trentaquattro

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era passata orami una settimana dalla festa

con jav andava bene passavamo molto tempo inseme e ormai eravamo come fidanzati in casa
io ero sempre da lui e lui da me

Micheal si stava piano piano riprendendo, io e jav passavamo questi tutti i pomeriggi li

conobbi anche la sua fidanzata in un pomeriggio come tutti gli altri si presentò si chiamava nicole

all'apparenza una ragazza antipatica che se la tira ma conoscendola si capiva che non fosse così anzi tutt'altro

era dolce solare e timida quando la vidi pensai che fosse fatta apposta per Micheal

stavo facendo le valigie per andare in Sardegna con la mia famiglia e i walton

avremmo festeggiato lì il mio compleanno ovvero il dodici luglio e poi quello dei gemelli il ventidue

a svegliarmi da i miei pensieri fu Cami che entro euforica in camera mia

ci salutammo con un abbraccio

"dopo che torniamo dall'Italia ho deciso di fare il baby shower" si sedette sul letto

"è fantastico voglio essere io la prima a sapere il sesso" mi sedetti accanto a lei

"io e jad abbiamo pensato proprio a te e jav" le sorrisi e lei ricambiò

"guarda qui" mi fece vedere una location molto particolare

non ci misi molto a capire che fosse il campo da baseball dove si allenava jad

"ma non è il campo dove si allena jad" la ragazza annuì

"avevo pensato che qualcuno della sua squadra gli possa lanciare una palla e lui la colpisca con la mazza e appena la colpisce esce la poverina rosa o azzurro" mi fece vedere altre foto

"wow ma è stupendo!" le accarezai la pancia e lei sorrise

"mi vuoi dire come stai realmente ultimamente ti vedo giù" si girò complemente verso di me

"non ho nulla" abbasai lo sguardo

"sai che a me puoi dire tutto" mi rialzò il viso

"ho paura che micheal non c'è la possa fare e che jav a causa del dolore mi lasciasse" la guardai lei ricambiò e mi accarezzò una guancia

quando ero con lei ero molto vulnerabile potevo davvero spogliarmi dalle mie insicurezze e dalle mie paure; mi era sempre statodi aiuto parlare con lei

"non pensare così tutto andrà per il meglio credimi" con il Police mi tolse una lacrima

"grazie" l'abbracciai

"ora però direi che è ora di fare le valigie" mi batté il cinque

ci mettemmo all'opera mi diverti molto lo devo ammettere

con il suo modo di fare risuciva ad alleggerirmi le giornate

dopo due ore finimmo di fare le mie due valigie

"le mie facciamole domani non ne posso più" si buttò sul letto sempre facendo attenzione alla pancia

"esatto" misi le valigie in piedi davanti all'armadio

"ma con christian non parli più?" si alzò a mezzo busto

"non ne vale la pena" cercai di non guardarla negli occhi

mi alzai in piedi e per il nervoso cominciai a camminare per la stanza

"lui tutto quello che ha fatto lo ha fatto per te" guardava ogni mio movimento

love each other againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora