6R - Sei ricoperta di feromoni

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La suoneria squillante del cellulare mi arriva dritta alle orecchie mentre ho le mani impegnate. Mollo all'istante il ciocco di legno sul pavimento e mi fiondo sul dispositivo. C'è di nuovo campo!

Jaxon, davanti al frigo, si immobilizza, poi si volta. «Il tuo cellulare?»

Annuisco e accetto la chiamata. «Jordan?»

«Merda, Rubs. Ti prego, dimmi che stai bene. Dove sei?»

«Sto bene, davvero. Sono ancora qui allo chalet con Jaxon. Per fortuna non sono partita, altrimenti... be', sarei stata nei guai.» Noto Jaxon avvicinarsi, così opto per il vivavoce. «C'è qui Jaxon, ti sente» avviso mio fratello.

«Ehi, amico.» Il ragazzo si accomoda sul divano, proprio al mio fianco.

«Jax. State bene? Non riuscivamo a contattarvi, mamma sta dando di matto e papà continua a parlare di legna e fiammiferi.»

«Stiamo bene. Tra poco esco dal tetto per iniziare a spalare un po'. Nella notte ha nevicato ancora, così abbiamo preferito aspettare. Se oggi la situazione rimane stabile, nel fine settimana dovremmo essere in grado di lasciare lo chalet senza problemi» spiega Jaxon.

«Abbiamo tutto il necessario. Dirò a papà che la legna che mi ha messo in macchina mi ha aiutata così si sentirà meglio.» Sbuffo una risata.

«Com'è lì la situazione?» domanda Jaxon. «Scommetto che il coach vuole uccidermi.»

Jordan sospira. «Se qualcuno prova ad allontanarsi anche solo per andare a pisciare si becca il terzo grado. Alex l'ha dovuta tenere per tutto l'allenamento perché il coach vuole controllarci. È peggio di un falco, cazzo.»

«Parolaccia!» esclama Calista da lontano.

«Palolaccia!» urla Carly in contemporanea.

«Già, JB. Non si dicono le parolacce.» Lo riprendo scherzosamente.

«Chiama mamma e rassicurala. E Jax, tu chiama il coach. Ieri, a cena, mi ha trattato peggio del solito.»

Ridacchio, Jaxon fa lo stesso. Incredibile come siano passati anni da quando mio fratello e Calista stanno insieme eppure il coach continua a guardarlo malissimo. Tutte le volte che gli ricordiamo che ha abbracciato Jordan, commosso, quando è nata Carly lui afferma sempre che è stato un momento di allucinazione collettiva. Per non parlare dello sguardo fulminante che ha scoccato a mio fratello quattro anni fa, quando ha accompagnato Calista all'altare. Il suo discorso è stato il più breve e divertente della terra.

"Jordan Baxter è una sanguisuga pompata che è riuscito a mettere le mani addosso all'essere migliore del mondo: mia figlia. Per questo oggi è un giorno di gioia per lei e di lutto per il sottoscritto, consapevole che non mi libererò mai di quest'uomo. A mia figlia e la sanguisuga."

Ogni tanto ci penso ancora e inizio a ridere nel bel mezzo di quello che sto facendo. Sembro una psicopatica.

Pazienza, le cose belle vanno ricordate.

«Lo chiamo adesso, tu cerca di non farlo arrabbiare ulteriormente.»

«Si arrabbia anche se lo guardo per sbaglio, Jaxon, non dire cazzate» borbotta Jordan.

«Altra parolaccia! E dammi qua!» Il telefono viene bruscamente sballottato. «Pronto? Ruby, Jaxon, ci siete ancora?»

«Cali!» esclamo, felice di sentire mia cognata.

«Ciao, Cali. Come va lì?» domanda Jaxon.

Mi alzo e gli passo il telefono. Ho gli ultimi due ciocchi di legna da sistemare accanto al camino.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora