3R - La tormenta

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«Raccomandiamo di non uscire di casa per i prossimi tre giorni. Le scuole resteranno chiuse e i mezzi di trasporto fermi. Se non avete una stretta emergenza, restate al coperto. I supermercati saranno gli unici servizi aperti fino alle dodici. In alcune zone ci sono problemi di linea, non temete se non riuscite a mettervi in contatto con le vostre famiglie all'istante, i tecnici stanno già lavorando per voi. Per il momento è tutto, Falls Creek. Restate al sicuro.»

Be', questo chiarisce la mia posizione.

Stamattina mi sono svegliata, ho preparato il necessario per andare via e, non appena sono scesa di sotto, mi sono resa conto che qualcosa non andava. Sembrava buio. Ho acceso la luce della sala e spalancato gli occhi quando ho notato le vetrate colme di neve fino a metà.

La neve ricopriva ogni vetrata, circondando anche la porta d'ingresso. È chiaro che, se era arrivata così in alto, non c'era modo che riuscissi a raggiungere la macchina e poi partire.

Morale della favola? Ho svegliato Jaxon e ho acceso la tv per capire meglio cosa fosse successo. Una tormenta in piena notte che ha causato un sacco di disagi in tutta Victoria. Certo, il centro sciistico di Falls Creek sarà al settimo cielo ma un sacco di lavoratori hanno dovuto prendere permessi, le scuole sono rimaste chiuse e la gente sembra presa dal panico, non sapendo come comportarsi. E così eccomi qui, intrappolata nello chalet dei Brisbane Broncos con uno dei loro giocatori che non voleva altro che cacciarmi.

«È un disastro.» Jaxon si passa una mano tra i capelli. «Per fortuna non ti sei mossa ieri, sarebbe potuta arrivare in qualsiasi momento.»

Volto il capo nella sua direzione, parecchio sorpresa. «Ma come, non pensi di aver bruciato un'occasione per liberarti di me?»

«Si tratta di una tormenta di neve, Ruby. Meglio che tu sia qui piuttosto che dispersa sotto metri e metri di neve, da sola e al freddo, no?»

«Sì, certo, è solo che pensavo...»

«Che volessi sbarazzarmi di te» conclude al posto mio.

Annuisco.

«Mi dispiace di essere stato uno stronzo, d'accordo? adesso focalizziamoci sul da farsi. Hanno detto che non dobbiamo muoverci per i successivi tre giorni perché il peggio non è ancora passato, per prima cosa direi di controllare la spesa.»

«Per fortuna ieri non abbiamo mangiato moltissimo» commento. «Dovremmo essere a posto, comunque. Tra la mia e la tua, riusciremo a razionare a dovere.»

«Già. Vado a controllare il generatore di emergenza per sicurezza, tu prova a chiamare tuo fratello.» Si alza dal divano.

«Ci ho già provato ma al momento non ho campo. Gli ho mandato un messaggio, però, gli arriverà non appena ripristineranno i contatti.» Lo informo.

«Bene. Dopo andiamo al piano di sopra e raggiungiamo il tetto, bisogna liberare il camino dalla neve prima di poterlo accendere. E voglio controllare quanto è brutta la situazione. Sono sicuro che spartineve siano già al lavoro, ma potrebbero metterci un po' prima di arrivare qui, perciò voglio assicurarmi di avere una via d'uscita in ogni caso.»

Jaxon raggiunge il garage, io il piano superiore. I balconcini delle stanze erano innevati questa mattina presto ma non vi ho prestato troppa attenzione, ero ancora assonnata. Al centro del corridoio pende una piccola corda che tiro, una scala fa la sua comparsa, aprendosi a pochi passi da me.

Salgo in soffitta, pentendomi subito di non aver portato una giacca in più. Qui si gela. La stanza è vuota, c'è solo qualche cianfrusaglia ma niente di più. Di solito viene utilizzata quando è presente quasi tutta la squadra e vi riponiamo attrezzature varie, ma in periodi come questi è il deserto.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora