52R - Grand Final

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Assistere al Grand Final accanto a Jaxon e seduta in prima fila, senza attrezzattura addosso, è bizzarro. Avrei dovuto trovarmi a bordo campo, dove si trova Clarence al momento, e avrei dovuto fare il tifo per il mio ragazzo. Invece ci ritroviamo seduti, un bel po' ammaccati, a incitare la squadra. I St. George Illawarra sono in forma straordinaria stasera, riescono persino a intercettare alcuni dei passaggi dei Broncos, ma niente che possa arrivare al livello dei nostri.

I Brisbane Broncos hanno tatuata solo una parola in fronte: vittoria. Ed è a quella che arriveranno, ne siamo certi.

Non manca ormai molto alla fine, perciò decido di coinvolgere ancora una volta Jaxon. So quanto è complicato per lui non potersi trovare in campo insieme ai suoi compagni, per questo gli porgo domande su domande. Così sarà impegnato e si sentirà più coinvolto.

«Che succede adesso?» gli chiedo.

Jaxon non sposta gli occhi dal campo, segue ogni movimento dei ragazzi. «Mettono in atto lo schema 8. Servirà a confondergli gli Illawarra e a far credere loro che abbiamo finito le strategie.»

«In che consiste?»

Al mio fianco, Calista mi stringe un braccio. Un ringraziamento silenzioso. Poggio la mano incolume sulla sua e ricambio la stretta. Come sempre, le prime file sono colme di amici e parenti della squadra. A qualche passo di distanza, infatti, oltre Calista, Carly – provvista di un paio di cuffie sulle orecchie – e Natalie, siedono i miei genitori. Accanto a Jax, invece, Jenna, Lisa e tutti gli altri.

«Vedi come coprono la difesa? Hanno capito che troviamo il modo di superarla e così cercano di mantenerla sempre sorvegliata.»

«Com'è giusto che sia» commento.

Jaxon mi rivolge uno sguardo veloce. «Esatto. Vedendoci puntare a quella crederanno che abbiamo esaurito le idee e che vogliamo passare all'attacco diretto. Così non sarà, però, perché mentre loro si occuperanno di sorvegliare la difesa e le mosse dei nostri, Loris, Sun, Filo, Jordan e Alex si posizioneranno strategicamente prima di dare il via allo schema.»

«Ingegnoso.» Annuisco. «Volete confonderli e farli stancare, quindi?»

«Giusto il tempo necessario per arrivare alla try zone durante gli ultimi cinque minuti.»

«Però...» asserisco, colpita.

«Guarda come cercano di capire le nostre mosse.» Jaxon sghignazza.

Porto gli occhi sul campo, ma sposto subito l'attenzione quando noto Clarence troppo vicino all'arbitro. «Dovrebbe stare da tutt'altra parte» bofonchio.

«Loris?» domanda Jaxon. «No, ti assicuro che è lì che deve stare.»

«Clarence» parlotto. «L'angolazione da centro campo è pessima, dovrebbe stare dalla parte opposta. Le luci sono più nitide dal suo lato.»

«Proprio non ti va giù, eh? Eppure pensavo ti avesse fatto piacere...» prende parola Jenna, sporgendosi per potermi guardare.

«Infatti. È stato gentile a chiedermi delle impostazioni e gli obiettivi così da non far risultare gli scatti troppo differenti dai precedenti, ma vorrei comunque esserci io lì» ammetto. È inutile negare che la cosa mi vada bene perché non è così. Certo, tra poco meno di due settimane dovrei riuscire a riprendere in mano la macchina fotografica, tuttavia... non è semplice.

«Non appena le cose si saranno calmate inizieremo a discutere meglio dello studio fotografico, devi solo avere un altro po' di pazienza.» Jaxon si inclina e mi lascia un bacio sulla fronte.

Noto alcuni flash diretti nella nostra direzione, nulla di nuovo da due giorni a questa parte. I giornali non hanno perso tempo a fare illazioni sulla nostra storia, specie dopo aver saputo del salvataggio di Jaxon. La nota positiva è che ci sono più articoli positivi che negativi. Non che ci interessi chissà quanto, certo. Continueremo a mantenere la nostra privacy ma senza nasconderci.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora