9R - Tu hai fatto cosa?!

5.2K 293 20
                                    

Mi sarei aspettata di tutto questo fine settimana, tranne una convocazione di venerdì mattina, un giorno prima di una partita in casa, da parte di mio fratello al Suncorp Stadium. Sono trascorse quasi due settimane da quando sono tornata a Brisbane, ho continuato la mia ricerca e passato del tempo con la mia nipotina meravigliosa. Ma adesso questo? È del tutto inaspettato e Jordan non mi ha accennato niente ieri sera a cena. Mi ha solo telefonato stamattina presto, intorno alle otto, dicendomi di presentarmi allo stadio alle dieci.

Non ho la più pallida idea del motivo, eppure eccomi qui. Del resto, non avevo un granché da fare, e tutto è meglio che starmene a casa a corrodermi dall'ansia.

Parcheggio al solito posto e mostro il badge all'entrata. Jordan mi ha scritto che si trova in una delle sale private al piano di sopra, perciò mi affretto a raggiungerlo. Busso sulla grande porta in legno massiccio e attendo il via libera. Entro poco dopo, trovando mio fratello seduto su un divano, con lui ci sono altri due uomini e una donna. Sempre più perplessa, cerco di non mostrarlo e mi avvicino.

«Ehi, Rubs.» Jordan si avvicina e mi attira in un abbraccio, che ricambio all'istante.

«Ehi. Ma che succede? Ti sei messo di nuovo nei guai e hai bisogno di aiuto?» domando, preoccupata. Voglio dire, sono abituata ai suoi silenzi e gli sguardi, eppure mi sembra che ci sia fin troppa segretezza per essere una sciocchezza.

«Vieni, accomodati, ti presento delle persone» elude le mie domande. «Loro sono Laura George, la social media manager della squadra. E rispettivamente Louis Sullivan, team manager e Tim Sanders, addetto stampa.»

«Molto piacere.» Stringo loro la mano. «Anche se, devo ammetterlo, sono un po' perplessa. È tutto a posto o Jordan è di nuovo nei guai?»

Louis sbuffa una risata. «Affatto. Suo fratello si sta comportando bene e non c'entra. Il motivo dell'incontro è un altro, per la precisione: lei.»

Per un solo istante, mi si mozza il fiato. E se si trattasse di me e Jaxon? Se ci avessero visti ed è per questo che anche Jordan si trova qui? Oh, no. No, no, no. Non può essere così. Non sembrano nemmeno arrabbiati! E poi... non dovrebbe pure esserci Jaxon? Già, non può trattarsi di quello.

Cerco di mostrarmi tranquilla quando affermo: «Non capisco.»

«In sostanza, lei è l'unica che può liberarci da un enorme impiccio, signorina Baxter. Il nostro fotografo sportivo ha dovuto lasciare il posto a causa di motivi personali urgenti, siamo venuti a saperlo giusto questa mattina. Jordan ci ha riferito che lei è una fotografa professionista e che sta attualmente cercando un impiego, giusto? Be', abbiamo la soluzione a entrambi i problemi. Vorremmo offrirle un posto qui, nei Brisbane Broncos, come fotografa sportiva della squadra. Nell'attesa che arrivasse, Jordan ci ha mostrato un paio di scatti fatti durante alcune partite precedenti e devo dire che sono ottimi. Pensa che potrebbe essere interessata?»

Mi volto con estrema lentezza verso mio fratello. «Tu hai fatto cosa?!»

Jordan mi sorride. «Non arrabbiarti, non è affatto come pensi.»

«Ah, no? Perché a me sembra esattamente che mio fratello, il famoso vicecapitano dei Broncos, abbia appena trovato un lavoro a sua sorella.»

«Se posso permettermi, signorina.» Louis prende nuovamente parola. «Jordan avrebbe potuto benissimo farlo, ma non ha imposto affatto la cosa, ci ha solo mostrato dei suoi scatti. Ho preso io la decisione di farla chiamare. Ci piacerebbe che facesse una prova alla partita di domani e se gli scatti ci soddisferanno, le proporremo un contratto, altrimenti cercheremo altrove.»

«Te l'ho sempre detto, Rubs: non mi permetterei mai di farti una cosa del genere, ho solo proposto il tuo nome perché hai talento. E poi, altri ragazzi hanno delle conoscenze, se Louis non sarà soddisfatto, non avrai il lavoro» asserisce Jordan.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora