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GAIA:

Torno a casa dopo aver passato l'intero pomeriggio a casa di Federica. Onestamente non ho tanta voglia di stare in compagnia di tutti gli altri e quindi non passo dal bunker. Ma come se fosse uno scherzo, sono tutti a casa mia. C'è anche quella ragazza con cui parlava oggi Pietro. Non ricordo il suo nome, o forse non mi è mai stato detto? Beh ad ogni modo non mi interessa.
Appena mi vedono entrare mi fanno dei mega sorrisi.
Mi avvicino alle ragazze che sono sedute in disparte rispetto ai ragazzi dove c'è anche la nuova.
<<Gaia lei è Antonella, sta uscendo con Duccio>> Huda me la presenta.
<<oddio, è davvero un piacere conoscerti>> Antonella mi stringe fortissimo la mano e mi sorride.
Ricambio il suo sorriso ma poi noto la faccia cupa di Asia.
<<tutto bene?>> chiedo.
<<non lo so, dimmelo tu>> risponde scazzata.
La guardo confusa non capendo che cosa intendesse dire.
<<in che senso?>> chiedo.
Lei sbuffa e mi mostra una rivista sul tavolino. Io e un ragazzo in copertina.

<<ti posso spiegare>> dico.
<<non lo devi spiegare a me, ma a mio fratello. Lo hai fatto stare malissimo>> mi accusa.
<<non era mia intenzione farlo stare male, davvero ho una spiegazione>> mi giustifico.
<<beh dalla a lui>> risponde con lo stesso tono di prima.

Mi guardo attorno nella stanza in cerca del mio fidanzato e lo trovo seduto su una poltrona in disparte da tutti. L'aria imbronciata ha preso possesso del suo viso. Mi avvicino a lui sotto lo sguardo arrabbiato della sorella.
<<hey, possiamo parlare?>> chiedo.
<<di cosa vorresti parlare? Che sei tornata e ti sei incazzata con me perché non ti ho notata mentre parlavo con un'altra ragazza o del fatto che mi hai nascosto che ti sei vista con un tipo?>> sbotta.
<<ascoltami, ti posso spiegare>> continuo.
<<devi spiegare! E anche subito>>.
È incazzato, il suo tono non accetta repliche. Li faccio cenno di andare in camera mia così da poter parlare da soli senza occhi indiscreti. Mi segue controvoglia e una volta saliti sbatte furiosamente la porta della mia stanza.
<<quel ragazzo si chiama Edoardo, ci conosciamo da piccoli, non ci sentivamo da parecchio e abbiamo deciso di incontrarci>> spiego.
<<e cosa vi siete detti? Chi è sto tipo? E perché siete saliti in casa?>> chiede furioso.
Faccio un respiro... È arrivato il momento di parlare.
<<non so se Andrea te l'ha mai detto... Da piccoli io e lui siamo finiti in casa famiglia e ho conosciuto Edo, siamo diventati molto amici, successivamente lui è stato adottato e ci sentivamo poco e niente. In questi giorni mi ha riscritto e ci siamo visti>> dico.
Raccontare della casa famiglia non è mai piacevole.
<<i messaggi non bastavano?>>
<<voleva vedermi, era da un po' che non ci vedevamo>> affermo.
<<sull'articolo c'è scritto che siete saliti a casa insieme>>
<<no, mi ha solo accompagnata a casa perché non voleva farmi andare da sola>> ribatto.
<<perché non mi hai mai detto della casa famiglia?>> sbotta.
<<perché per me non è piacevole! È imbarazzante dire che tuo padre ti ha voluto rinchiudere lì con il rischio di farti adottare da un'altra famiglia, che qualcuno potesse strapparti dalle tue radici e da tuo fratello. Sai come mi sono sentita? Sai com'è difficile raccontarlo?>> urlo.
<<e come lo spieghi che Giovanni ti ha chiesto di tornare con lui?>> sbotta.
Lo guardo stranita, come fa a saperlo?
<<ero con Federica quando l'hai chiamata, stavo cercando di risolvere i disguidi tra di noi>> risponde.
<<Pietro, sta male. Mi ha detto che non sta migliorando e che non riesce a vivere sapendo che ce l'ho con lui. Mi ha detto che mi ha amata tanto e che crede di farlo ancora>> faccio una pausa e mi soffermo a guardare la sua espressione:
Rabbia e odio. Spero però che l'odio non sia nei miei confronti.
<<non aveva nessuno scopo eh?>> chiede ironico.
<<mi ha detto che se potesse tornare indietro non mi farebbe mai quello che mi ha fatto, mi ha chiesto se ci fosse ancora una chance per noi. Io ovviamente gli ho spiegato che non sono arrabbiata con lui e che ormai non provo più niente, gli ho spiegato che sto con te e che sono finalmente felice dopo tanto tempo>> dico.
L'espressione del mio fidanzato cambia leggermente.
<<gli ho spiegato che ormai nella mia vita esisti solo tu e che non ho intenzione di tornare indietro>> spiego.
<<lo so che ho sbagliato a non dirti nulla sia di Giovanni che di Edo, dovevo dirtelo prima che ci fotografassero>>
<<Gaia a me non importa delle foto, non mi importa neanche di essere passato per il cornuto di turno! A me interessa che tu non abbia proferito parola a riguardo. Mi dà fastidio il pensiero di te che ti prepari per vederti con lui. Mi innervosisco del fatto che oggi non mi hai nemmeno salutato solo perché credevi che potessi tradirti con Antonella. Credi di essere l'unica ad avere paura? Io mi sento costantemente giudicato perché tu sei stata fidanzata due anni, ci sei andata a convivere e ti saresti anche sposata con lui! Mi sento sempre di troppo quando incontri qualcuno che ti ha conosciuta mentre stavi con lui>> fa una breve pausa e poi riprende.
<<voi eravate Sangiovanni e Gaia, tutti hanno visto nascere la vostra storia sotto i riflettori. Tutti vi amavano. Come pensi che mi senta leggendo i commenti che ogni giorno mi arrivano dicendomi che non sono alla tua altezza? E che una storia come la vostra la sognavano tutti!>> continua.
<<cosa sognavano? Una storia piena di menzogne? Ma lo sai a me cosa mi frega di quello che pensa la gente? Tu non sei paragonabile a lui, sai perché?>>
<<perché?>> chiede.
<<perché io e te ci conosciamo da anni, ci siamo visti crescere, ci siamo visti stare male e ci siamo consolati a vicenda, abbiamo seguito tutte le nostre tappe per il successo, insieme. Sei stato una spalla su cui piangere e un amico sincero. Ci siamo innamorati così velocemente che neanche ce ne siamo accorti. Ed è proprio per tutto questo che non ti posso paragonare a lui, perché tu mi conosci e sai quello che ho passato. E tu ci tieni così tanto a me che non mi faresti mai del male>> dico tutto d'un fiato.
<<io ho sbagliato a non dirti nulla, lo so. Te
lo avrei detto questa sera, ma meritavi di saperlo prima. Davvero mi dispiace tantissimo>> mi avvicino a lui e accarezzo la sua guancia.
Si scosta.
<<Gaia io non riesco a sopportare ancora questa cosa, non ci riesco veramente>> dice rassegnato.
<<che intendi?>> chiedo.
<<io ho bisogno di stare tranquillo per prepararmi alla seconda parte del tour e non posso avere distrazioni>> comincia a dire.
Ecco qui, come un dejavu vengo mollata perché sono una distrazione.
<<poi tu fai sempre così! Sbagli e poi ti scusi aspettandoti che mi bastino, ma non è più così! Nell'ultimo periodo ti sei davvero comportata da egoista, sono stato male quando ho scoperto che avevi comprato la casa senza neanche dirmelo e nonostante ciò ti ho anche consolato quando Andrea ti ha fattola sfuriata! Non hai avuto nemmeno un secondo libero da dedicare a me e usavi sempre la cazzata dell'essere super impegnata, oggi non lo eri? Ti sei vista con quel tipo senza nemmeno pensare minimamente di dirmelo! Qual è il problema? Non mi ami più? Vuoi altro? Perché io davvero non capisco questo tuo cambio di rotta da un momento all'altro. Spiegami.>> si siede sulla sedia della scrivania e mi fissa.
<<Pietro io ti amo tantissimo e davvero mi dispiace per tutto. Il fatto che io fossi sempre impegnata non era una scusa! Come puoi darmi dell'egoista? Io ho sempre pensato a te prima di me stessa>> obietto.
<<Gaia tu pensi solo a te stessa! Quando ti ho parlato di quel discografico tu mi hai riposto che non ci avresti pensato due volte prima di accettare la proposta, lì ci sono rimasto di merda! Perché mentre io pensavo al fatto che non volessi stare lontano da te, tu ti saresti messa sul primo volo e saresti corsa lì. Io cosa ottengo stando con una persona così?>> domanda.
<<io lo so benissimo che tu mi ami, anche io ti amo e credimi se ti dico che ti amo tantissimo, ti amo più di ogni altra cosa. Sono così innamorato che il solo pensiero di sfiorarti mi fa salire la tachicardia! Ti amo così tanto che ti sposerei oggi stesso! Ma, molto spesso, l'amore non basta. Ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto, qualcuno che mi tenga in considerazione su ogni scelta che decide di prendere, qualcuno che mi pensi in ogni piccolo gesto e che mi dimostri realmente che ci tiene a me. Tu sei anche arrivata tardi al concerto! Stavo male e tu non c'eri! Voglio metterci un punto>> conclude.
<<mi stai lasciando?>> chiedo sull'orlo delle lacrime.
<<ho bisogno di un po' di tempo>> dice.
Mi fissa per un po' ed esce dalla mia stanza.
Il mondo mi crolla addosso.

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