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PIETRO:

Il concerto è stato un successone! Avevamo un sacco di ospiti e la gente si è divertita molto.
<<lo sai che mi imbarazzano queste cose>> dice Gaia.
<<ma dai! Ti ho voluto fare una dedica davanti a tutti>> sorrido.
<<sono felice di questo, l'ho apprezzato molto>> mi dà un bacio.
<<mi dispiace ancora per oggi>> continua.
<<non fa niente, l'importante è che tu non abbia deciso di trasferirti senza dirmi nulla>> dico.
<<Pietro, puoi entrare un attimo?>> chiede Ghera.
<<arrivo!>> butto la mia sigaretta ed entro, non prima di aver detto alla mia fidanzata che sarei tornato subito da lei.
<<eccolo qui>> dice ad un signore.
<<Pietro lui è Andrew, ha delle cose da dirti>> continua.
Stringo la mano dell'uomo e ascolto attentamente quello che ha da dirmi.
<<ciao Pietro, non ho intenzione di fare troppi giri di parole e quindi andrò dritto al punto... Ho un importante casa discografica a Los Angeles e sono interessato ad averti con me>> comincia a dire.
Spalanco gli occhi, incredulo di quello che mi sta accadendo.
<<oddio è una grandissima opportunità! I ragazzi saranno felicissimi>> dico.
<<beh no, la proposta è solo per te. Mi piaci molto e penso che tu possa avere un futuro>> risponde.
Cazzo! Questa è peggio di una pugnalata.
<<ma->> comincio a dire.
<<riflettici bene e poi mi fai richiamare dal tuo manager>> mi saluta e va via.
Guardo Ghera.
<<io non posso accettare>> dico.
<<lo so, ma pensaci bene! Organizziamo un incontro e chiediamo più informazioni. È un'occasione unica>> risponde.
<<si, ma senza i ragazzi non faccio nulla. Ho dato anima e corpo al nostro collettivo, non posso abbandonarli>> ribatto.
<<ti ripeto, organizzo un incontro e decidiamo. Non dire nulla ai ragazzi per il momento>> dice.
Annuisco e torno dalla mia fidanzata che è impegnata a parlare con delle ragazze.
Faccio la foto con tutte e poi andiamo a festeggiare con gli altri. Cerco di far finta di niente, ma il mio stato d'animo è abbastanza visibile e suscita mille domande da parte di tutti che declino con un semplice "sono un po' stanco".

Finita la serata, per quanto io voglia godermi la mia fidanzata non riesco.
<<amore che hai?>> chiede Gaia.
<<se non riesci perché ci sono gli altri in casa non ti preoccupare, non dobbiamo farlo per forza>> mi rassicura.
<<non è per questo... Ti devo dire una cosa, però deve rimanere tra di noi>> dico.
<<lo sai che tutto quello che mi dici non esce dalla mia bocca>> ribatte.
<<lo so, ma è davvero importante>> continuo.
Lei comincia a capire che quello che le devo dire non è una stronzata, si sposta da sopra di me, si mette nuovamente l'intimo e si sdraia al mio fianco.
Faccio un grosso respiro e comincio a raccontarle tutto.
<<io so che è una grandissima opportunità e sono consapevole che potrebbe non accadermi mai più una cosa del genere, ma non posso fare questo ai ragazzi. Ho davvero messo tutto il mio impegno nel nostro progetto. Sto bene e mi piace quello che faccio. Poi cosa dovrei fare? Lasciare tutto e trasferirmi a Los Angeles? Mi piacerebbe, questo si, ma non sarebbe la mia vita>> spiego.
<<amore ma nessuno ha detto che non potrai portare avanti entrambi i progetti>> dice.
<<lo so, ma mi sembra scorretto nei loro confronti. Poi non avrei tempo per stare con te o con la mia famiglia! Se dovessi accettare e portare avanti entrambi i progetti sarò sempre occupato... Cosa ne sarà poi di noi?>> chiedo.
<<ma stiamo parlando della tua carriera! È importante più di ogni cosa>> afferma.
<<tu accetteresti di trasferirti lontanissimo da me o da Andrea solo per la tua carriera?>> chiedo un po' intimorito dalla sua risposta.
<<non saprei... Devo trovarmi nella situazione per poterti dire come mi comporterei. Ma sono sicura che questo è quello che voglio fare per tutta la vita, e sarei disposta a tutto pur di farlo>> ammette.
Lei davvero accetterebbe di stare lontana da me? Non mi aspettavo una risposta del genere e mi ha leggermente spiazzato.
Lei vede che non rispondo e continua a parlare.
<<è davvero una grande opportunità quella che ti si è presentata davanti. Almeno parlaci prima! Parlaci e poi prendi la decisione che trovi più giusta. Ma ti prego, non farti condizionare dalla mia presenza o da quella dei ragazzi. Noi non possiamo incidere sulle decisioni della tua vita>> mi stringe leggermente la mano.
<<voi siete importanti per me! È normale per me prendere una decisione pensando alle persone che mi stanno attorno>> dico.
<<ma così è sbagliato! È come se io ti chiedessi di smettere di cantare perché per me è importante che tu smetta>> ribatte.
<<se è una cosa necessaria sono disposto a farla, perché ti amo>>
<<ma è sbagliato! Non puoi condurre una vita basandoti su ciò che dicono gli altri! È la tua vita, la tua carriera! È una scelta che devi e puoi fare solo tu>> sbotta.
Sta cercando mille modi per farmi prendere in considerazione quell'offerta. So che è una cosa che può veramente portarmi lontano, ma a che prezzo? Sono passato dal cantare nei centri sociali al farlo in tutta Italia, è questo lo devo solo ai ragazzi e a tutto quello che abbiamo costruito.
Poi non posso lasciare qui la mia famiglia e soprattutto non posso andare in un altro stato mentre sento che nel rapporto tra me e la mia fidanzata si stanno creando delle crepe. Devo stare qui e risolvere tutto il casino che ho in questa testa.

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