50R - Ossigeno

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Quando apro gli occhi mi sento confusa. La prima cosa che noto sono le pareti bianche della stanza in cui mi trovo.

Non sono a casa mia né da Jaxon.

Sbatto le palpebre e mi sollevo piano, qualcosa preme sul naso. Abbasso lo sguardo e sobbalzo quando noto la mascherina. L'abbasso con una mano mentre sposto l'attenzione sul braccio destro.

Che ci faccio su un letto d'ospedale con una flebo?

Mi metto seduta, sibilando nel momento in cui noto la mano sinistra fasciata e buona parte del polso.

Ed è adesso che qualcosa scatta.

L'incendio.

Oh mio Dio. C'è stato un incendio.

Jaxon... non posso essermelo immaginato. Ho sentito la sua voce. Doveva essere lì. Giusto? Ho bisogno di vederlo.

Recupero la flebo con la mano libera e arranco verso la porta. Mi sento parecchio stanca, come se avessi corso una maratona.

Apro la porta con lentezza, muovendo passetti nel corridoio.

«Ruby!»

Mi volto e vedo Jordan e Calista correre nella mia direzione.

«Oddio. Tesoro.» Calista mi abbraccia con cautela, ma percepisco tutta la sua preoccupazione.

Jordan è il prossimo a stringermi. Sento puzza di bruciato e mi scosto all'istante. Solo adesso noto chiazze nerastre sui vestiti e sul viso.

«Jordan? Stai bene? Credevo fosse...» Dio, mi sento così confusa.

«Jaxon» conclude lui al posto mio, teso. «È stato Jaxon a tirarti fuori di casa. Ricordi cos'è accaduto?»

«Dov'è? Ho bisogno di vederlo» replico. Perché non è qui? Perché mi guardano in questo modo?

«Torna a letto, Rubs. Ti spieghiamo tutto, ma devi stare tranquilla.» Calista prova a farmi muovere.

«Non sto tranquilla!» sbotto, allontanandomi dalla sua presa. Barcollo per un attimo ma mi riprendo alla svelta. «Il mio ragazzo non c'è, voi mi guardate in quel modo e sto morendo di ansia!»

Noto all'istante il modo in cui mio fratello trattiene a stento una rispostaccia. Non so come sappia di noi, ma al momento è l'ultimo dei miei pensieri.

«Jaxon sta facendo degli accertamenti» risponde una terza voce. Nonno David.

«C-cosa? Perché?»

«Siediti» asserisce lui, indicando una delle tre sedie libere al mio fianco.

Prendo posto senza discutere, devo sapere cosa succede.

«Novità?» chiede Calista.

Il nonno annuisce. «Lo stanno portando dentro per una risonanza magnetica, ma dalla radiografia e dall'ecografia è già abbastanza evidente. È stato parecchio fortunato.»

«Che significa?!» Ho il cuore che batte a mille, l'ansia che mi divora dall'interno.

«Si è lesionato il sovraspinato della spalla, tesoro. Per fortuna la lesione non è grave, ma...» Nonno lascia in sospeso la frase.

«Non potrà giocare al Grand Final» conclude Jordan, passandosi una mano tra i capelli. «Cazzo, da un lato voglio ancora disintegrarlo; dall'altro, invece, vorrei dirgli grazie per ciò che ha fatto.»

Sussulto, Calista fa lo stesso.

Jaxon non potrà giocare alla partita di dopodomani. A causa mia.

Mi viene da vomitare.

𝐓𝐇𝐄 𝐅𝐔𝐋𝐋𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐏𝐋𝐀𝐍 [𝐓𝐓𝐙'𝐬 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐨𝐟𝐟]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora