39R - Tockins

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Riuscire a essere riconosciuti fuori città, in un mercatino dell'usato, è abbastanza improbabile ma non impossibile. Ecco perché stretti nei nostri camuffamenti, a debita distanza, gironzoliamo per le alee semi deserte di questo grande mercatino.

La quantità di cose che vorrei acquistare diventa sempre più ampia, tuttavia, avendo deciso di non usufruire più dei risparmi, sto ancora stabilizzando le finanze e mettendomi in pari con dei piccoli conti da saldare. Niente di cui preoccuparsi, però ci tengo a fare le cose per bene. Al massimo posso provare a farmi mettere da parte tutto ciò che mi interessa e tornare il mese prossimo.

Jaxon, al mio fianco, si guarda intorno con curiosità mentre esamino una vecchia lampada con la base a forma di pendolo. Più lo guardo, più non riesco a credere cosa sia successo stanotte. Non me lo sarei mai aspettata. Voglio dire, sì, gli piacevo fisicamente, ma non pensavo che potesse andare oltre. Invece eccoci qui... ci stiamo frequentando sul serio. E andiamo in giro per mercatini dell'usato come fossimo una vecchia coppietta sposata.

È sbagliato che mi si scaldi il cuore al solo pensiero? Non mi riferisco alla parte del matrimonio, ma all'essere una coppia. Certo, ieri sera non abbiamo discusso di etichette, però suppongo che sia chiaro avere l'esclusiva.

Mmh. Forse dovrei metterlo in chiaro. Giusto per sicurezza.

«Carina.»

Sobbalzo, voltandomi in direzione del biondino. «Vero? È molto vintage.»

«La prenderai? Mi ricorda l'orologio de La Bella e la Bestia

«Tockins, sì.» Gli sorrido. «Comunque no, magari la prossima volta.»

«D'accordo.» Mi posa un braccio sulle spalle e ci inoltriamo verso un'altra sezione del mercatino, quella dedicata agli armadi e i letti.

«Sicuro di volermi stare così vicino?» domando.

«Più imbacuccato di così» si indica. «Posso passare per criminale, ma difficilmente mi riconoscerebbero.»

Sbuffo una risata, continuando a passeggiare. «In effetti, è vero. Immagina se chiamassero la polizia e scoprissero chi sei.»

«Ecco, quello sarebbe un bel problema.» Annuisce in accordo. «Ehi, guarda questo letto. È tremendo» asserisce, distratto.

Sposto l'attenzione sul letto e... ha ragione: è orrendo. Come si aspettano di poter vendere una cosa del genere? La struttura è in legno, scheggiata sulla maggior parte dei lati, i disegni raffigurati sulla testiera dovrebbero rappresentare – credo – scene di un'era a me sconosciuta? Non saprei, è difficile riuscire a capirci qualcosa. Per concludere, ai lati vi sono quelli che hanno tutta l'aria di essere degli agganci circolari. Insomma, mi stupisce che abbiano deciso di esporre un letto così... singolare.

«Sai, penso di aver capito cosa stiamo guardando» commenta Jaxon, il capo lievemente inclinato.

«Sì?» Mi faccio più vicina.

«Credo fosse il letto appartenente a qualcuno che praticava sadomaso, bondage... o roba del genere. Vedi gli agganci? Li usavano per le corde. Le scheggiature sono dovute ai colpi della testiera contro il muro. Le altre non saprei spiegartele.»

Lo scruto con sorpresa. «Ma non mi dire. Riconosci i segni per esperienza?»

«Chiediamo al tuo letto, Tigre?» controbatte, avvicinandosi.

Reprimo un sorriso e arrossisco. Non ha bisogno che gli dica dove sono volati i miei pensieri, li conosce già.

Jaxon mi guarda soddisfatto. «Come pensavo.»

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora