18R - Dov'è il braccialetto?

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Giovedì arriva prima di quanto mi aspettassi ma, per fortuna, sto molto meglio. Il ciclo è giunto al termine e ciò mi permette di concentrarmi meglio sul lavoro. Può definirsi fortuna quando dura quattro giorni scarsi ma sono i più dolori di sempre?

Ammetto anche di essere stata distratta da un certo biondino, ma non me lo aspettavo per niente. Presentarsi a casa mia alle sei del mattino solo per portarmi un kit di sopravvivenza ai dolori mestruali. È stato incredibile e... dolce. Nessuno aveva mai fatto un gesto simile, nemmeno mio fratello o il mio ex ragazzo.

Ho passato i due giorni seguenti a schiaffeggiarmi le mani ogni qualvolta volessi prendere il cellulare per scrivergli. Dopotutto, è meglio così. Più stiamo vicini, più è impossibile resistere all'attrazione che crepita tra i nostri corpi.

Il punto è che, anche se cedessimo, dove ci porterebbe? Voglio dire, nutriamo entrambi del forte interesse ma siamo oberati di lavoro, il tempo libero a disposizione non è moltissimo. E poi c'è la differenza d'età, ogni volta che Jaxon mi guarda, giusto prima di cedere, ci leggo indecisione in quegli occhi grigi, come se non sapesse se andare fino in fondo. Lo comprendo da un lato, è abituato a donne più grandi e sono la sorella di un suo compagno di squadra, ma sono anche una piccola donna che sta trovando il suo posto nel mondo. Non ho dipendenze, ho un bell'impiego, credo di avere una personalità accettabile... non ho niente che non vada. Tuttavia, a volte mi metto nei panni di Jaxon, e mi domando cosa farei se Jordan scoprisse che vado a letto con sua sorella. Le conclusioni non sono mai positive, specie sapendo quanto mio fratello sia legato a me.

È una tela intricata di problemi. Quello più grande? Non so ancora per quanto continueremo a resistere. Viviamo di contraddizioni. Ci vogliamo, ma proviamo a non farlo. Non lo facciamo, ma vorremmo.

Ugh!

«Terra chiama Ruby!»

Sbatto le palpebre, tornando alla realtà, quella in cui ci stiamo imbarcando sul jet privato dei Broncos, diretti a Sydney. Il volo durerà all'incirca un'oretta e mezza e, visto il fine settimana imminente, rimarremo una notte in città, ripartendo domattina presto. Sarà bello potersi svagare un po', soprattutto quando Natalie e Jenna mi faranno compagnia. Essere circondata perennemente da testosterone è bello ma a volte c'è bisogno di staccare la spina e le mie amiche sono le persone giuste con cui farlo.

Negli anni ho legato molto con tutte le WAGS, in particolare con Nat, Jenna e Lisa.

Natalie, dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri, sembra uscita da una rivista di alta moda. Accanto a Jenna, rossa mozzafiato dagli occhi verdi? Non c'è competizione. Quando le vedo insieme alle altre mi piace chiamarle Spice Girls, emanano potere, sensualità.

«Scusa, ero sovrappensiero.» La seguo in uno dei sedili a quattro.

«L'abbiano notato. Tutto a posto?» domanda Jenna. Lei e Liam sono una coppia adorabile, si sono sposati l'anno prima di Calista e Jordan e il loro matrimonio è stato una favola.

Annuisco mentre prendo posto. «Sì, sono solo ancora un po' assonnata.»

«Come fai a indossare sempre quella cosa? Non ti lascia i segni?» Natalie arriccia il naso, sedendosi al mio fianco. La squadra nel frattempo prende posto ma riuscire a sentirla al di sopra del brusio è abbastanza semplice.

«No, è fatta apposta. E non posso toglierla, mi serve per le fotocamere. Sai quanto è complesso manovrarle tra uno scatto e l'altro in campo? Il che mi fa pensare... un momento.» Sollevo l'indice e mi alzo dal sedile. «Benjamin Saltzman, numero 4!»

Il diretto interessato si volta nella mia direzione, confuso. «Che ho fatto stavolta?»

«Fammi vedere il collo» esigo. Più passo il tempo con questi energumeni pompati, più inizio a prenderci confidenza.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora