22.

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GAIA:

<<questo ristorante è magnifico>> lo guardo con occhi sognanti.
<<ci sono venuto un paio di volte con la mia famiglia>> dice.
Ci accomodiamo e guardo il menù, costa tutto un occhio della testa. Non so come sia possibile che Pietro mi abbia portata qui.
<<so a cosa stai pensando, posso permettermelo>> mi guarda.
<<non lo penso>> dico.
<<Giovanni ti portava sempre in posti come questo, Thomas anche->> comincia a dire e lo interrompo.
<<non mi interessa degli altri, sto semplicemente pensando che questo posto si addice al tuo essere principino>> scherzo.
<<io non sono un principino!>> si difende.
<<ma dai! Sei sempre così perfettino, viziato sulle cose che mangi o i posti dove mangi>> dico.
<<parla lei! La principessina riccona>> scherza.
Anche se in realtà non è solo una battuta. Io e Andrea abbiamo ereditato i soldi di mamma che era un agente immobiliare davvero brava nel suo lavoro, tutti adoravano come lavorava e negli anni ha risparmiato così tanti soldi che quando sono arrivati nelle nostre mani non sapevamo che farcene.
<<è vero, ma non ho mai scelto io di venire in posti così. Come hai detto tu prima, mi ci hanno sempre portato>> dico.
<<ah mi scusi principessina riccona umile>> dice mettendosi a ridere.
Lo guardo innamorata persa, come sono fortunata ad averlo.
<<ti amo tanto>> dico senza un motivo preciso.
<<ti amo tanto anche io>>.
Poco dopo arriva il cameriere e io ordino la cosa meno costosa perché non amo far spendere soldi alle persone. Pietro se ne accorge e ordina altro per me.
La cena passa in tutta tranquillità e quando arriva il momento di pagare, lui non mi fa muovere nemmeno un braccio che passa subito la carta alla ragazza in cassa.

Torniamo in hotel e il mio fidanzato si butta sul letto stanco morto.
<<sembri un vecchio>> mi metto a cavalcioni su di lui.
<<e tu sembri un po' troppo attiva per aver preso due treni e fatto un'intervista>> mi accarezza le cosce.
<<non sono stanca per niente>> mi chino per baciarlo, lui mette una mano tra i miei capelli e mi attira a lui. Cominciamo a baciarci con così tanta passione che sento le labbra prendere fuoco. Fa per togliersi la maglietta ma il mio cellulare comincia a squillare:
Mio fratello che mi fa una videochiamata.
Non rispondo e riprendiamo quello che stavamo facendo.
Gli sfilo la maglietta e mentre cerco di sbottonargli il jeans squilla il suo telefono ed è sempre una videochiamata di mio fratello.
<<rispondo perché sennò non la smette>> dice infilandosi in tutta fretta la maglietta.
Mi sdraio accanto a lui e nello schermo appaiono tutti i ragazzi.
Mi guardo e ho le labbra arrossate e i capelli leggermente incasinati.
<<hei belli! Niente scopata post cena?>> scherza Jacopo.
<<non più, visto che avete chiamato>> rispondo io e Pietro mi guarda.
<<non avete perso tempo! Andrea stava guardando la tua posizione e vi abbiamo chiamati appena siete tornati in hotel>> spiega Duccio.
<<sempre nei momenti meno opportuni>> mi lamento.
<<devi dire grazie che gli ho permesso di stare con te>> dice scazzato mio fratello.
Alzo gli occhi al cielo e vado in bagno a mettere il pigiama.

PIETRO:

<<fra, non voglio fare il rompi coglioni ma vacci piano con mia sorella>> dice Andrea dopo che Gaia va in bagno.
<<non voglio diventare zio prima del tempo e non voglio nemmeno immaginare voi due che lo fate>> continua.
Odio questa cosa, mi sento costantemente giudicato da uno dei miei migliori amici. Capisco che lo fa per la sorella, ma è così difficile per lui capire che io la amo e non voglio solo farmela?
<<Andrè non per qualcosa eh, ma l'ho tenuto nei pantaloni fino a mo. Giusto per farti capire. Io la amo e non ho intenzione di lasciarla dopo una scopata>> dico.
<<che l'hai tenuto nei pantaloni non è del tutto vero, ti sei dimenticato di Sanremo e del succhiotto?>> si mette in mezzo Marco.
<<vabbè, avete finito? Tanto ormai non faremo niente visto che avete rovinato il momento>> scherzo.
Anche se non sto scherzando affatto.
<<parlando seriamente...>> Andrea prende il telefono e si allontana dagli altri.
<<io mi fido di te e delle tue intenzioni, solo che io non voglio sapere, è mia sorella non una tipa qualsiasi>> dice.
<<lo so>>
<<comunque avevo chiamato solo per sapere se stava bene e di pregarti di starle vicino. Voglio che stia tranquilla lontana da casa, sono preoccupato per lei>> continua.
<<è in buone mani>> rispondo.
<<lo so, ma ho comunque l'ansia. Prometti di mandarmi messaggi per ogni cosa, se dorme o se non lo fa, se mangia oppure no. Si sta avvicinando l'anniversario della morte di mamma e ha sempre bisogno di qualcuno che le ricordi come si vive nonostante siano passati quasi undici anni. Sente ancora di più la mancanza di mamma e anche di papà in questo periodo. Ti prego avvisami di tutto, ma non dirle niente>>
<<lo farò>>.
Questo "nuovo" lato di Andrea mi piace tanto. È vero che ogni tanto fa il geloso possessivo, ma lo fa solo per il bene della sorella e sentirlo pregarmi di farla stare bene mi rende il ragazzo più fortunato al mondo perché non solo credo di aver trovato la persona con cui condividere tutta la mia vita, ma è anche la sorella di uno dei miei migliori amici più cari e sono felice che mi dia così tanta importanza, che riconosce il mio ruolo di fidanzato e amico.

Andrea torna dagli altri e parliamo un po' di quello che abbiamo fatto durante la giornata. Gaia torna e si sdraia appoggiando la testa sul mio petto e si addormenta quasi subito mentre parlo ancora con i ragazzi. Li saluto e non appena mi accorgo che ha preso il sonno pesante mi perdo a guardarla. Sono molto fortunato. Me la stringo forte al petto e mi addormento così, felice e innamorato più che mai.

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