lo appassiona oltre al rugby, ciò che disprezza. Tutto quanto.

È per questo che sento la delusione ancor più forte.

Sono stata la prima a rassicurarlo che sarebbe stato solo sesso, eppure adesso vorrei rimangiarmi ogni singola parola. Non è più "solo sesso", è ben oltre.

Il trillo improvviso del campanello mi fa sussultare, distraendomi dai mille pensieri che mi vorticano funesti nella testa.

L'attimo successivo, chiunque si trovi dietro la porta bussa. «Ruby. Sono io, Jaxon. Mi apri per favore?»

Trattengo il fiato, mettendomi a sedere di scatto sul materasso. Che ci fa qui? Perché è venuto?

Non mi muovo dal mio posto.

«Ruby, ti prego. Apri, voglio solo spiegare.»

Un respiro tremolante abbandona le mie labbra mentre mi alzo e raggiungo la porta di casa. tuttavia, non apro.

«Ascolta, lo so che ho sbagliato a non parlartene prima.» Un tonfo sulla porta, come se ci si fosse appoggiato. «Per favore, dammi la possibilità di guardarti in faccia mentre ti spiego. Non voglio discuterne in un corridoio, con una porta a dividerci.»

Resto in silenzio, ferma, la mano sulla maniglia.

«Va bene» mormora qualche secondo dopo, «posso anche farlo se servirà a farti capire.»

Faccio scattare la sicura, poi apro la porta in completo silenzio e mi allontano.

«Grazie.» Sospira sollevato mentre mi segue in casa e si chiude la porta alle spalle.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora