18.

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PIETRO:

Arriviamo allo studio per le dieci e lei inizia subito a registrare le canzoni mancanti.
Ci mette tutta la mattina solo per farne due e verso l'ora di pranzo esco a prenderle qualcosa da mangiare.
<<Andre dimmi>> rispondo al telefono.
<<bro sei a Milano?>> chiede.
<<si, tua sorella è ancora sopra a registrare. Le sto andando a prendere qualcosa da mangiare>> dico salendo in macchina.
<<fra mi devi fare un favore, però non dire niente a mia sorella>> dice.
<<che dovrei fare?>>
<<devi mandare un mazzo di rose bianche all'indirizzo che ti mando, ti prego non le dire niente>> mi implora.
<<hai una ragazza?>> chiedo.
<<si, ceh no... È complicato>> risponde.
<<nome della persona a cui li devo mandare?>>
<<Clara>>
<<non sarà mica quella Clara?>> chiedo scioccato.
<<si>>
<<è fidanzata>>
<<lo so fra, ma ti prego fallo!>>
<<tua sorella mi spezzerà le gambe>> dico avviandomi.
<<per questo non deve sapere niente. Pietro ti prego, ho accettato il fatto che usciste insieme. Non mi deludere adesso>>
<<non le posso nascondere le cose proprio adesso che tra di noi sta andando bene>>
<<non stai facendo nulla di male! Mi stai solo aiutando con una ragazza>>
<<una ragazza fidanzata e amica di tua sorella!>> sbotto.
<<anche tu sei mio amico e mia sorella non ci ha pensato due volte prima di scoparti>>
<<attento a come parli di lei!>> mi faccio rosso dalla rabbia.
<<senti non sei tu a dovermi dire come devo parlare di mia sorella! Posso essere incazzato sapendo che mi avete nascosto una relazione di tre mesi? Posso essere incazzato nel sapere che mentre io dormivo voi eravate nella stanza accanto a fare i fatti vostri? Sei il mio migliore amico e da te non mi sarei mai aspettato una cosa del genere! Lo sapevi benissimo che mia sorella è come un diamante per me, lo sapevi benissimo che non andava nemmeno sfiorata. Tu l'hai fatto lo stesso perché ti sei innamorato! Ed io ho accettato questa cosa e sai perché?>> sta zitto per un attimo.
<<ho accettato la cosa perché so che mia sorella in quei tre mesi era felicissima dopo il tradimento di quel coglione! Mia sorella finalmente sorrideva e non veniva più a piangere nel mio letto. E questa felicità gliel'hai data tu, lei sorride come non l'ho mai vista fare! Per non parlare di te! Non ti avevo mai visto come in quei mesi lì! Per il vostro bene ho accettato questa situazione. Ora ti sto chiedendo da amico e fratello di farmi questo favore e di assecondarmi perché voglio anche io essere innamorato come lo sei tu>> conclude.
<<d'accordo, lo farò>> dico esasperato.
<<grazie fra>>
<<comunque bello questo discorso, tienilo per il nostro matrimonio e aggiungi qualcosa in più su di me sennò che figura ci faccio ad avere un testimone che parla solo della sposa?>> chiedo.
<<sicuramente ti farò sposare mia sorella>> dice ironico.
<<mi ci fai fare un figlio ma non me la fai sposare, ottimo>> dico.
<<un che? Pietro!?>>
<<era per dire! Mi ci fai fidanzare quindi in automatico ci diamo da fare, ma non me la fai sposare?>>
<<senti non ne parliamo più, fammi sto favore, non dire niente a Gaia e fai attenzione a lei>> dice.
Ci salutiamo e faccio tutto quello che mi ha detto di fare.
Mi ha detto anche di specificare che i fiori arrivavano da Villanova. Non so in che guaio si sta cacciando, ma mi conviene assecondarlo. Spero solo che Gaia non lo venga a sapere o che almeno non se la prenda molto.
Prima di tornare da lei corro a fare le cose per cui sono venuto a Milano, in realtà non è nulla di che, dovevo semplicemente prenotare un viaggetto che devo fare con mia sorella e mia madre.

<<dove sei stato tutto sto tempo?>> chiede Gaia appena ritorno in studio.
Alzo la busta del mc e gliela passo.
<<madonna quanto ti amo!>> dice abbracciandomi.
<<sei appena arrivato per sentire un'altra canzone che ho registrato!>> dice facendomi sedere.
Il produttore schiaccia play e la canzone parte.

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